Coulthard: "Verstappen è entrato nella testa di Hamilton"
Secondo l'ex pilota di Formula 1 David Coulthard, il fattore psicologico è stato fondamentale nella lotta per il Mondiale 2021 tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
Max Verstappen è diventato il 34° campione del mondo di Formula 1, fermando la striscia di un Lewis Hamilton che mirava a superare definitivamente Michael Schumacher e arrivare a quota otto nel libro dei record.
Il vice-campione del mondo 2001 David Coulthard, è abbastanza convinto di quale sia la chiave che ha permesso all'olandese della Red Bull di avere la meglio sul rivale della Mercedes.
"Ha una personalità incredibilmente forte ed è un pilota incredibile", ha detto lo scozzese in un'intervista concessa a Channel 4. "E' geniale e allo stesso tempo controverso. Conosciamo altri piloti che combinano queste due qualità? Forse Ayrton Senna o Michael Schumacher. Pochissime persone riescono a farlo".
"Devo ammettere che Lewis ha vinto un numero incredibile di titoli e lo ha fatto in maniera pulita. Praticamente, non ha avuto problemi in nessuno di essi. Data la forza della Mercedes e di Lewis, penso che Max avesse bisogno di fare qualcosa di speciale per batterli. E credo che abbia pensato: 'vai sempre dentro, anche quando la porta è socchiusa'".
L'idea di Coulthard è che Hamilton non sia riuscito a rispondere a questo tipo di mentalità, subendola dal punto di vista mentale quando si è trovato a duellare in pista con Verstappen.
"Avendo questo pensiero, Lewis era costretto ad aprire la porta ogni volta che lo vedeva arrivare alle sue spalle. Tutto questo ha permesso a Max di influenzare psicologicamente Lewis, è entrato nella sua testa", ha detto lo scozzese.
"Max ha lottato da quando è arrivato in Formula 1, ha anche saltato quasi ogni passo da fare nelle categorie junior. Non ha paura di nessuno, non conosce quel tipo di emozione quando è in pista. Ed è questo che mi impressiona di più di lui. Trova sempre uno spazio aperto e ci si infila senza esitazione".
"Quando correvo, mi chiedevo sempre se dovessi prendermi un rischio o meno. Max Verstappen agisce in un modo molto diverso, che lo distingue da tutti gli altri piloti", ha concluso l'ex pilota.
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