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Domenicali: le sfide che dovrà affrontare per il futuro della F1

No alla griglia invertita, sì ad un maggior coinvolgimento degli appassionati storici e di nuovi costruttori. Sono questi alcuni degli aspetti su cui si sta concentrando il nuovo boss della F1, Stefano Domenicali.

Stefano Domenicali alla conferenza stampa per le nuove gomme F2

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

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Stefano Domenicali è il nuovo amministratore delegato della Formula 1 da più di un mese ora, ma deve ancora sedersi ufficialmente alla sua nuova scrivania.

Dopo aver preso il posto di Chase Carey il 1 ° gennaio, deve ancora trascorrere del tempo negli uffici di Londra perché questi sono chiusi a causa della pandemia. Ciò ha significato che tutti i suoi incontri si sono svolti tramite chiamate in videoconferenza dall'ufficio della sua casa in Italia.

"È frustrante perché tutte le riunioni sono avvenute tramite pc", sorride durante una videoconferenza con i media. "Sedersi dalle otto del mattino alle dieci di sera su questa sedia ed avere solo la possibilità di vedere tutti i nostri dipendenti, tutti i nostri colleghi, attraverso il video non è proprio quello che si vorrebbe avere all'inizio di una nuova sfida. Ma è così che stanno le cose".

Nonostante questo inizio insolito, Domenicali, che può vantare un passato in Formula 1 alla Ferrari ed al prodotto in Lamborghini, non ha perso tempo e si è subito dedicato ad affrontare i cambiamenti dettati dall’evolversi della pandemia.

E’ in costante contatto con gli organizzatori delle gare e cerca di stare al passo con le nuove sfide imposte dalle varianti del virus.

"Tutti pensavano che quest'anno sarebbe stato più facile, ma non è così", ha dichiarato.

I colloqui sono destinati ad accelerare questo fine settimana per cercare di finalizzare almeno la fase iniziale del calendario, con il ritorno del Gran Premio del Portogallo che sembra in forse a causa di un nuovo focolaio di COVID.

Domenicali si è detto "totalmente fiducioso" che la F1 riuscirà a disputare 23 gare quest'anno, ma ciò di cui non può essere sicuro è l'ordine in cui queste si svolgeranno.

Se la gara in Portogallo non si dovesse disputare è possibile che la carovana della Formula 1 possa correre per due volte in Bahrain, con la seconda corsa disputata sulla configurazione outer loop.

Tuttavia, mentre il mal di testa per il calendario sarà probabilmente una presenza costante almeno per il 2021, Domenicali non sta ignorando il quadro generale della F1 e la direzione che la serie dovrà prendere per il futuro.

Certamente è arrivato in un buon momento, grazie al lavoro svolto dal suo predecessore Carey che è stato in grado di far sottoscrivere ai team un nuovo Patto della Concordia, accettare il budget cap ed anche una più equa distribuzione dei premi in denaro.

Questo, però, non vuol dire che Domenicali possa rilassarsi e pensare che il lavoro sia finito perché è certo che ci siano ulteriori opportunità che la F1 deve cogliere nei prossimi anni se vuole massimizzare il suo impatto.

Ci sono molte figure che bussano alla porta della F1 per diventare nuove squadre, ospitare nuove gare o entrare come nuovi costruttori, ma è chiaro che le cose devono cambiare per trasformare queste ambizioni in realtà.

In primo luogo è necessario focalizzarsi sul calendario per bilanciare i nuovi ingressi con i tracciati storici. Si parla di potenziali nuovi eventi in Nord e Sud Africa, oltre al ritorno di alcuni gloriosi circuiti europei, ma Domenicali ha fatto capire come l’arrivo di nuovi tracciati non comporterà automaticamente un aumento del numero di gare fino a 25 round.

Piuttosto sarebbe meglio se la Formula 1 riuscisse a ridurre le gare riuscendo ad ottenere un flusso di entrate costante dagli organizzatori. Così facendo si potrebbero evitare le serie di triple header che si verificherà nel corso della seconda metà della stagione.

"Dobbiamo essere più equilibrati", ha dichiarato. "E spero davvero che l'anno prossimo, quando la situazione dovrebbe essere più stabile, riusciremo ad evitare il più possibile i triple-headers, perché capisco quali sono i limiti".

Un altro punto sul quale Domenicali ha insistito è quello relativo allo spettacolo offerto in pista. Il nuovo capo della F1 ritiene che la serie debba fare di più per invogliare i fan a tornare in circuito anche in futuro.

Proprio come i concerti, che negli ultimi anni sono diventati molto più di uno spettacolo oltre ad una fonte di entrate considerevoli per gli artisti, anche i gran premi devono offrire molto di più.

"Non dobbiamo fare l'errore di non attirare i veri tifosi, quelli appassionati che vivono la F1 ogni giorno", ha sottolineato Domenicali. "Dobbiamo trovare il giusto compromesso per andare incontro a tutti. Poi dobbiamo fare in modo che gli eventi si tengano in luoghi speciali dove tutti vogliono andare. E questo è un po' lo stesso approccio del mondo della musica".

"Quando si ha la musica disponibile praticamente ovunque, dobbiamo assicurarci che, quando creiamo gli eventi con gli organizzatori di tutto il mondo, riusciamo ad offrire qualcosa che sia unico. Abbiamo bisogno di dare contenuti. Dobbiamo avere accessibilità, dobbiamo dare qualcosa che debba avere un effetto 'wow', in modo che tutte le persone condividano l'esperienza di venire in pista".

Domenicali vuole anche mantenere il progetto originale di Liberty Media di un maggiore impegno negli Stati Uniti. Al di là dei piani per una seconda gara oltre ad Austin - con Miami che resta ancora il progetto più avanzato - pensa che la F1 debba fare un lavoro migliore nel promuoversi anche negli USA.

“Non dobbiamo commettere l’errore di non informare i fan americani quotidianamente. E’ sbagliato andare ad Austin e fare attività promozionale soltanto una settimana prima della gara per poi restare in silenzio quando tutto è finito".

"Quello che abbiamo già è un piano di comunicazione abbastanza forte negli Stati Uniti. Dobbiamo martellare le informazioni con i canali giusti in modo continuo. Ci vorrà molto tempo in termini di investimenti, ma il ritorno sarà enorme. Quindi questo fa parte della nostra campagna strategica di comunicazione globale che dobbiamo sviluppare quest'anno".

L’esperienza di Domenicali in Formula 1 gli ha fornito una grande base di partenza, e la sua esperienza in Lamborghini gli ha consentito di capire cosa attrae i produttori per investire nel motorsport.

Per questa ragione ha promesso di essere molto aggressivo per le nuove power unit che entreranno in vigore a partire dal 2025. Sarà necessario soddisfare le richieste delle Case con motori economici ed a basso impatto ambientale.

C’è un aspetto che già in passato Domenicali ha affrontato e che non vedrà la luce sotto la sua direzione: le griglie invertite.

Come parte del desiderio di Carey di provare a scuotere le cose, si è parlato ripetutamente di una rivoluzione alla struttura del weekend di gara per provare nuove idee. Una di queste era proprio una qualifying race con griglia invertita.

La Mercedes si è sempre espressa contro questa proposta che sarebbe andata contro lo spirito meritocratico che ha reso la Formula 1 così popolare.

Con la F1 che adesso è sotto una nuova governance, i nuovi responsabili della serie possono spingersi nello sperimentare nuove strade, ma Domenicali è sempre stato netto nel dichiararsi contrario allo schieramento con griglia invertita e l’ha recentemente ribadito.

"Penso che sia importante pensare a nuove idee per rendere le gare più attraenti o interessanti. Non dobbiamo perdere l'approccio tradizionale delle corse. In passato abbiamo cambiato spesso il format di qualifica e ne siamo rimasti scottati. Dobbiamo evitare questi errori".

“Quello che stiamo valutando è la fattibilità di una sprint race al sabato. Stiamo cercando di capire se si potrebbe sperimentare già in questa stagione. Ci sono discussioni in corso con i team e credo che questa potrebbe essere l’unica novità veramente interessante”.

Il messaggio di Domenicali è chiaro: vuole che la F1 emerga nei prossimi anni come un prodotto di qualità. È pieno di ammirazione per quello che ha fatto Carey, ed è certo che per valutare la bontà del lavoro svolto si dovrà valutare l’aumento di popolarità della Formula 1.

"Voglio essere umile, come sempre. Voglio assicurarmi che questa piattaforma sia fantastica, sia grande, sia emozionale, sia piena di persone appassionate e con la giusta tecnologia".

"Voglio vedere ancora una volta la giusta dinamica in termini di ciò che stiamo fornendo, in termini di tecnologia, in termini di relazione con l'organizzatore, con i media, con i nuovi arrivati e con i tifosi tradizionali. Penso che tutte queste aree siano per me delle priorità su cui concentrarsi".

"Credo che quando la stagione ripartirà ci sarà una offerta incredibile di un nuovo intrattenimento sulla vecchia piattaforma e se saremo in grado di lavorare bene su ogni aspetto potremo estrarre tutto il potenziale nascosto per essere ancora più forti in futuro".

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