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Intervista

Ecclestone: "Liberty Media vuole cancellare la mia storia in F.1"

Bernie Ecclestone attacca duramente la nuova proprietà della Formula 1 affermando che Liberty Media voglia cancellare quanto costruito negli anni rendendo il circus un luogo meno esclusivo e più facilmente accessibile per tutti.

Bernie Ecclestone

Bernie Ecclestone

XPB Images

Niki Lauda, McLaren with Bernie Ecclestone and John Barnard, McLaren designer
Bernie Ecclestone
Clay Regazzoni e Bernie Ecclestone
Bernie Ecclestone, la moglie Fabiana Flosi e Chase Carey
Bernie Ecclestone and Christian Horner, Red Bull Racing Team Principal
Chase Carey, Formula One Group Chairman with Bernie Ecclestone and Christian Horner, Red Bull Racing
Bernie Ecclestone
Bernie Ecclestone, with Chase Carey, Formula One Group Chairman and Flavio Briatore
Chase Carey, Formula One Group Chairman with Bernie Ecclestone and Christian Horner,  Red Bull Racin
Bernie Ecclestone with Sebastian Vettel, Ferrari
Pasquale Lattuneddu, FOM and Bernie Ecclestone
Bernie Ecclestone
(Da sx a dx): Bernie Ecclestone, con Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari

Dopo l'acquisizione da parte di Liberty Media, Bernie Ecclestone è stato nominato presidente emerito dalla compagnia americana mentre Chase Carey è subentrato nel ruolo di amministratore delegato.

Nonostante questa nuova nomina che lo mantiene ancora in contatto con il mondo della Formula 1, Ecclestone non ha più alcuna influenza sullo sport che ha gestito a lungo.

In una intervista rilasciata al Mail, Bernie ha infatti dichiarato: "Non posso più fare nulla. Persino allo staff è stato chiesto di non avere alcun contatto con me".

"Vogliono disfarsi di quanto ho creato. Vogliono dimenticare la storia di Bernie".

"Hanno sempre fatto le medesime dichiarazioni per rendermi contento anche se in realtà non lo sono affatto. Hanno detto che ho svolto un ottimo lavoro, ma che adesso è giunto il momento di andare avanti. Forse hanno ragione".

Ecclestone si è anche detto sorpreso di essere stato messo di lato dopo l'acquisizione da parte di Liberty Media. Gli accordi iniziali, infatti, prevedevano il mantenimento del ruolo di amministratore delegato.

"Sono rimasto infastidito quando Liberty Media mi ha chiesto di farmi da parte? No, se qualcuno acquista una nuova vettura è normale che abbia voglia di guidarla".

"Sinceramente sono rimasto deluso perché quando erano in corso le trattative per l'acquisizione mi era stato chiesto se avrei voluto continuare a svolgere il ruolo di amministratore delegato per altri tre anni ed avevo dato il mio consenso".

"Sono rimasto sorpreso quando, il giorno dopo l'acquisizione mi è stato chiesto di fare un passo indietro dato che Chase avrebbe preso il mio ruolo".

Invidioso di Carey

Ecclestone è stato sempre attaccato per aver pensato ad aumentare i profitti dell'intero circus piuttosto che pensare ad un piano a lungo termine per rilanciare l'immagine della Formula 1. Bernie, tuttavia, si è dichiarato invidioso del differente approccio che potrà avere Chase Carey.

"Ho sempre cercato di aumentare i profitti per poter distribuire utili ai vari azionisti".

"Ero consapevole che CVC voleva vendere ed ho fatto in modo che la Formula 1 potesse generare degli ottimi profitti proprio in quest'ottica".

"Sono molto invidioso delle possibilità che avrà Chase Carey. Si trova nella posizione di poter fare tutto quello che a me, in passato, è stato negato".

Ecclestone ha poi affermato che Liberty adotterà una nuova filosofia e renderà la Formula 1 uno sport meno esclusivo in futuro.

"Ho sempre guardato a questo sport in modo differente rispetto alla gente comune. Tutti vogliono andare in un ristorante dove sono certi di avere un posto a sedere. Io ho adottato una politica più restrittiva per quel che riguarda i pass. Liberty, invece, adotterà una filosofia più aperta".

"Loro hanno una cultura americana e le gare negli Stati Uniti prevedono la possibilità per ognuno di poter camminare nel paddock, entrare nei box, parlare con i piloti e sedersi anche nelle loro vetture".

"Abbiamo reso la Formula 1 un ristorante stellato Michelin, non un rivenditore di hamburger. Probabilmente adesso la cucina sarà più accessibile e forse avrà anche un sapore migliore".

 

 

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