Bottas: "Non ho mai pensato di non poter battere Hamilton!"
Il finlandese a Motorsport.com spiega che non si aspettava una Ferrari così competitiva, ma il nostro obiettivo è batterla. Ogni domenica so che c'è un'occasione di salire sul gradino più alto del podio e che può accadere davvero".
Foto di: LAT Images
Valtteri Bottas ci ha preso gusto: il finlandese della Mercedes dopo il successo a Sochi vuole ripetersi anche in Spagna con la W08. Il nordico non ha alcuna intenzione di fermare la sua marcia ed è pronto a sfidare nuovamente Lewis Hamilton, senza lasciarsi condizionare troppo dall'inglese tre volte campione del mondo.
Da quando sei in Formula 1 hai avuto come compagni di squadra Pastor Maldonado, Felipe Massa e ora Lewis Hamilton. Cosa vuol dire avere un pilota iridato come compagno di box?
“Beh, Felipe non è stato campione del mondo davvero per poco! Venendo a Lewis credo che sia il miglior pilota che ho avuto come compagno di squadra. È stato tre volte campione del Mondo, ma ci è andato vicino in altre occasioni e ha vinto davvero tanto. È impressionante, e sapevo che sarebbe stato un confronto impegnativo, ma non ho mai pensato che non avrei potuto raggiungerlo, e credo che per me questo confronto rappresenti un’opportunità”.
Facciamo un passo indietro. Nonostante la pole position in Bahrain, dopo le comunicazioni radio in gara sei stato accolto a Sochi da molti media come il pilota numero 2 della Mercedes. Ti ha dato fastidio?
“Certamente non fa piacere, soprattutto perché vedi che certe persone traggono delle conclusioni molto rapidamente. E così dopo tre gare avevano deciso che ero il numero 2, nonostante ce ne fossero ancora 17 da disputare. Bisogna rispondere in pista, perché nessuno tiene presente che sono entrato a far parte di una nuova squadra, che ho avuto bisogno di un po’ di tempo. Comunque, ognuno può restare della sua opinione, io credo di aver fatto un buon lavoro ma capisco che in Formula 1 ci sono anche delle speculazioni”
Sei arrivato in una squadra che ha dominato gli ultimi tre Mondiali. Ti aspettavi una stagione più in discesa?
“Vogliamo essere davanti, questo è certo, ma credo che ci siano anche degli aspetti positivi legati quando c’è una concorrenza agguerrita. Per esempio si spinge a fondo su tutti i fronti, ogni singola sessione di prove diventa molto interessante, non solo per noi ma anche per tutti gli appassionati che seguono il nostro sport. Quindi in un certo senso penso che sia un bene, questa è la Formula 1”.
Sorpreso dalla Ferrari?
“Non ce l’aspettavamo, veramente, sono stati sorprendentemente competitivi. Hanno lavorato molto bene in inverno, facendo un notevole passo in avanti soprattutto nella gestione degli pneumatici, dote che hanno confermato in tutte le piste su cui abbiamo fatto tappa finora. Sarà una sfida impegnativa, ma ovviamente il nostro obiettivo è batterli”.
Si parla sempre più di pneumatici. Non trovi che sia un po’ noioso?
“No, non credo. Penso che sia più o meno sempre stato così, soprattutto quando, come oggi, siamo alle prime gare con una nuova generazione di gomme. All’inizio è difficile da interpretare ogni mescola in relazione anche alla tipologia di asfalto, ma parliamo di una problematica che c’è sempre stata in F.1”.
“Probabilmente oggi, vista la vicinanza di performance tra noi e la Ferrari, ogni dettaglio può avere un’influenza cruciale sull’esito del weekend, e alla fine le gomme sono una variabile fondamentale. Ma non credo sia noioso, e poi sono certo che in futuro la problematica “gomme” tenderà ad essere meno influente, poiché le squadre saranno in grado di sfruttare al meglio le finestre di performance degli pneumatici”.
Nei tuoi primi anni di Formula 1 non hai avuto una monoposto che ti potesse consentire di vincere. Ora che sei in un top-team, è cambiato il tuo approccio quando ti svegli la domenica mattina e vieni in pista?
“Sì. Ovviamente. Ogni domenica so che c'è un'occasione di salire sul gradino più alto del podio, che può accadere davvero. È molto bello e stimolante sapere che ti svegli, vai in pista e sai di poter vincere”.
Hai incontrato difficoltà nel dire la tua in un team pluricampione del Mondo?
“No, dico sempre cose molto dirette. Se credo che qualcosa non sia corretta, lo faccio presente e la squadra apprezza. Lewis oggi ha molta più esperienza con questa squadra, con i tecnici e con la macchina, e l'unica cosa che posso fare è dare sempre il mio parere onesto su tutto”.
Credi che il rapporto con Lewis possa cambiare nel corso della stagione?
“No, non credo. Finora è stato buono, anche se non abbiamo ancora avuto confronti duri in pista. Ma non vedo alcuna ragione per temere un peggioramento del rapporto, penso che abbiamo iniziato nel modo giusto, ci rispettiamo sia in pista che fuori. Dubito che vedremo le speculazioni che ci eravamo abituati a sentire negli ultimi anni tra Nico e Lewis”.
Vi vedete al di fuori del contesto di gara?
“No. Ma credo sia normale”.
Cosa ti ha detto Lewis dopo la tua vittoria di Sochi?
“Si è congratulato. Apprezzo molto la sua professionalità, stiamo lavorando bene come una squadra".
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