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Caso Force India: la Haas ha perso il reclamo, ma Steiner ritiene preziosi i documenti ottenuti

Il team principal della Haas, Gunther Steiner, ha spiegato che l'intento della protesta nei confronti della Force India era motivata dal bisogno di risposte sullo status della squadra rivale piuttosto che sull'intenzione di fermarla.

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18
Lawrence Stroll, proprietario del team Racing Point Force India F1 e Otmar Szafnauer, Team Principal, Racing Point Force India, nella foto di gruppo del team Racing Point Force India F1
Sergio Perez, Racing Point Force India VJM11
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1, nella conferenza stampa dei team principal
Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18
Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11

Alla vigilia della gara conclusiva delal Formula 1 2018, la Haas ha presentato una protesta contro la Force India, sostenendo che la squadra rivale aveva infranto le regole, non progettando la propria vettura.

L'indagine dei commissari, tuttavia, ha concluso che la Racing Point Force India avesse lavorato nell'ambito dei regolamenti FIA, perché aveva utilizzato l'equipaggiamento della vecchia Force India, che era entrata in amministrazione controllata.

Mentre la Haas riflette su un eventuale appello in merito alla questione, ed avrà tempo fino a mercoledì mattina per decidere, Steiner insiste sul fatto che non si trattava di una polemica volta a spingere la Force India fuori dalla griglia.

"Assolutamente" ha detto Steiner. "Perché voglio che la Force India continui a correre. La nostra intenzione non è mai stata quella di non farli correre. Io non ho problemi con la Force India".

Steiner ha detto di non aver avuto ancora il tempo di leggere il verdetto dei commissari FIA e che è improbabile che possa riuscire a farlo prima della conclusione del fine settimana del GP di Abu Dhabi.

Non è stato in grado quindi di commentare come sia possibile quindi che alla Force India sia stato concesso di mantenere il montepremi storico per essendo riconosciuta come una squadra completamente nuova.

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Quando gli è stato domandato se ritiene che la Haas avesse perso la battaglia, ma probabilmente vinto la guerra per questo, Steiner ha dichiarato: "Per essere onesti, non ho letto l'intero documento perché l'abbiamo ricevuto quando stavamo per entrare nella FP3".

"Abbiamo una buona macchina e quindi mi sono concentrato abbastanza sul fine settimana. Questo è quello che mi piace. I reclami non mi piacciono, ma devo farli, perché fanno parte del mio lavoro".

Ma Steiner ha detto che la sua prima impressione della sentenza sia che la FIA ritiene che la Force India debba essere trattata come una nuova squadra.

"Corretto. E ho ricevuto questa risposta ora. Sono un nuovo costruttore? Sì".

"E' abbastanza chiaro quello che viene detto lì. Ho bisogno di leggere i dettagli, ma qualsiasi cosa sia, ora lo hanno detto, quindi non possono più cambiarlo".

Steiner, inoltre, ha confermato che l'audizione è stata utile per consentire alla Haas di procurarsi dei documenti, come la corrispondenza relativa agli accordi commerciali della Force India con la FOM, che non erano disponibili prima.

"Normalmente, se ottieni più informazioni, sono degli spunti di riflessione, anche se il risultato di questo non lo so ancora. Ma avere più informazioni ci permette almeno di avere una migliore comprensione di questo processo".

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