Brawn: "Trovo offensivo chi mi accusa di voler snaturare la F.1!"
Il direttore di F1 Group a RadioSport neozelandese ha spiegato di non essere il Mosé con le tavole della legge come l'ha dipinto Marchionne: "Se rovinassimo l’essenza dei GP, ne avremmo un danno anche dal punto di vista commerciale".
Foto di: Sutton Motorsport Images
Quello del Bahrain sarà un Gran Premio molto caldo non solo per le ragioni climatiche dell’Emirato. La FOM venerdì presenterà le sue proposte sulle regole 2021 della Formula 1 e c’è da giurarci che si vedranno delle scintille.
E finora nel mirino dei grandi team è finito soprattutto Ross Brawn, il “tecnico” della triade di Liberty Media, mentre Chase Carey e Shean Bratches non sono stati colpiti dalle bordate che sono stata sparate in particolare da Sergio Marchionne, presidente Ferrari, che nel pranzo di Natale aveva definito l’ex dt del Cavallino: “Si comporta come se fosse Mosè, sembra che abbia ricevuto non si sa dove le tavole della legge con i dieci comandamenti da seguire per la F.1 perfetta!”.
E dal Salone di Ginevra aveva tuonato: “Di cose tecniche Liberty Media non ne capisce un tubo, ci lasci lavorare. Bisogna fare scelte molto chiare: la Ferrari si è guadagnata il diritto di rappresentare il Dna della Formula 1 e non vogliamo che questo venga diluito da questioni commerciali che vanno a influire sull'aspetto tecnico".
E in vista di quello che sarà un incontro importante per il futuro della F.1 nel paddock di Sakhir, Ross Brawn ha cominciato a mettere i puntini sulle i con un’intervista rilasciata ai neozelandesi di RadioSport:
“Trovo offensivo quando mi si accusa di voler abbassare il livello della F.1, perché sappiamo benissimo che se rovinassimo l’essenza dei GP, ne avremmo un danno anche dal punto di vista commerciale. I top team probabilmente spendono due o tre volte quello che spendevano cinque anni fa, e all’epoca nessuno diceva che il livello fosse basso”.
Ross forse dimentica che è stato proprio lui uno dei principali fautori che hanno portato a questo regolamento e alla supremazia della Mercedes nell’era ibrida, perché non è un segreto per nessuno che fosse a conoscenza delle regole FIA 2014 in grande anticipo, regalando alla Stella un enorme vantaggio competitivo che si è riverberato fino a oggi.
Oggi Brawn ha un’altra veste e si rende conto che è necessario riallineare i valori della F.1 non solo da un punto di vista tecnico, ma anche politico e finanziario…
“Dobbiamo far capire ai top team che per avere un futuro migliore e una competizione più emozionante, dobbiamo rivedere gli introiti dei team e le cifre che questi possano investire nella ricerca delle nuove soluzioni tecniche. Non è solo una questione tecnica, ma anche politica perché bisognerà capire quale sarà il ruolo giocato dai team, dalla FIA e da noi? È un tema delicato, come quello degli introiti e del taglio dei costi”.
“Gli aspetti regolamentari che stiamo discutendo per il 2021 sono abbastanza supportati dai team perché ci sono cose che non cambieranno le cose nel breve periodo e, quindi, non saranno svantaggiati nell’immediato futuro, ma bisogna lavorare per trovare le soluzioni migliori per un periodo più lungo”.
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