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Analisi

Chi ha i numeri (Bottas, Hamilton e Verstappen) e chi no (Vettel)

L'analisi prima di metà stagione 2019 mette sugli scudi Valtteri (+80 punti), Max (+43) e Lewis (+40). Promuove Leclerc +4 su Raikkonen nel 2018, ma boccia Sebastian con un pesante -41 peggiorato solo da Gasly che conta 51 punti in meno rispetto al rimpianto Ricciardo.

Top 3 Qualifiche: Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, il poleman Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, e Sebastian Vettel, Ferrari

Top 3 Qualifiche: Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, il poleman Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, e Sebastian Vettel, Ferrari

Mark Sutton / Motorsport Images

La prossima tappa di Hockenheim sarà il giro di boa della stagione 2019. Sulla carta molti possono ancora ambire ai traguardi Mondiali, ma insieme alla matematica c’è una logica secondo la quale il girone d’andata ha già detto molto.

La dieci gare disputate tra Melbourne e Silverstone hanno sovvertito parecchi dei pronostici della vigilia, previsioni che prevedevano una stagione combattuta a tal punto da assegnare i suoi trofei solo in extremis. Non sarà così, a meno di rivoluzioni epocali come mai si sono viste nella storia della Formula 1.

L’analisi dei dati (rispetto al 2018) rivela molti aspetti a sorpresa, ad iniziare dallo stesso leader della classifica Lewis Hamilton.

Che il penta-campione si ritrovi capofila della graduatoria generale è tutto tranne che una sorpresa, ma era difficile prevedere che Lewis avrebbe fatto sue il 70% delle gare fin qui disputate. Dodici mesi fa Hamilton arrivò in Germania in seconda posizione, staccato di 8 punti dal leader Vettel, e proprio ad Hockenheim ottenne la sua quarta vittoria stagionale che lo lanciò in vetta alla classifica, posizione che mantenne fino al termine della stagione.

Oggi Lewis di vittorie ne ha già conquistate sette, e di punti di vantaggio su Bottas ne ha ben 39. Ma quello che colpisce di più, nel confronto con il 2018, non sono tanto i quattro successi in più, quanto il parziale di +60 punti rispetto a dodici mesi fa.

Ovviamente i meriti sono equamente divisi con la Mercedes W10, una monoposto quasi perfetta, ma Lewis non ha lasciato niente per strada, facendo diventare quasi impossibile ricordare il suo ultimo vero errore senza l’aiuto di google. La sintesi di questo campione straordinario è che più vince e più cresce, e più cresce, più continua a vincere.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

Photo by: Steve Etherington / LAT Images

È Bottas chi è cresciuto di più nella prima metà stagione

Alla vigilia della stagione c’erano opinionisti illustri che non ritenevano Valtteri Bottas all’altezza del compito.
“Chissà perché la Mercedes se lo tiene”, era l’opinione di alcuni addetti ai lavori, pareri a cui il finlandese ha risposto in pista. Non sono solo gli 80 punti in più dello scorso anno a garantire a Bottas la palma della miglior progressione, ma anche la pura performance vista in pista.

Se il suo vicino di box non fosse Lewis Hamilton, ma un compagno più comodo, oggi parleremmo di un nuovo campione del Mondo finlandese in grado di portare avanti la tradizione di Mika Hakkinen, ma la carriera dei piloti è condizionata anche dalla variabile dei compagni di squadra.

 

2019

2018

Gap

Vittorie 2019

Vittorie 2018

Pole 2019

Pole 2018

Hamilton

223

163

+60

7

3

3

4

Bottas

184

104

+80

2

0

4

1

Verstappen

136

93

+43

1

1

0

0

Vettel

123

171

-48

0

4

1

4

Leclerc (Raikkonen)

120

116

+4

0

0

2

0

Gasly (Ricciardo)

55

106

-51

0

2

0

1

Ma anche a parità di monoposto con Hamilton, Bottas si è comunque fatto onore, cogliendo 4 pole position (record stagionale) e cogliendo due meritati successi.

Se la Mercedes viaggia ad una media di oltre 40 punti a gara, il merito è anche di Valtteri, e il suo stato di forma ha richiesto ad Hamilton un rendimento stellare, senza il quale non avrebbe potuto mettere a segno uno score come quello visto in queste prime dieci gare.

Charles Leclerc, Ferrari SF90 e Max Verstappen, Red Bull Racing, ruota a ruota in pit lane

Charles Leclerc, Ferrari SF90 e Max Verstappen, Red Bull Racing, ruota a ruota in pit lane

Photo by: Mark Sutton / Sutton Images

Verstappen da Mondiale, Gasly arranca

Christian Horner ha un po' esagerato quando alla vigilia di Silverstone ha definito il rendimento di Max Verstappen migliore di Hamilton.

L’opinione, rispettabile, ha solo un punto debole, ovvero che l’olandese non corre per il Mondiale, una condizione molto diversa da chi lotta solo per il bottino di tappa.

Non è detto che Verstappen non sia pronto, anzi, sono in molti a scommettere che ormai a Max manchi solo la monoposto giusta per puntare al massimo traguardo, ma è sempre saggio attendere il riscontro della pista.

A parte questa considerazione, Verstappen nella prima metà del 2019 ha confermato ciò che aveva fatto vedere nella seconda parte della scorsa stagione, ovvero è un pilota tremendamente veloce, con un’aggressività unica ed un’intensità di gara che ricorda il miglior Alonso. Il tutto a ventuno anni.

“Versbatten” si è trasformato in un pilota completo, che riesce a concretizzare il suo potenziale trasformandolo in punti Mondiali, e nella metamorfosi non ha perso un solo millesimo di performance.

I numeri dicono molto: +43 punti rispetto allo scorso anno, ed una meritata terza posizione nella classifica del Mondiale, ovvero leader tra coloro che non hanno una stella a tre punte sul volante.

Max Verstappen, Red Bull Racing, l'attore Daniel Craig, e Pierre Gasly, Red Bull Racing

Max Verstappen, Red Bull Racing, l'attore Daniel Craig, e Pierre Gasly, Red Bull Racing

Photo by: Andy Hone / LAT Images

Horner e Helmut Marko si godono il loro gioiello, ma allo stesso tempo tremano all’idea di perderlo. Un timore comprensibile, anche perché nel vivaio Red Bull al momento altri potenziali Verstappen non ce ne sono, come conferma la prima parte di stagione di Gasly.

Chiariamo: non è facile essere compagni di Max, ma il francese sta facendo rimpiangere (e parecchio) Daniel Ricciardo, avendo oggi la metà dei punti che l’australiano aveva dodici mesi fa alla vigilia di Hockenheim.

Lo scorso weekend a Silverstone sono arrivati importanti segnali di crescita, che se confermati metteranno il francese in una posizione più sicura all’interno dei programmi futuri della Red Bull. La chance avuta è di quelle top, ma anche il rendimento dovrà mostrarsi all’altezza.

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Photo by: Dom Romney / LAT Images

Leclerc, scommessa vinta. Vettel arranca.

Anche nelle valutazioni in casa Ferrari i numeri dicono molto. La SF90 si è confermata una monoposto più complessa da gestire rispetto alla precedente SF71H e questo, ovviamente, ha pesato molto nelle prestazioni dei piloti del Cavallino, ma i 48 punti di passivo di Sebastian Vettel rispetto alla classifica di dodici mesi fa c’è anche la mano del pilota tedesco.

Diversi i suoi errori, e ora che c’è anche un confronto interno meno ‘comodo’ rispetto a quello del 2018 con Kimi Raikkonen, a volte è mancata anche la performance.

All’appello manca la vittoria di Montreal, ma anche il potenziale successo in Bahrain ed il podio di Silverstone. Sbavature cruciali che hanno influenzato molto la classifica di Seb, che dodici mesi fa si presentò da leader alla vigilia della gara di casa.

Dall’altra parte del box del Cavallino la scommessa è invece stata vinta. A Maranello sono (finalmente) tornati ad osare sul mercato piloti, dando fiducia ad un giovane, ed oggi quella decisione è il vero valore aggiunto che la Ferrari mette in archivio dopo la prima metà di Mondiale.

Mettere un ventunenne con un solo anno di Formula 1 sulle spalle di fianco ad un quattro volte campione del Mondo era ritenuta da parecchi addetti ai lavori un’operazione a rischio, ma come dimostra la storia di questo sport, dipende sempre da chi è il giovane in questione.

Se risponde al nome di Charles Leclerc, il rischio vale la puntata, e al netto dell’errore in qualifica a Baku, la prima metà di stagione in Rosso del monegasco ha tutto per essere considerata un successo.

Leclerc, a cui manca la vittoria in Bahrain per colpe non sue, ha già più punti di quanti ne aveva Raikkonen dodici mesi fa (quando nel confronto Ferrari-Mercedes la Rossa era un’altra cosa), ma al di là della classifica è in pista che Charles ha convinto.

Le due pole position e le doti confermate nei testa-a-testa hanno già convinto i vertici di Maranello, i tifosi del Cavallino e anche le squadre avversarie che la Ferrari ha un asset importante su cui programmare il suo futuro. Manca la vittoria, ma arriverà presto. Leclerc non ha ancora vinto, ma ha convinto, e questo nell’economia del suo futuro conta anche di più.

Sebastian Vettel, Ferrari, arriva al Parc Ferme dopo la gara

Sebastian Vettel, Ferrari, arriva al Parc Ferme dopo la gara

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari e Charles Leclerc, Ferrari al Parc Ferme

Sebastian Vettel, Ferrari e Charles Leclerc, Ferrari al Parc Ferme

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari arriva sulla sua bici

Sebastian Vettel, Ferrari arriva sulla sua bici

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari va al bloccaggio e tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari va al bloccaggio e tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari va al bloccaggio e tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari va al bloccaggio e tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

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