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Bottas festeggiato in Petronas: "A Baku vinco io! La Ferrari sarà vicina"

Dopo il 2° posto in Canada, Valtteri è andato a Villastellone nella sede di Petronas Lubricants International dove si preparano carburanti e lubrificanti Mercedes. Bottas ha dato spettacolo con una C63 AMG prima di parlare con Motorsport.com.

Bottas nei laboratori di Petronas Lubricants International

Foto di: Franco Nugnes

Bottas in visita presso Petronas Lubricants International a Villastellone
L'arrivo di Valtteri Bottas
Vallteri Bottas con Giuseppe D'Arrigo, Direttore Generale e Amministratore Delegato di PETRONAS Lubricants International
L'arrivo di Valtteri Bottas
Valtteri Bottas e la giornalista Claudia Peroni
I dipendenti Petronas sulla tribuna del 1 Day Circuit
Bottas al nuovo Centro Ricerche Petronas a Villastellone
L'arrivo di Valtteri Bottas
La Mercedes C63 AMG usata da Valtteri Bottas
L'arrivo di Valtteri Bottas
Valtteri Bottas e la giornalista Claudia Peroni
Valtteri Bottas sale sulla Mercedes C63 AMG per esibirisi sul circuito realizzato nell'aera dello st
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Valtteri Bottas si esibisce in un burn out sulla Mercedes C63 AMG
Podium: second place Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas con il personale dello stabilimento
L'arrivo di Valtteri Bottas
Second place Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, race winner Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
La Mercedes C63 AMG usata da Valtteri Bottas
Valtteri Bottas sale sulla Mercedes C63 AMG per esibirisi sul circuito realizzato nell'aera dello st
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, lead the field away at th
Vallteri Bottas sulla Mercedes C63 AMG

 Valtteri Bottas è volato direttamente da Montreal, dove domenica ha contribuito alla prima doppietta stagionale della Mercedes con il secondo posto nel GP del Canada, per essere ieri mattina a Villastellone, fuori Torino, dove ha incontrato nella sede della Petronas Lubricants International i tecnici che studiano i carburanti e i lubrificanti per la squadra campione del mondo negli ultimi tre anni.

Il pilota finlandese non si aspettava un’accoglienza calda quanto il termometro che ha toccato punte di 36 gradi. Un enorme welcome Valtteri con una sua gigantografia capeggiava su un’ala dello stabilimento: Bottas prima ha visitato i laboratori dove gli scienziati studiano le nuove chimiche vincenti e poi si è esibito con una Mercedes C63 AMG in un mini-circuito che è stato allestito apposta nel quale ha dato spettacolo scorrazzando una decina di fortunati dipendenti che sono stati sorteggiati per vivere l’esclusiva esperienza on-board nel 1-Day Circuit Experience.

Petronas, non è solo lo sponsor principale della Mercedes in F.1, ma è anche un importante fornitore che contribuisce ai successi delle frecce d’argento, per cui avvicinare il suo personale al pilota che domenica è salito sul podio avrà certamente un effetto benefico nelle motivazioni che spingono i ricercatori di Villastellone a dare sempre il meglio. E se nei primi giri il finlandese era piuttosto abbottonato, poi si è “sciolto” spinto dai fragorosi applausi che i dipendenti Petronas gli hanno tributato.

Valtteri è rimasto colpito dalla struttura italiana e ha voluto visitare anche il nuovo centro ricerche Petronas Lubricants International, per dare uno sguardo in anteprima al polo di eccellenza tecnologica che verrà inaugurato tra dicembre e febbraio 2018. Un pimpante Bottas si è concesso in una lunga chiacchierata con Motorsport.com…

Lo scorso anno sei stato terzo in Canada con la Williams, mentre quest'anno hai chiuso secondo ma a 20" da Hamilton: quale risultato ti ha dato più soddisfazione?

"Ero più felice del risultato centrato l'anno passato. Ma sono stato contento anche del risultato che abbiamo ottenuto domenica, perché abbiamo avuto qualche GP in cui siamo stati in difficoltà, invece in Canada siamo stati competitivi per tutto il weekend. Ci siamo concentrati molto sulla domenica: finalmente il nostro passo è stato buono".

"Come pilota, certo, vorrei vincere tutte le volte che posso, ma non sempre ci si riesce. Lewis a Montreal si è dimostrato fortissimo, inoltre abbiamo diversificato le strategie e non sono affatto sicuro che la mia fosse buona quanto la sua".

Terzo in griglia hai contribuito alla prima doppietta della W08...
"Ho visto già alla prima curva una buona opportunità per passare Vettel e così ho deciso di non indugiare, cercando di essere aggressivo".

Ma Vettel era partito male?
"No, secondo me entrambi abbiamo fatto una buona partenza, ma io ho avuto il vantaggio di trovarmi in una traiettoria verso la prima curva più favorevole rispetto alla sua. Ovviamente Verstappen ha fatto meglio di entrambi... (ride). Per noi la doppietta è stata un grande risultato. Abbiamo messo entrambe le monoposto davanti alle Ferrari. Devo ammettere che siamo stati un po' fortunati, perché Vettel ha subito un danno all'ala anteriore".

La Ferrari ha fatto un errore a non sostituire il muso di Vettel sotto il regime di Safety Car?
"Non ho dettagli per dare un giudizio al riguardo, per cui non posso rispondere".

Lauda ha affermato che la W08 Hybrid è una vettura… strana. Se si trova il giusto assetto all'anteriore, è il retrotreno a essere in difficoltà, viceversa è l'anteriore ad andare in crisi. È una giusta fotografia della macchina quella fatta da Niki?
"Credo che la W08 sia una monoposto molto sensibile. Molto più sensibile di quanto il team volesse. Se troviamo il giusto assetto allora è davvero una macchina veloce. Ma l'aspetto difficile è proprio trovare il set-up corretto, così come il bilanciamento tra l'anteriore e il posteriore".

Tutti nel team dicono il problema non sia legato al passo lungo troppo lungo...
"Non posso dire se sia quello il problema. Penso che sia una monoposto sensibile alle modifiche in generale, sia nella meccanica sia nell'aerodinamica. La W08 è molto curata nei dettagli e quando troviamo il giusto assetto, allora è la monoposto più veloce di tutte quelle che corrono quest'anno in F.1. Se invece non troviamo il bandolo, tutto diventa molto più difficile".

Ma a Monte Carlo cos'è successo? Avete avuto solo problemi di gomme o, in quel caso, anche il passo lungo ha influito sulle mancate prestazioni?
"Io penso che il passo lungo della W08 abbia avuto effetti minimi sul risultato. Il team ha fatto tante simulazioni e rifatto molti calcoli per capire. A Monaco c’è stato solo un piccolo problema. Il fatto grosso è che non avevamo un buon assetto. Probabilmente in piste con poco grip la Ferrari è migliore di noi e ha trovato un bilanciamento che le permette di arrivare a certe prestazioni in maniera più semplice”.

Dovendo riassumere la crisi del Principato cosa diresti?
“Che a Monte Carlo trovare un buon assetto è fondamentale, perché conferisce al pilota una maggiore confidenza nella guida fra i rail. È quello che fa la differenza più grande".

Toto Wolff ha ammesso che un team di ingegneri ha trascorso 10 giorni al simulatore per capire i problemi di Monaco. Avete trovato qualcosa da questo lavoro?
"Sì, di sicuro abbiamo imparato molto da Monte Carlo. Penso proprio che se tornassimo ora a correre nel Principato saremmo molto più forti grazie a un assetto migliore della W08".

È davvero un problema per la Mercedes sfruttare al 100% le gomme Pirelli?
"Non lo è stato in tutte le gare disputate in questa stagione. Qualche volta hanno funzionato perfettamente. E sembra che la Ferrari sia maestra nel gestire le gomme: non c’è dubbio che sia meglio di noi sotto questo aspetto. Loro sono veramente forti, ma noi stiamo migliorando molto e lo abbiamo dimostrato a Montreal, dove abbiamo gestito molto bene le gomme, specialmente domenica".

È vero che la difficoltà è portare in temperatura le gomme anteriori, sperando che non si surriscaldino quelle dietro?
"Dipende dal tracciato".

In Canada sembra che abbiate trovato un buon bilanciamento...
"Sì, avevamo un buon assetto. Quando funziona le gomme non soffrono grazie al giusto bilanciamento della monoposto".

In Canada avete potuto utilizzare la nuova benzina Petronas, hai avvertito una maggior potenza del motore?
"Si, l'abbiamo usata. La benzina ci ha dato un po' più di potenza e per un pilota è sempre positivo. È stata una piccola cosa, ma in Formula 1 sono i dettagli che fanno la differenza. La nuova benzina ci ha dato una mano a centrare la doppietta, anche se la battaglia con la Ferrari continuerà a essere dura, perché siamo molto vicini. Proprio per questo ogni piccola novità può darci una mano a fare la differenza”.

“Siamo fortunati ad avere Petronas come partner, perché fornisce sempre benzine e lubrificanti di prima categoria e costantemente evoluti che ci permettono di incrementare le nostre performance durante la stagione".

Il motore Mercedes è ancora superiore agli altri?
"Penso che ora la differenza sia davvero minima. Non credo che la Ferrari sia più forte di noi, ma siamo alla pari. Forse nelle qualifiche siamo un po' più forti, ma ormai si parla di pochi centesimi. Non di più…".

Cosa ti manca per essere sempre allo stesso livello di Lewis?
"Di sicuro lui ha più esperienza di me perché è con il team da molto più tempo. Non vedo ragioni per cui non dovrei riuscire a lottare con Lewis su ogni pista. Credo proprio che sia possibile: so che posso vincere dei GP, ho dato prova di farlo così come ho già centrato una pole position, dunque è possibile lottare con lui”.

“Lewis, però, non è un compagno di squadra facile perché ha molta esperienza. Per me cercare di batterlo è una grande motivazione. E lui è un importante punto di riferimento".

Sul giro secco pensi di essere veloce come Hamilton?
"Sotto questo aspetto siamo molto vicini. Tra me e lui non vedo differenze di decimi. Mi sento alla pari con lui. E credo in me stesso…".

Ora si andrà a Baku, dove Lewis l’anno scorso non riuscì a trovare il giusto bilanciamento della monoposto. A te piace il tracciato?
"Sì, mi sono trovato bene sin dalle prime prove libere dello scorso anno. È una pista che mi piace molto. Quella di Baku è stata una bella aggiunta al calendario di F.1, perché è una pista molto diversa dalle solite che affrontiamo. È molto veloce e a me piacciono i circuiti cittadini".

Cosa succederà in Azerbaijan?
"La battaglia sarà intensa. Saremo tutti molto vicini: io, Lewis e le Ferrari, che saranno forti anche su questo tracciato. È l'unica cosa che posso dire. Dovremo cercare di trovare un buon assetto per sfruttare tutto il potenziale a nostra disposizione. A Baku sarà importante fare un fine settimana senza commettere alcun errore".

Il tuo primo obiettivo è aiutare il team o vincere le gare?
"Io voglio vincere le gare. È sempre il mio primo obiettivo. Ma è davvero importantissimo dare una mano consistente al team, perché mi sento parte della squadra. Voglio vincere i GP e un giorno vorrei anche a centrare il mondiale".

La prima vittoria è arrivata prima o dopo rispetto alle tue attese?
"Devo essere sincero? Speravo di vincere già a Melbourne... Era il mio obiettivo, ma devo dire l’inizio di stagione è stato buono. La prima vittoria è arrivata in Russia, alla quarta gara con la Mercedes. E, intanto, avevo centrato la pole position in Bahrain. Il team sa cosa sono in grado di dare…”.

Non sempre tutto è filato liscio…
"Ho centrato la prima pole, la prima vittoria, punti importanti per il Costruttori. Ma poi a Barcellona ho avuto un problema al motore e in Cina ho commesso un errore dietro… alla Safety Car quando sono finito in testacoda. Ci sono stati alti e bassi, ma in generale è andata bene".

Ci sono piste che preferisci?
"Ogni pilota ha piste che preferisce o dove si sente più forte. Non ho circuiti che odio o che non mi piacciono. Credo che Baku sia adatta a me...".

Dunque punti a vincere il prossimo GP?
"Sì, è il mio obiettivo!".

Cosa si aspetta la Mercedes per rinnovarti il contratto?
"Gare consistenti, performance al livello della monoposto. Contribuire allo sviluppo della macchina, aiutare il team e vincere delle gare. È quello che normalmente ti chiede un team, ma questa è una squadra top, abituata a vincere. Dunque è normale che si aspettino molto dai piloti”.

“Ogni pilota desidera di correre per la Mercedes, dunque la mia ambizione è quella di rimanere a lungo a Brackley. Spero proprio che sia possibile farlo".

Valtteri si alza con un sorriso per congedarci. È convinto, molto carico. E prima di salutarlo gli chiediamo: hai sentito voci su Vettel che avrebbe firmato un pre-contratto con la Mercedes?
“E’ troppo presto, è troppo presto…”.

 

 

 

 

 

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