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Clear: "Vettel sa tirare fuori il meglio dalle persone!"

Jock Clear, capo degli ingegneri di pista della Ferrari giunto dalla Mercedes, elogia il tedesco quattro volte campione del mondo. Come obiettivo si pone di vincere delle gare per puntare anche ai due Campionati.

Jock Clear, Ferrari Engineering Director

Foto di: XPB Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Jock Clear, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Mark Webber, Porsche Team WEC Driver and Sebastian Vettel, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Dave Greenwood, Ferrari race engineer and Jock Clear, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
James Allison, Ferrari Chassis Technical Director con Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Scuderia Ferrari, Alfa Romeo
Kimi Raikkonen, Ferrari with the media
Scuderia Ferrari
Il vincitore della gara e campione del mondo 2014 do Formula 1 Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) fest

In un mondo come la Formula 1 dove molto spesso i problemi vengono risolti con soluzioni di compromesso, quella di Jock Clear è una storia che fa eccezione. Lasciata la Mercedes alla fine del 2014, il cinquantaduenne ingegnere britannico prima di approdare in Ferrari ha rispettato l’anno sabbatico previsto dal contratto siglato a suo tempo con il team anglo-tedesco.

Dallo scorso dicembre Clear ha potuto varcare i cancelli di Maranello, ed oggi, nel paddock di Melbourne, ha parlato ufficialmente per la prima volta da responsabile delle attività degli ingegneri in pista della Ferrari.

“E’ bello essere vestiti di rosso – ha esordito Clear - quando si arriva nel mondo dell’automobilismo sportivo c'è un nome che è sinonimo dello sport a motore per eccellenza: la Ferrari. Abbiamo grande rispetto per tutti i nostri avversari, e conosco bene alcuni di loro avendoci lavorato insieme. Ma, come fantasticavo da ragazzino, ora faccio parte della Ferrari, ed è un sogno che si è avverato".

"L'accoglienza che ho ricevuto a Maranello è stata fantastica. Ho visto una squadra che sta lavorando nella giusta direzione, e io sono solo molto onorato di far parte di questo team. È fantastico”.

Nei test pre-campionato hai avuto modo di lavorare con Sebastian Vettel. Che impressioni hai ricevuto?
“Sapevo parecchie cose su di lui già prima di conoscerlo direttamente. Avendo lavorato con Michael (Schumacher), mi ricordo bene quello che mi disse di lui. Per questo motivo ero molto entusiasta di avere l’opportunità di poter collaborare con Vettel, così come con Kimi".

"E devo dire che Seb ha confermato tutto quello che mi aspettavo da lui. Parliamo di un pilota quattro volte campione del mondo, e la sua caratura traspare ogni volta che lo vedi nei box, in macchina, in fabbrica o al simulatore".

"Vettel sa come tirare fuori il meglio delle persone, come motivare e spingere la squadra. Comunica molto bene con ogni elemento del team, e ha tutte quelle caratteristiche tipiche che distinguono un campione dagli altri piloti che sono nella pit-lane”.

Per Vettel sarà il secondo anno in Rosso, per te il primo. Quali sono gli obiettivi che vi siete posti alla vigilia di questo Mondiale?
“L'obiettivo come sempre è quello di vincere le gare e si spera anche di poter ambire alla conquista di campionati. Il nostro target immediato è quello di ottenere il massimo da ciò che abbiamo progettato e realizzato durante l'inverno, e di tradurre questo potenziale in performance in pista. Ma mentre noi siamo qui in pista, a Maranello tutti continuano a lavorare ancora a pieno ritmo per andare avanti in tutte le aree con sviluppi che arriveranno gara dopo gara".

"Vedremo se con tutto il lavoro già fatto e quello che arriverà molto presto saremo nelle condizioni di battere i nostri avversari. Al momento siamo comunque contenti di come la squadra sta lavorando, il resto lo vedremo in pista gara dopo gara”.

A partire da questo weekend entreranno in vigore le restrizioni del regolamento sul fronte delle comunicazioni tra piloti e muretto-box. Quali saranno le conseguenze sul lavoro del team?
“Sarà una nuova sfida, ma agli ingegneri piace affrontare nuove sfide, soprattutto quando è la stessa per tutte le squadre. I piloti saranno chiamati a pensare di più, e gli ingegneri ad operare in modo differente. Ma questo è solo uno dei cambiamenti che dovremo affrontare”.

Qual è il tuo ruolo e cosa credi che si aspetti da te la Ferrari?
“La mia responsabilità è quella di rendere il lavoro in pista il più efficiente possibile. Dobbiamo estrarre il massimo possibile dalla macchina. Devo prendermi cura di una squadra di 50 persone che è continuamente in giro per il mondo per disputare 21 Gran Premi, e ci sono tanti aspetti umani da considerare".

"Credo che sia mia responsabilità mettere tutte le persone che compongono la squadra nelle migliori condizioni possibili, e non è semplice. Siamo in viaggio continuamente, e la gente si stanca. Le monoposto sono sempre più complesse da gestire, ed è mia responsabilità quella di cercare di creare le condizioni di lavoro per mettere i piloti nelle migliori condizioni possibili”.

Hai già vinto dei campionati del mondo. Hai identificato aree in cui il gruppo è carente, o comunque migliorabile?
“È una domanda a cui è sempre difficile rispondere. In qualsiasi sport se una squadra ha ancora il potenziale con cui si è imposta dieci anni fa, si renderà conto che oggi è lontanissima dalla possibilità di ripetersi. Bisogna sempre migliorarsi in tutti i settori, perché lo sport si muove molto velocemente”.

Cosa hai fatto durante l'ultimo anno?
“Ho trascorso il mio anno di preavviso, iniziato nel mese di dicembre 2014 e finito 12 mesi dopo. Il mio rapporto con la Mercedes è stato molto buono, hanno rispettato la mia decisione di lasciare il team, ma hanno creduto che potessi ancora essere utile in fabbrica nei primi sette mesi del 2015".

"Poi mi sono concentrato sul trasferimento in Italia, famiglia compresa. Non ho mai pensato di fare il pendolare, ho una famiglia giovane. Così ora siamo tutti in Italia. È una grande opportunità, abbiamo conosciuto persone nella zona in viviamo, ci siamo trovati bene ed ho iniziato a lavorare a gennaio con la tranquillità che a casa fosse tutto a posto”.

E 'stato difficile stare lontano dalla F.1?
“Si, è difficile. Guardando le gare da casa non è stato molto semplice. Negli ultimi 21 anni della mia vita non avevo mai perso una singola gara, e ritrovarmi ad assistere ai Gran Premi dal divano non è stato divertente. Non ho assistito ad una sessione di qualifica dal muretto per oltre un anno, così come ad un Gran Premio. Mi sto preparando alla giornata di domani, sarà un piccolo shock tornare in prima linea”.

Cosa porti in Ferrari della tua esperienza in Mercedes?
“Credo che le persone che hanno preso la decisione di chiamarmi a Maranello siano convinti che possa integrare la mia esperienza con quella del team. Ho intenzione di portare tutto quello che so e che posso dare, tutta la conoscenza che ho acquisito nel mio percorso nel motorsport. Ho la fiducia e la speranza che James [Allison] e Maurizio [Arrivabene] abbiano preso la decisione giusta. Ho tanta fiducia e credo che insieme saremo una squadra ancora migliore".

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