Desolazione Williams, Kubica: "A Melbourne dovremo assicurarci che la FW42 stia insieme..."
Problemi a non finire nel team di Grove, ancora alle prese con una macchina acerba e priva di ricambi che negano una raccolta dati che garantisca un lavoro in una direzione, con il polacco che tornerà in gara senza la giusta preparazione ad 8 anni dall'ultimo GP.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Robert Kubica solitamente sorride, ma lo stato della Williams al termine dei test pre-stagionali lo ha letteralmente affranto.
E' inutile girare attorno ad una situazione che definire disastrosa è un eufemismo: la FW42 è una macchina ancora acerba, piena di problemi e assolutamente non pronta per il primo Gran Premio di Formula 1 del 2019.
"Anche oggi abbiamo perso un giorno - ha detto il polacco, tutt'altro che felice per l'andamento dei test di Barcellona - Abbiamo fatto alcuni giri, ma lo stato della macchina era ben lontano dall'essere ottimale. Penso sia una normale conseguenza di ciò che è successo la settimana scorsa e il prezzo che stiamo pagando è altissimo. Sarà durissima presentarsi alla prima gara dopo 8 anni di assenza senza una dovuta preparazione, ma questa è la realtà dei fatti e non posso fare più di così. Probabilmente ho fatto solo il 20% di quello che avrei potuto, vediamo..."
Kubica torna in gara dopo tantissimo tempo senza avere una certezza di essere un minimo competitivo. Anzi, peggio...
"La prima cosa che dovremo fare a Melbourne è assicurarci che la macchina stia tutta insieme. Di fatto il mio test è finito ieri l'altro dopo il primo run del pomeriggio. Per il resto dovrò dimenticare tutto, in quel momento avevo un ottimo feeling, penso di aver fatto la mia miglior guida con questa Williams. Dopo non è stato il massimo purtroppo, abbiamo fatto quello che potevamo, ma non è sufficiente per l'Australia".
"Le cose non si risolvono da un giorno all'altro, ovviamente sono consapevole che abbiamo un grave ritardo e alcuni problemi di oggi sono la conseguenza della corsa contro il tempo che stiamo facendo. Se hai problemi con la macchina la settimana prima, continui anche sul discorso pezzi di ricambio. Purtroppo oggi ne servivano per sostituirne altri e non potevamo farlo. Il massimo che abbiamo fatto non era abbastanza, questo è quanto".
Questo impegnerà gli uomini Williams per tutta la prima parte di stagione nel cercare di far funzionare una monoposto arrivata già tardissimo alle prime prove e rivelatasi più che fragile.
"Penso che le prime gare dell'anno saranno altri test di sviluppo, purtroppo. Non era certamente ciò che avrei voluto per il mio ritorno in F1, ma la situazione è questa e non posso cambiarla. Debbo assicurarmi di fare tutto il meglio possibile, ma abbiamo ancora tante incognite perché non ho fatto long run più lunghi di 15 giri e ci sono tantissimi interrogativi. Ripeto, di positivo c'è stato l'ultima uscita dell'altro giorno quando la macchina ha fatto tutto quello che doveva bene. Mi sono sorpreso con soddisfazione ed ero fiducioso, poi ho perso tutto. L'auto non è a posto".
"La priorità per tutti è risolvere i problemi e concentrarci sulle prestazioni. Sicuramente meglio avere guai ora che nella prima gara, dobbiamo utilizzare questa esperienza per diventare più forti. L'auto non rappresenta quello che potrebbe essere il suo potenziale, il che ha avuto un forte impatto nei nostri test e nel programma di oggi. I dati raccolti non tornano e questo rende duro trovarne di buoni per l'Australia. Questo accade quando non hai la configurazione migliore o quella che potrebbe essere".
"Non si può parlare di aggiornamenti o cose del genere fino a quando non avremo risolto i nostri guai. L'auto quando ha girato nella configurazione migliore non era male, ma per ora è tutto confuso".
Dichiarazioni raccolte da Valentin Khorounzhiy
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