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Intervista

Bottas: "Mi sento in lotta per il mondiale e voglio restare in Mercedes"

Il finlandese è consapevole di quanto sia difficile essere il compagno di team di Hamilton: "Lewis è un pilota completo, ma sento che anch'io sono un pilota più maturo. E le differenze di prestazione sono determinate da piccoli dettagli".

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

Steve Etherington / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, 2° classificato, Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, 1° classificato, si congratulano nel parco chiuso
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, sale sulla sua monoposto
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1, Toto Wolff, Mercedes AMG F1 Director of Motorsport
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09, viene riportato nel garage
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09, lascia il garage
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 con il Trofeo Bandini
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+, con uno pneumatico esploso
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, si congratula con Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, 1° classificato
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W07
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09, con sensori aerodinamici sull'ala anteriore
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09
Una tifosa di Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1, Peter Bonnington, ingegnere di pista Mercedes AMG F1, Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 e Max Verstappen, Red Bull Racing, sul podio
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09, pit stop
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 festeggiano nel parco chiuso
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09

Valtteri Bottas è un pilota che non raccoglie i consensi che meriterebbe. Il bottino del 2017 (3 vittorie, 4 pole position) può essere considerato un bilancio non proprio da urlo quando si è al volante di una Mercedes, ma non bisogna dimenticare un aspetto, ed è il vicino di box, tale Lewis Hamilton.

Nel passato e nel presente della Formula 1 non mancano certo gli esempi di grandi campioni che hanno scelto di semplificarsi la vita con compagni di squadra ‘comodi’, e c’è chi, invece, ha avuto la chance della vita a patto di stare di fianco ad un campione, come nel caso di Bottas.

Nico Rosberg la spuntò solo nel quarto anno di convivenza con Lewis, pur essendo lui il più "anziano” del team, Valtteri spera in cuor suo di riuscirci prima, ma sa bene che per avere una chance non dovrà sbagliare nulla, e farsi trovare prontissimo davanti ad ogni chance.

Il ventottenne finlandese, oltre che in pista, dovrà affrontare un altro confronto non meno importante, ovvero quello contrattuale per definire il suo futuro. Ma Bottas, almeno in apparenza, sembra tranquillo, e pronto a fronteggiare un 2018 che sarà un passaggio cruciale per la sua carriera.

Il tuo Mondiale è iniziato con l’errore di Melbourne ma, almeno dall’esterno, non è sembrato che tu abbia accusato il colpo visti i risultati arrivati nelle tappe successive….
“Dalla fine dell'anno scorso ho iniziato ad esprimermi ad un buon livello, e credo di aver iniziato questo campionato sull’onda positiva dell’ultima parte del 2017. È il processo di apprendimento indispensabile quando si cambia squadra e si deve scoprire una nuova monoposto".

"Dal mio punto di vista la W09 che stiamo utilizzando oggi è migliore della precedente, la trovo più guidabile e questo mi rende più fiducioso. Non sono sorpreso di essere più competitivo rispetto a dodici mesi fa, ma c’è sempre la possibilità di migliorare”.

Vi siete confermati come i più competitivi nei testi invernali, ma nella prima parte del Mondiale avete alternato performance da primato a weekend sotto tono. Come lo spieghi?
“Abbiamo iniziato con dei test molto buoni, grazie ad una monoposto già abbastanza sviluppata. Per questo motivo non abbiamo portato a Melbourne le stesse novità dei nostri avversari, e sapevamo che alcune squadre si sarebbero avvicinate. Abbiamo visto una lotta molto ravvicinata in queste prime gare, e credo che sarà così fino al termine del campionato, qualche pista si adatterà meglio di altre, ma in generale prevedo un certo equilibrio”.

La gestione di tre power unit per l’intera stagione ha avuto delle conseguenze sulla guida?
“Finora no. Non abbiamo dovuto cambiare l’utilizzo del motore rispetto al 2017, posso dire che i progressi fatti sul fronte dell’affidabilità hanno fatto in modo di non cambiare nulla. Ma siamo ancora nella prima fase del campionato, e solo a fine anno potremo dare un giudizio definitivo”.

Nel paddock c’è chi sostiene che Honda e Renault potrebbero aver pianificato già alla vigilia del Mondiale l’utilizzo di quattro power unit. Potrebbe rivelarsi una buona strategia?
“Dipende da quanta potenza si perde con l’avanzare del chilometraggio. Se hai un forte decremento di cavalli forse ha senso, ma per quanto ci riguarda siamo in linea con il nostro piano iniziale, e l’obiettivo è quello di non scontare penalità”.

Come si è sviluppato il rapporto con Lewis?
“È iniziato nel modo giusto, e posso confermare che è comunque migliorato quando ci siamo conosciuti maggiormente. A Baku dopo la gara è stato molto gentile nei miei confronti”.

Credi di aver contribuito a migliorare il clima che si era creato nel box ai tempi di Rosberg?
“In effetti credo che ora sia un po’ diverso (ride...) ma onestamente non conosco i dettagli di ciò che è stato, ma solo quello che si poteva intuire dall’esterno. Posso dire che oggi siamo due buoni compagni di squadra, che vogliono aiutare la squadra a crescere ma anche vincere singolarmente. E per farlo bisogna precedere anche il proprio compagno”.

Siamo alla vigilia della trasferta di Monte Carlo, tradizionale tappa d’apertura del mercato piloti, e tu sei nella stessa posizione di dodici mesi fa….
“Abbiamo disputato solo poche gare, non ho una grande fretta, ma credo che inizieremo presto i colloqui del caso. Da parte mia, mi piacerebbe restare dove sono per molto tempo. Questo è il mio obiettivo, e sono convinto che se la mia performance continuerà ad essere valida, tutto andrà per il meglio”.

Ma saresti disposto ad accettare un altro rinnovo per una sola stagione?
“[ride] …beh, in questo caso ci sarà da parlare di più…”.

Credi di meritare una conferma pluriennale?
“Lo spero”.

L’ideale sarebbe avere un’altra offerta da mettere sul tavolo per negoziare meglio!

"[ride] No, sinceramente non è ciò che ho intenzione di fare. Voglio restare con questo team, è il mio obiettivo e non voglio nasconderlo”.

Hai già parlato con Toto? Come sono i rapporti con lui?
“Parliamo molto, delle mie prestazioni, di quelle della monoposto, ma non ci siamo ancora confrontati sul nuovo contratto. Crediamo entrambi che sia ancora un po' presto”.

Si è parlato molto delle novità tecniche che la FIA introdurrà nel 2019 al fine di favorire i sorpassi...
“Penso che saranno novità utili, specialmente su alcune piste. A volte su dei circuiti in cui è difficile sorpassare ci sono gare imprevedibili, ma solo a volte. Per questo credo che le novità introdotte aiuteranno ad offrire gare più divertenti, ed è ciò che tutti gli appassionati si aspettano di vedere”.

Quanto è difficile passare dal correre per la singola corsa a gareggiare per il titolo?
“L’istinto è quello di fare bene nel momento, ma capita che si arrivi a certe situazioni in cui ci sono da prendere dei rischi. Ed in quei momenti bisogna tenere presente che una stagione di Formula 1 è una maratona, con 21 tappe, e che quello che conta è la somma finale dei punti”.

Hai definito la corsa al Mondiale come una maratona. Quanto peserà lo stop di Baku nell’economia della tua stagione?
“Lo scopriremo la fine dell'anno, ma ...”.

Si può immaginare la tua delusione...
“La mia più grande delusione sportiva, almeno fino ad ora. Avevo fatto una buona gara, mancavano tre giri, e sapevo che sarei uscito da quella gara in testa al Mondiale. E’ stato difficile accettare quanto accaduto, ma non serve a molto ripensare a ciò che non si può cambiare”.

Visto dall’esterno sembri molto solido mentalmente. Come è stato il dopo-Baku?
“Domenica sera non delle migliori, ma da lunedì sono tornato a concentrarmi sulla preparazione, e le cose sono tornate ad essere positive. In fin dei conti sapevo di aver fatto una buona gara, sono solo stato sfortunato”.

Finora Lewis ha alternato ottimi weekend a fine settimana sotto tono. Potrebbe essere una situazione da cui la tua classifica potrà trarne beneficio?
“Io sento di avere la possibilità di vincere il titolo, so che è possibile, ma so anche che non sarà per nulla semplice e che dovranno coincidere diverse cose. Ma la possibilità c’è”.

In quali aspetti ti senti migliore di Lewis?
“Non so con precisione, perché alla fine sono i dettagli a fare la differenza. Non posso dire un aspetto in particolare perché Lewis è un pilota completo, ma sento che col tempo sto diventando anche io un pilota più maturo. Quando tra noi ci sono delle differenze di prestazioni, si scopre che a determinate il tutto sono davvero dei piccoli dettagli, per questo è difficile individuare un aspetto in cui mi sento migliore o viceversa”.

Lo scorso anno sei arrivato in una nuova squadra e hai dovuto confrontarti con un compagno di squadra che è un tutt’uno con il team. Dodici mesi dopo senti che la tua situazione è differente?
“Si, molto diversa. Ho imparato molto nel 2017, mi sono integrato nel team cercando di scoprire ed adattarmi ad un contesto del tutto nuovo. Quelle energie dodici mesi dopo posso dedicarle solo alla performance, e questo è un aspetto molto, molto importante”.

Il tuo ex team, la Williams, sta attraversando un periodo difficilissimo..
“È un peccato vede la squadra alle prese con tanti problemi. È il team con cui ho mosso i miei primi passi in Formula 1, e sono rimasto con loro diversi anni, è una bella squadra. Abbiamo avuto una stagione molto dura e simile a quella attuale nel 2013, e ricordo quanto fu difficile risalire”.

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