Button: "Non ho rimpianti per non aver girato in Bahrain"
L'ex campione del mondo torna in Formula 1 per sostituire Alonso sulla McLaren ed era senza ombra dubbio l'uomo più atteso nella conferenza stampa di oggi a Monaco.
Jenson Button, McLaren
XPB Images
Il personaggio più atteso della conferenza stampa che ha aperto il GP di Monaco era senza ombra di dubbio Jenson Button: dopo sei mesi da "pensionato", l'ex campione del mondo torna in pista al volante della McLaren per sostituire Fernando Alonso, che in questo fine settimana è impegnato nel suo debutto alla 500 Miglia di Indianapolis.
"E' bello tornare e vedere tante facce che non vedevo da sei mesi. La preparazione è stata buona, tranne che per il fatto che non ho guidato la vettura, con queste nuove regole. Ma l'unica opzione era fare mezza giornata di prove in Bahrain e pensavo che fosse inutile per me, su un circuito completamente diverso, quindi ho detto alla squadra che sarebbe stato meglio lavorare al simulatore. Sarà interessante, ci sono parecchie cose diverse da imparare, ma alla fine è sempre una vettura da corsa" ha detto Jenson.
Molto vedono il tracciato monegasco, essendo quello che richiede meno impatto al motore, come il più adatto alla McLaren per raccogliere punti. Button però non sembra sentire il peso di questa responsabilità.
"Sicuramente no, sono molto rilassato, ma anche eccitato. E' interessante tornare ad un Gran Premio, essendo poi Monaco, una gara che ho già vinto e in cui ho tanti bei ricordi in 17 anni. Ma non sento alcuna pressione. Entrerò in macchina pensando solo a cercare di fare del mio meglio. La vettura si è comportata bene in qualifica a Barcellona, dove Fernando ha fatto sicuramente un ottimo lavoro. Anche al simulatore è trovato beneficio dagli aggiornamenti, ma questo è un weekend 'normale', dobbiamo essere ragionevoli".
Jenson poi ha ribadito non essersi pentito a rinunciare alla possibilità di scendere in pista nei test in Bahrain: "A posteriori è sempre facile dirlo, ma avrei fatto solo 17 giri e avrei lavorato solo mezza giornata. Quindi no, non ho rimpianti. Quello del Bahrain è un circuito molto diverso da questo. Ci sono tante cose che devi capire, ma credo che siano quelle che si possono comprendere anche al simulatore. Sono sicuro che nel corso del weekend dovrò affrontare delle situazioni complicate, ma proveremo a lavorarci e ad uscirne al meglio".
Non poteva mancare un accenno all'avventura di Alonso ad Indianapolis ed ha spiegato che non è il genere di cosa che lo stuzzica per il futuro: "Non è una cosa a cui abbia mai pensato e sono rimasto sorpreso che Fernando fosse interessato a farlo, ma tutti noi amiamo cose diverse. Vorrei fare Le Mans, ma mi piacerebbe correre anche nella NASCAR, perché sono stato ad una gara e lo spettacolo mi è piaciuto molto. E' molto diverso dal resto del motorsport, quindi sarebbe una sfida enorme. Amo anche il rallycross, ma Indy non fa per me per molte ragioni diffirenti".
Certamente però seguirà la gara dell'ex compagno di squadra la settimana prossima: "Si, sono sicuro che lo farò. Ho seguito anche quando ha fatto il primo test ed è stato interessante vedere le sue reazioni. Lui è molto bravo con i media, quindi è stato quasi più bello quello che osservarlo in pista. Naturalmente ho interesse, siamo stati compagni di squadra per un paio d'anni. Le qualifiche sono andate bene, ma la gara è molto diversa, tutto può girare nel modo più pazzo".
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