Binotto: "Sono contrario al quarto motore se c'è un GP in più"

La Spagna è pronta a rientrare nel calendario di Formula 1 con un rinnovo del contratto che è dato per scontato nei prossimi giorni per cui nel 2020 ci si aspetta una stagione con 22 Gran Premi. Un’eventualità che apre a diversi scenari che fanno già discutere il paddock della F1.

Aumentare il numero delle gare potrebbe significare l’incremento di un motore nella disponibilità di un campionato, passando da tre a quattro, adeguando anche il numero delle componenti per coprire il maggiore chilometraggio.

Chi si mette chiaramente contro il quarto motore è Mattia Binotto, team principal della Ferrari. Per l’ingegnere reggiano sarebbe sbagliato aggiungere i costi di una power unit in più per l’aggiunta di una sola gara nel calendario…

“Stiamo supportando l’idea di introdurre una 22esima gara nel calendario se ciò significa un aumento delle entrate, ma dobbiamo stare attenti che non si inneschino anche dei costi extra”.

“Penso che se guardiamo al 2021, stiamo discutendo di un calendario che potrà comprendere 24 gare, ma senza fare ricorso a motori extra. Penso che quello del prossimo anno sia solo un percorso di avvicinamento al 2021, per cui aumentare il numero dei motori sarebbe semplicemente sbagliato perché avere più motori significherebbe aumentare i costi, mentre nel 2021 torneremmo ad avere solo tre unità per pilota”.

Christian Horner, team principal della Red Bull, ha una visione leggermente diversa rispetto a Binotto:
“In realtà potremmo calmierare il numero dei motori riducendo le giornate di test invernali e quelle dei test in stagione, in modo da risparmiare un’unità. Dal prossimo GP saranno molte le squadre che andranno incontro a una serie di penalità e siamo solo a metà stagione. Quindi aggiungere al calendario un'altra gara e aspettarsi che i team completino la stagione con tre motori forse è chiedere troppo".

Mattia si può seguire questo concetto?
“Credo che sia qualcosa di cui dobbiamo parlare, ma potrebbe essere una grande idea. Perché no?”.

I rappresentanti di Alfa Romeo e Williams, invece, hanno spostato le loro preoccupazioni sugli aspetti umani legati a una gara in più: non vogliono tre GP in fila come era accaduto l’anno scorso e temono che l’organico a loro disposizione potrebbe non essere sufficiente per creare delle rotazioni…