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Portrait

Charles Leclerc: chi è il pilota su cui la Ferrari scommette per la stagione 2019

Il monegasco ha dimostrato di avere un carattere vincente fin dal karting e dalle serie addestrative: Leclerc ha iniziato in karting sul circuito di Brignoles, la pista gestita da Philippe Bianchi, il papà di Jules. E col francese era diventato amico fraterno.

Charles Leclerc, Sauber fans selfie

Charles Leclerc, Sauber fans selfie

Manuel Goria / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF70H
Charles Leclerc, Alfa Romeo Sauber F1 Team on the grid with Jean Todt, FIA President
Charles Leclerc, Alfa Romeo Sauber C37
Charles Leclerc, Alfa Romeo Sauber C37
Charles Leclerc, Sauber C37
Charles Leclerc, PREMA Powerteam
Charles Leclerc, Sauber C36
La Sauber festeggia con Marcus Ericsson, Sauber e Charles Leclerc, Sauber

Quando Charles Leclerc nel 2014 mosse i primi passi in monoposto, ci furono degli addetti ai lavori che associarono il suo cognome ad una nota azienda francese che opera nella grande distribuzione. Ma il suo manager, Nicolas Todt, chiarì subito: “Ha altri pregi, ma non proviene da una famiglia di milionari”. Ed in effetti grazie a Leclerc sono venuti alla luce i monegaschi che del cliché del Principato hanno ben poco, e conducono di fatto una vita normale.

A non essere normale è stato invece il talento di questo ragazzo nato a Monte Carlo il 16 ottobre 1997. Leclerc ha iniziato a muovere i suoi primi passi in karting sul circuito di Brignoles, una pista a quaranta chilometri dal Paul Ricard, gestita da Philippe Bianchi, il papà di Jules. I due ragazzini diventarono subito molto amici, e condivisero negli anni non solo molte esperienze in pista, ma anche scelte di carriera, seguendo di fatto gli stessi passi.

La carriera in kart è stata brillante, e di fatto ha consentito a Leclerc di trovare la chance di legarsi alla Allroad Management di Todt, che ha finanziato una buona fetta della sua carriera.

L’esperienza kartistica è terminata nel 2013, con la piazza d’onore nel Mondiale KZ alle spalle di Max Verstappen. Nel 2014 il passaggio in monoposto ha confermato il talento visto nel karting, con una stagione molto positiva in Formula Renault 2.0, aprendo le porte ad un 2015 in Formula 3 che lo ha visto subito vincente nel weekend d’esordio nella categoria.

I maggiori successi sono arrivati però nel 2016 (campione GP3 Series) e 2017, stagione in cui ha trionfato in Formula 2. La superiorità con cui Leclerc ha dominato nella serie cadetta ha stupito anche il team Prema, considerando anche la tragedia che ha colpito Leclerc nel mese di giugno, ovvero la scomparsa del papà Harvé a soli 54 anni.

La reazione è stata un ulteriore aumento della determinazione, che lo ha portato tre giorni dopo il tremendo lutto ad ottenere la pole position e la vittoria sul circuito di Baku.
“Credo che il mio più grande risultato in termini di prestazioni – dirà poi Charles - sono andato in pista senza aspettative, ma al tempo stesso volevo renderlo orgoglioso. Ho corso per lui, papà mi ha dato forza”.

Nel frattempo Leclerc ha avuto, grazie all’ingresso nella Ferrari Driver Academy, la possibilità di muovere i primi passi al volante di una monoposto di Formula 1.

Nel 2016 è stato in pista nella sessione FP2 del Gran Premio di Gran Bretagna con la Haas, prova preceduta da 300 chilometri percorsi a Fiorano con la Ferrari F14T. Un anno dopo è in pista con la Rossa a Budapest, nei test post-Gp, e questa volta prova la SF70H chiudendo con il miglior crono di giornata.

Nel suo programma di test Formula 1 Leclerc ha anche disputato quattro sessioni FP1 con il team Sauber nell’arco del Mondiale 2017. Il contatto con il team svizzero non è stato casuale, ed il 2 dicembre 2017 è arrivata la conferma dell’accordo con la Sauber che l’ha portato al via del Mondiale 2018, meritandosi la chiamata del Cavallino per il 2019.

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