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Bottas: "In questo momento la Ferrari è un po' più avanti della Mercedes"

Il finlandese sa di giocarsi una stagione determinante della sua carriera in F1. Valtteri è consapevole che dovrà sfidare Hamilton per sperare di restare ancora in Marcedes, ma è altrettanto sicuro che la Ferrari sia partita in questi test invernali con un vantaggio sulla W10.

Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Valtteri Bottas ha iniziato la stagione più importante della sua carriera. Se l’epilogo sarà quello fortemente sperato dal ventinovenne finlandese di Nastola, ovvero diventare un contendente al titolo fino alle battute finali del Mondiali, entrerà in quell’olimpo di top driver finora solo sfiorato. Se non sarà così, il rischio (enorme) è quello di ritrovarsi fuori dal team campione del Mondo, e con il bollino di ‘bocciato’ le alternative non cadono dal cielo.

Sarà una stagione ‘o la va, o la spacca’ per Bottas, presentatosi ai nastri di partenza del campionato 2019 in uno stato di forma che lui definisce ottimale. Il tutto dopo una pausa invernale di riflessione, in cui Valtteri ha radiografato lo scorso Mondiale cercando di capire cosa non ha funzionato.
“Non dovrò sprecare più nessuna opportunità – ha attaccato – che sia per un podio, per una vittoria o anche una singola situazione di gara. Ho bisogno di capitalizzare tutto, minimizzare gli errori e non cercare forzatamente di fare qualcosa di diverso da quello che so far bene”.

Il tutto, sempre con la sagoma di Lewis Hamilton dall’altra parte del box, cosa che rende tutto tremendamente più difficile.

Hai trovato molte differenze nel comportamento della monoposto rispetto alla vettura 2018?
“Un po', qualche differenza c’è, credo per lo più sia dovuta alle regole aerodinamiche. Ovviamente siamo all’inizio del ciclo di vita di questa monoposto, c’è molto lavoro da fare, ma è incoraggiante vedere i progressi che abbiamo già fatto nei primi tre giorni. Se poi parliamo di comportamento in curva, non è poi così diverso rispetto al 2018, in generale c’è più drag, ma se guardiamo i tempi abbiamo la conferma che non è poi così differente rispetto a prima”.

Credi che la Ferrari sarà il vostro primo avversario?
“Sembrano molto forti, e non credo che sia una questione di modalità motore o carico di carburante. Sono veloci, sia nei run corti che in quelli più lunghi. L’impressione è che in questo momento siano un po' più avanti, ma ovviamente non possiamo quantificare vantaggi e ritardi. Siamo all’inizio, e credo che già a Melbourne tutti, noi compresi, saremo in pista con parti nuove. Però al momento siamo dove siamo”.

Quanto è stata importante per te la pausa invernale?
“È stato un buon inverno, ho riflettuto su quanto è accaduto la scorsa stagione, e su tutte le cose che avrei potuto far meglio, e che voglio far meglio. Se arrivi da una stagione ‘delicata’ la pausa invernale è ancora più importante, è un momento in cui analizzare, capire e ripartire, e sento che nel mio caso è stato un inverno molto positivo”.

Sei stato coinvolto maggiormente nel processo di realizzazione della nuova vettura, credi che possa adattarsi meglio al tuo stile di guida?
“È troppo presto per dirlo, penso che al di là delle caratteristiche di base lo sviluppo influenzerà ancora il comportamento della vettura. Normalmente il mio approccio è quello di adattarmi alla macchina, e resto convinto che sia corretto variare il proprio stile di guida alla monoposto, visto che quest’ultima ogni anno cambia. Comunque sia io che Lewis abbiamo dato le nostre impressioni agli ingegneri”.

Dopo il deludente 2018, c’è stato chi ha sostenuto che sei troppo amico di Lewis per avere la ‘cattiveria’ che serve per rendergli la vita difficile. Credi sia un’opinione errata?
“Penso di sì. Sia io che Lewis sappiamo che lavorando insieme aumentano le possibilità di avere a disposizione una vettura migliore, e tutta la squadra ne trae beneficio. Ma sappiamo anche che quando indossiamo il casco e scendiamo in pista, non vogliamo mai essere l'uno dietro l'altro. Non voglio ritrovarmi dietro Lewis, e farò tutto il possibile per precederlo, intenzione che sa bene anche lui. È un gioco molto aperto, non ci sono trucchi. Sono sicuro che ci divertiremo in pista anche se ci ritroveremo ruota contro ruota, ma senza dimenticare che dobbiamo sviluppare l'auto, e probabilmente questo aspetto nel 2019 sarà ancora più importante.

Senti di dover dimostrare qualcosa in questa stagione?
“Dentro di me sento che ho ancora molti traguardi da raggiungere, e ovviamente spero di raggiungere i miei obiettivi. Sono d’accordo che ho ancora molto da fare in Formula 1, ma se devo essere sincero non sento di dover dimostrare nulla a nessuno se non a me stesso. Il team sa esattamente cosa sono in grado di fare, ma dipenderà da me, so a cosa posso puntare se riuscirò a dare il meglio di me”.

Niki Lauda compirà 70 anni domani: gli invierai un messaggio?
“Già fatto!... un videomessaggio. Niki è una leggenda, gli auguro davvero tutto il meglio possibile, e spero di vederlo tornare nel nostro box il prima possibile”.

Hai detto che la Ferrari al momento sembra essere in vantaggio. Ti aspetti dei passi avanti già nei test della prossima settimana?
“Credo che qualcosa sarà indubbiamente meglio, ma in questa fase vogliamo e dobbiamo concentrarci sui noi stessi, il tempo a disposizione è molto poco. Nella pausa tra i due test tutti i team analizzeranno i dati ricavati dalla pista, è un passaggio fondamentale in vista di Melbourne. Ma, come ho detto prima, la Ferrari sembra molto forte”.

Ti sei posto degli obiettivi per il Mondiale 2019?
“La scorsa stagione per me è stata deludente, e mi sono arrabbiato con me stesso. Dopo sei anni in Formula 1 non ho ancora raggiunto il mio obiettivo, ovviamente ho ancora del tempo a disposizione, ma so che la carriera è una sola, e voglio svoltare, non ritrovarmi più nella situazione che ho vissuto nel 2018. A fine anno vorrò essere certo di aver fatto tutto ciò che mi era possibile fare per raggiungere i miei obiettivi, mentalmente mi sento a posto, e se sono stato in grado in più occasioni di battere Lewis in qualifica o gara, so che posso farcela”.

Quindi il target è battere Lewis?
“Sì, il mio obiettivo è vincere il più possibile, per me stesso e allo stesso tempo per dare il massimo supporto alla squadra. Ovviamente proverò a vincere il campionato del Mondo”.

La Ferrari ha lasciato intendere che favorirà Vettel. Temi che la Mercedes possa dare di nuovo la priorità a Lewis?
“Non sono preoccupato, ci siamo accordati un paio d’anni fa. Dipenderà da me, se avrò un grande divario da Lewis nella classifica di campionato sarò chiamato ad aiutarlo, viceversa no”.

Quest’anno avrai un nuovo ingegnere di pista. Fa parte del programma per provare a cambiare qualcosa rispetto al 2018?
“In realtà ho un nuovo ingegnere di gara ed anche un nuovo ingegnere ‘performance’. Abbiamo iniziato a conoscerci meglio alla fine dell'anno scorso, e credo che il cambiamento possa essere buono. Ci siamo incontrati più volte anche durante la pausa invernale per analizzare la mia performance e capire cosa possiamo fare in modo migliore nei weekend di gara, cercando di focalizzare le mie debolezze ed i miei punti di forza. Finora qui nei test abbiamo lavorato molto bene, ci stiamo conoscendo meglio giorno dopo giorno”.

Hai identificato delle aree in cui Lewis si è confermato migliore?
“Per vedersela con lui ho bisogno di dare il meglio di me, in tutti i dettagli. Ho analizzato il 2018 cercando di capire se ci sono condizioni in cui ha un rendimento inferiore a Lewis, ma per spiegarvi tutto servirebbero delle ore. So come fare le cose al meglio, e voglio che questa stagione diventi la mia migliore in assoluto”.

Recentemente ti sei cimentato in un rally. Credi che il giorno in cui terminerà la tua carriera in Formula 1 possa diventare più di un hobby?
“Mi è piaciuta molto quella esperienza, è nato tutto per divertimento, per fare qualcosa di diverso guidando. Per me è stato fantastico, e devo dire che l’allenamento è notevole perché sei in ballo dei giorni. È stato bello fare qualche gara, ma a lungo termine non so, è difficile da dire ora. La mia mentalità oggi è da Formula 1, ma l’ultimo rally che ho disputato non sarà certo il mio ultimo”.

Il pit stop di Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W10 riflesso nella visiera di un meccanico
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1W10
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W10, con dei ratrelli di sensori
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W10, con dei ratrelli di sensori
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, si ferma al box
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10 con sensori aerodinamici
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
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