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Intervista

Briatore: "Ferrari sorprendente; Vale? Si fermi: sta invecchiando!"

A Tutti Convocati su Radio 24, Flavio Briatore ricorda la rottura di Alonso con la Ferrari, analizza la delusione dello spagnolo con la Honda e punzecchia la Mercedes battuta dalla Rossa in Australia. E a Rossi dà un consiglio: "Ritirati a fine anno!".

(L to R): Flavio Briatore with Christian Horner, Red Bull Racing Team Principal

Foto di: XPB Images

Flavio Briatore
Race winner Fernando Alonso celebrates with Flavio Briatore
Flavio Briatore and Fernando Alonso celebrate with Renault F1 team members
Fernando Alonso, McLaren
Fernando Alonso, McLaren MCL32
Fernando Alonso, McLaren MCL32
Marco Mattiacci, Scuderia Ferrari e Fernando Alonso, Scuderia Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Lewis Hamilton, Mercedes AMG
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing; Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Flavio Briatore a Tutti Convocati su Radio 24 ne ha per tutti. Il piemontese non perde occasione per raccontare ancora una volta la rottura tra Alonso e la Ferrari avvenuta nel 2014…

“Tanto per esser brutale, i problemi che avevamo sono nati quando alla Ferrari è arrivato il signor Mattiacci. A Maranello abbiamo perso due campionati del mondo, non per colpa di Fernando, penso che sia chiaro no? Perché ad Abu Dhabi è stata fatta una gran cazzata da parte del team. Questa è la verità”.

“C’è stato un certo momento in cui sembrava che Fernando desse quasi fastidio. Nessuno capiva come mai una Ferrari, che non era proprio competitiva, sia sempre stata in una posizione importante sia in qualifica, sia in gara. Bastava guardare i tempi, la differenza tra Fernando e Raikkonen. Abbiamo avuto un momento in cui sembrava che noi, Fernando era gestito da me, avessimo dato quasi fastidio. Allora io dicevo di guardare i tempi tra Fernando e il numero due”.

E Flavio poi rimarca:
“Adesso guardate i tempi tra Vettel e il numero due. Fernando con la Rossa ha lottato per il titolo, con la stessa macchina il numero due non si giocava neanche il sesto posto”.

“Siamo usciti dalla Ferrari perché non c’era più fiducia. Abbiamo rotto perché l’ambiente non ci proteggeva”.

Briatore fa un appunto anche su Hamilton…
“Questi sono ragazzi, non robot: lo scorso anno Hamilton per fare il pirla, per fare il dj ha perso il mondiale”. 

Per Fernando le cose con la Honda non stanno andando molto meglio…
“La grande delusione è quest’anno, perché ora stiamo peggio di due anni fa. I giapponesi non ascoltano, non fanno niente: mi sembra impossibile che la Honda non riesca a essere competitiva”.

“Quando abbiamo fatto l’accordo con la McLaren non pensavamo che sarebbe andata così! La Honda ha vinto i mondiali con la McLaren, poi è uscita dalla F.1 perché non ne poteva più di Ron Dennis: i giapponesi erano scappati via per non vederlo più. Io ho pensato che sarebbero tornati alla grande, perché hanno fatto investimenti stratosferici e avrebbero messo a posto la macchina”.

La Ferrari sembra partita bene?
“Non dobbiamo gufare. Dobbiamo essere realisti e vedere quel che succede. Onestamente io sono rimasto molto sorpreso dal primo GP, anche se il team Mercedes ha fatto un po’ di cazzate. Se c’ero io al muretto, quella gara l’avrei vinta con Hamilton!”.

La Cina ci dirà che Ferrari è davvero: le distanze con la Mercedes sono ridotte…
“Io l’ho sempre detto, Hamilton è un grande pilota, veloce, però subisce la pressione. La Ferrari? Vedremo come andrà in Cina, perché il GP d’Australia è strano, perché non è un circuito che esalta l’aerodinamica, è un po’ diverso da tutti gli altri tracciati”.

“Però se la macchina è buona lì, non può essere pessima in Cina. Io credo che a Shanghai capiremo i valori in campo. Il team italiano della Ferrari ha fatto un super lavoro nell’inverno. Le distanze con la Mercedes si sono ridotte”.

Non è mancato un accenno anche a Valentino Rossi…
“Io credo che Valentino sia invecchiato come invecchiano tutti, ma in MotoGP ci sono dei ragazzini che ti mordono le caviglie. Sono incazzati come delle bestie. Credo che Rossi sia un grandissimo campione, e se non ci fosse lui non so quanta gente si interesserebbe in Italia al Motomondiale”.

“Vale se la gioca ancora, ma se io fossi in lui e vedessi di non essere più competitivo, finirei quest’anno e poi direi basta. Io credo che in Formula 1 sia diverso perché c’è una macchina, ma sulla moto sei a 2 millimetri da un altro che va a 250 all’ora. I riflessi hanno sollecitazioni incredibili. Della MotoGP Valentino è il regista, il promotore, il produttore, ha fatto un po’ di tutto”.

E quando Valentino Rossi deciderà di smettere?
“Sarà come quando è morto Senna: i giapponesi per anni non hanno più visto la Formula 1 perché Ayrton era stato adottato da loro, perché aveva i motori Honda, correva per la McLaren, era un idolo e i suoi funerali sono stati una cosa pazzesca. Tutti gli sport hanno bisogno delle star. Il mondiale di Formula 1 dovrebbe essere puntato sui piloti e non sugli ingegneri, perché con quella Mercedes sarebbero sette o otto i piloti in grado di vincere non i mondiali ma le gare sì”.

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