Guardate questa immagine: è ripresa dalla televisione durante la diretta del Gp d'Australia. La Ferrari di Fernando Alonso precede la Red Bull Racing di Mark Webber. Siamo nell'ultima parte della corsa di apertura della stagione. A prima vista può sembrare una banale fase di gara con lo spagnolo che tiene a bada l'australiano, apparso piuttosto spento rispetto alla stagione 2010, quando ha lottato fino all'ultimo per il titolo mondiale.
Se però analizzate meglio il fotogramma potrete notare, come abbiamo fatto noi, che l'ala anteriore della 150 Italia è giustamente alta rispetto all'asfalto, mentre non si può dire altrettanto per la RB7 di Webber. Anzi, le due paratie laterali della Red Bull Racing tendono a strisciare per terra, incrementando sensibilmente il carico aerodinamico.
I tecnici del Circus si stanno scervellando per capire come mai Sebastian Vettel abbia potuto dominare il Gran Premio di Australia con una facilità disarmante: l'attenzione di molti si è concentrata sul KERS.
Per stessa ammissione di Christian Horner, team principal della Red Bull Racing, le due RB7 hanno disputato qualifiche e gara senza il recupero di energia, dopo che hanno riscontrato dei problemi nelle prove libere.
Qualcuno ha sostenuto che la monoposto del campione del mondo disponesse di un mini-KERS, da utilizzare solo in partenza e quindi privo delle batterie per la ricarica dell'energia. L'eventualità è stata smentita dagli interessati, ma è chiaro che bisogna andare a guardare altrove per trovare le chiavi di una superiorità che, almeno oggi, sembra schiacciante.
E allora la nostra immagine può diventare un interessante argomento di discussione: l'ala anteriore della Red Bull Racing flette visibilmente per poi tornare alle misure regolamentari quando ritorna ai box, nonostante l'inasprimento delle regole che Charlie Whiting, responsabile tecnico FIA, aveva deciso a metà dello scorso anno proprio per scongiurare questo fenomeno.
Cosa ha escogitato Adrian Newey questa volta? Non c'è dubbio che il geniale tecnico inglese sia il più scaltro nella "lettura" delle regole e ogni volta riesce a stupirci con soluzioni che lasciano a bocca aperta anche gli avversari.
Noi abbiamo lanciato il sasso: vediamo quali saranno le reazioni che arriveranno dal Circus. Non è possibile che un fatto così eclatante sia passato inosservato agli occhi dei commissari tecnici della FIA e, soprattutto, a quelli degli avversari della Red Bull Racing.
Come si diceva un tempo? Fatta la regola, trovato l'inganno. Chapeau Adrian...
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