Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Ultime notizie

Brawn pensa ai tifosi per la F.1 del futuro: "Non vogliamo gare prevedibili"

Tocca a lui ed al suo gruppo di lavoro studiare le soluzioni per rendere la F.1 più spettacolare: vorrebbe prestazioni più ravvicinate, monoposto meno affidabili e circuiti che perdonano meno gli errori.

Ross Brawn, Managing Director del Motorsports, FOM

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team RS18
Ross Brawn, Managing Director del Motorsport, FOM, Roberto Moreno
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Ross Brawn, Managing Director del Motorsports, FOM, sul palco
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Brendon Hartley, Toro Rosso STR13
Chase Carey, Chairman, Formula One, Ross Brawn, Managing Director del Motorsport, FOM
Charles Leclerc, Alfa Romeo Sauber C37
Fernando Alonso, McLaren MCL33
Ross Brawn, Managing Director of Motorsports, FOM
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso STR13 e Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Mario Isola, Pirelli Sporting Director e Ross Brawn, Managing Director del Motorsport Formula One
Esteban Ocon, Force India VJM11

Mentre piloti e monoposto si preparano a scendere in pista sul circuito Albert Park a Melbourne, negli uffici di Formula 1 (ovvero Liberty) l’attività va oltre il presente. C’è un Mondiale che sta per scattare, ma anche un futuro da disegnare, un’impresa decisamente impegnativa. Anche se il 2021 oggi appare lontano, le linee guida che definiranno il futuro del Circus dovranno essere definite molto prima per permettere ad eventuali nuovi team e costruttori di motori di poter valutare e sposare un progetto Formula 1. Gli argomenti sono molti, da quelli economici a quelli puramente tecnici, e molti convergono sulla scrivania di Ross Brawn, un uomo chiave in questa fase.

In un’intervista alla testata Auto Motor und Sport, Brawn ha chiarito molti concetti, confermando soprattutto un punto: la nuova Formula 1 prima degli ingegneri e di chi tiene la cassadovrà essere pensata per gli spettatori. "Non vogliamo che l'esito delle gare sia prevedibile – ha chiarito Brawn - la perfezione e la prevedibilità uccidono la suspense, ed è ciò di cui soffriamo oggi. Un esempio è che le macchine non si rompono più, l’affidabilità ha fatto passi da gigante, ed è un bel traguardo tecnico, ma sfortunatamente questa situazione non aiuta a raccontare storie. Ricordo le scene strazianti di chi si ritrovava con la monoposto ferma a pochi giri dal traguardo, era una tragedia sportiva ma ce lo ricordiamo tutti, e fa parte dello sport".

I puristi della supertecnologia potranno non essere concordi, ma le valutazioni di Brawn non fanno una piega: "L’importante è avere un parco monoposto in grado di lottare tra loro senza grandi differenze. Se poi sono due secondi più veloci o più lente nessuno se ne accorge, per gli spettatori la velocità è difficile da stimare, una MotoGP è più lenta di 20 secondi al giro rispetto aduna monoposto di Formula 1, ma sembra comunque veloce. Altro esempio: abbiamo avuto in Formula 1 delle grandi gare sul bagnato, ma c’è qualcuno che si è lamentato per i tempi sul giro 15 secondi più lenti?".

Negli uffici Liberty si è cercato di identificare cosa determina o meno l’entusiasmo di uno spettatore che assiste ad un Gran Premio, sfatando (valutazione non inedita) che siano i sorpassi ad aumentare il tasso di show di una gara: "Abbiamo setacciato tutti gli archivi e contato i sorpassi anno per anno. Ci sono state stagioni con più e meno manovre di sorpasso, e ci siamo anche resi conto che il semplice numero non significa nulla. Se chi è dietro un avversario deve solo aprire il DRS e passare, la manovra non è percepita come un vero sorpasso. Ma se due macchine superano in curva fianco a fianco, allora l’adrenalina sale e diventa un sorpasso eccitante. Stiamo cercando di studiare e capire le gare, i circuiti, le varie situazioni di gara, il design delle auto nelle diverse epoche. Anche gli autodromi hanno un ruolo in tutto questo, e presteremo attenzione a quanto abbiamo valutato in questo studio quando costruiremo una nuova pista".

Tema delicato quello dei circuiti, sfigurati da anni di interventi legati a normative di sicurezza che nel tempo non si sono confermati tutti necessari. "È questo il motivo per cui i circuiti cittadini sono esaltanti – ha spiegato Brawn - le barriere sono molto vicine e non perdonano eventuali errori, ma non possiamo neanche creare situazioni pericolose di proposito. L’imperativo per noi è cercare di cogliere cosa desiderano i nostri fan. Prendiamo ad esempio la penalità inflitta a Verstappen per il sorpasso a Raikkonen ad Austin. In tanti hanno pensato che sia stato un grande sorpasso, e che la punizione sia stata ingiusta. Ma se lasciamo andare queste manovre finisce che tutti dalla gara successiva si sentiranno autorizzati a passare fuori pista. Le opinioni controverse sono un bene per lo sport, ed abbiamo capito che la soluzione è avere circuiti dove non sia un vantaggio passare fuori dalla sede stradale".

Infine un commento sulla posizione della Ferrari, e la minaccia del presidente Sergio Marchionne di poter anche prendere decisioni clamorose se la Formula 1 deciderà di imboccare la via dello standard tecnico: “Non vogliamo trasformare la Formula 1 in una serie di NASCAR, sarebbe un disastro per la Formula 1. Nella NASCAR a fare la differenza è il set-up delle vetture, e non è questa la nostra intenzione perché storicamente la Formula 1 ha sempre avuto una certa libertà tecnica. Ma forse siamo andati oltre, oggi sappiamo che i top team spendono il doppio in tecnologia rispetto a sette o otto anni fa. In passato molte più squadre, rispetto ad oggi, sono riuscite a salire sul podio, e non possiamo certo dire che la Formula 1 fosse più noiosa o che per questo fosse una serie NASCAR. Se riusciremo a dimezzare i budget dei top team, avremmo fatto un grande passo in avanti, perché aumenterebbe il numero di squadre con un potenziale per poter ambire alle prime file. E se aumenta lo show, alla fine il beneficio diventa maggiore per tutti. La Ferrari? Lo sport dovrebbe essere corretto e rispettoso verso tutti i partecipanti, compresa la Ferrari. È vero che la Scuderia ha il diritto di veto, è una sorta di…reliquia storica, ma per quanto ne so, non l'hanno mai usato. A volte è stato una minaccia, ma nulla più".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Hamilton: "Voglio battere i rivali al meglio, altro che guerra psicologica!"
Prossimo Articolo Ecclestone: "Aiuterò Marchionne, qualunque cosa faccia io ci sarò!"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia