Budget cap: con regole aero più semplici si può tagliare gli organici?
I responsabili di Liberty hanno incontrato venerdì le squadre insieme alla FIA per discutere degli aspetti economici dal 2021 in poi. L'idea è di ridurre gli organici delle squadre approfittando della semplificazione delle norme aerodinamiche.
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Steve Etherington / Motorsport Images
L’incontro tenutosi in Bahrain tra i rappresentanti delle squadre, FIA e Liberty Media, era stato di fatto una presentazione delle linee guida sul futuro del Circus maturate dai nuovi proprietari della Formula 1.
Un mese dopo è stato pianificata una nuova riunione, tenutasi stamane nel paddock di Monte Carlo, mirata a valutare i passi avanti sul fronte della definizione dei nuovi accordi che daranno forma alla Formula 1 a partire dal 2021.
Che in agenda non ci fosse nulla relativo a tempistiche brevi è stato subito dedotto dall’assenza di rappresentanti della Pirelli. La Casa milanese ha un accordo in scadenza al termine del 2019, quindi per ora è esclusa da discussioni nel lungo periodo.
A differenza del meeting di Sakhir, in cui a parlare erano stati solo i rappresentanti della Liberty, nell’incontro monegasco tutte le parti presenti (spiccava la presenza di Jean Todt assente in Bahrain) hanno potuto porgere delle domande. Secondo le indiscrezioni raccolte al temine del meeting gli hanno argomenti sono stati per lo più legati agli aspetti economici, più qualche chiarimento sulle power unit.
Quest’ultimo fronte è ormai indirizzato verso il mantenimento della tecnologia attuale senza però l’Mgu-H, condizione posta per facilitare l’ingresso di nuovi Costruttori.
La FIA spinge anche per avere la disponibilità da parte dei Costruttori presenti oggi a mettere sul mercato alcune componenti delle rispettive power unit, sempre per facilitare l’ingresso di nuove Case, anche se appare poco probabile che un nuovo motorista possa accettare di varare un programma Formula 1 utilizzando sul sua power unit componenti di un’altra Casa.
Sarà invece motivo di confronti molto accesi la proposta di riuscire ad abbassare il budget stagionale a 150 milioni di dollari (128 milioni di euro), esclusi gli stipendi dei piloti.
Con il numero di dipendenti che oggi lavorano nei top team (ma anche in alcune squadre nella seconda metà dello schieramento) è impensabile riuscire a gestire l’attuale modello aziendale con la cifra proposta.
L’indicazione, confermata anche nel meeting di oggi, è però chiara: le squadre dovranno ridurre il personale grazie alle progressive semplificazioni delle normative tecniche.
Si punterà soprattutto sul fronte aerodinamico, la cui crescita è stata una delle cause principali del boom di personale a cui hanno dovuto far ricorso le squadre.
Non sarà quindi un passaggio in tempi previ, ma un progressivo avvicinamento alla cifra ipotizzata nell’arco di 3 o 4 stagioni a partire dal 2021.
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