Ecclestone provoca: "C'è tutto per iniziare una nuova F.1 elettrica"
Dopo le critiche alla Formula E, l'ex boss del Circus sembra aver cambiato decisamente idea sui motori elettrici. Sulle minacce delle Ferrari di lasciare la F.1, ha aggiunto: "Chi pensa che sia un bluff, scherza con il fuoco".
Bernie Ecclestone, Chairman Emeritus of Formula 1
Charles Coates / Motorsport Images
Bernie Ecclestone si riserva sempre la possibilità di stupire. Negli ultimi anni della sua gestione Formula 1 aveva più volte espresso in modo chiaro di non condividere la scelta dei motori ibridi, affermando che un motore aspirato, molto più semplice delle costose power unit attuali, sarebbe stato un toccasana per la categoria. Ed anche le poche parole che Mr. E ha speso in passato sul progetto Formula E, non sono mai state di grande elogio per la categoria full-electric.
Col tempo Ecclestone ha drasticamente cambiato opinione, e secondo la sua visione attuale la Formula 1 dovrebbe considerare la possibilità di sposare la causa dei motori elettrici. "Loro (Liberty Media) dovrebbero avere le palle per farlo – ha dichiarato Ecclestone – si potrebbero realizzare monoposto come quelle attuali, alla fine l’unica differenza sarebbe il rumore e non credo che sia impossibile pensare a qualcosa per riprodurre il sound delle vecchie Formula 1".
L’ex boss del Circus ha constatato l’interesse dei costruttori verso il progetto Formula E, così come l’inizio della produzione di auto di serie elettriche, e da qui la convinzione che la Formula 1 dovrebbe abbracciare questa nuova tecnologia: "Il nome Formula Uno è sempre valido, abbiamo ancora contratti con i promotori, abbiamo squadre in grado di realizzare autonomamente le proprie monoposto, abbiamo relazioni con i costruttori e credo che ci sia tutto per iniziare una nuova Formula 1, totalmente elettrica, una Formula 1 per il futuro”.
Secondo Ecclestone il passaggio chiave sarà la definizione dei nuovi regolamenti tecnici che entreranno in vigore a partire dal 2021, e ritiene che i nuovi gestori della Formula 1 non debbano sottovalutare la presa di posizione di Sergio Marchionne, che lo scorso autunno ha più volte ribadito di non ritenere il legame Ferrari-Formula 1 come un cordone ombelicale. "Sergio non è il tipo di persona che lancia delle affermazioni se non è convinto di ciò che dice – ha chiarito Ecclestone - se esterna una certa idea vuol dire che potrebbe realizzarla. Chi pensa che sia un bluff, scherza con il fuoco. La Formula 1 è Ferrari e la Ferrari è la Formula 1, e non vorrei vedere la Formula 1 senza la Ferrari. Se un giorno dovesse decidere di dare vita ad una serie alternativa, non sarebbero in pochi a seguirla. Nessun promotore sarebbe felice di vedere la Ferrari lasciare la Formula 1, e si unirebbero a loro immediatamente qualora ci fosse un’offerta alternativa, magari anche più economica".
Pur essendo ufficialmente fuori dal Circus da tredici mesi, Ecclestone continua ad essere informatissimo sui movimenti della Formula 1, senza esclusione di fronti. E ha stupito ancora quando ha preannunciato un nuovo Gran Premio asiatico: "Penso che presto ci sarà una gara in Vietnam". Non meno sorprendente è la convinzione di Ecclestone che il progetto di una serie FIA destinata a piloti donna andrà avanti.
Nello scorso Gran Premio del Brasile Ecclestone arrivò nel paddock accompagnato da Carmen Jorda, ex pilota monoposto recentemente nominata come rappresentante della commissione Donne Motorsport della FIA. "Carmen mi ha detto che il ragazzo che vuole iniziare la serie (voci di paddock indicano questa persona nell’ex pilota GP2 Felix Porteiro) sta andando avanti con il suo progetto. Mi è stato riferito che ha il supporto di finanziatori, e che il costo dovrebbe aggirarsi sui 10 milioni di sterline per monoposto".
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