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Binotto: "Siamo veloci, la Mercedes è vicina, ma alla SF90 serve l'affidabilità"

Il team principal della Scuderia ha parlato con la stampa prima che Vettel dovesse interrompere la simulazione di GP per un guaio elettrico. Mattia è consapevole che la Rossa è una buona macchina, ma non nasconde i timori per l'affidabilità.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Franco Nugnes

Mattia Binotto sembra avere un sesto senso: il team principal ha fatto una perfetta fotografia della Ferrari durante la sosta pranzo del quarto e ultimo giorno di collaudi quando ha incontrato i giornalisti per fare il punto dopo le due sessioni di test invernali a Barcellona. Il reggiano, svizzero di nascita, non poteva sapere che Sebastian Vettel nel pomeriggio avrebbe abortito la sua simulazione di Gran Premio per un problema elettrico.

Binotto ha acceso i fari sull’affidabilità, nella consapevolezza che SF90 sembra nata con una buona velocità di base. La Rossa, soprattutto in questa ultima settimana, ha accusato una serie di noie che l’hanno costretta piuttosto spesso ai box (perdita d'acqua dal sistema di raffreddamento, cedimento di un cerchio per l'urto con un detrito, rottura di uno scarico e, infine, la panne elettrica). Sempre piccoli guai che, però, hanno rallentato lo sviluppo della macchina.

Hamilton, nonostante tutto, considera la Ferrari più veloce di mezzo secondo. Come replichi?
“Dopo otto giorni di test, che sono stati interessanti ed intensi, continuiamo a concentrarci su noi stessi. Stiamo cecando di familiarizzare il più possibile con la nostra monoposto, cercando di capire il limite delle prestazioni ma anche verificando l’affidabilità. Queste prove sono molto importanti non solo per la preparazione in vista della prima gara, ma per tutta la stagione".

"Sono felice di sapere che Hamilton ci vede molto veloci, da parte mia credo che anche loro siano molto forti, e che lo saranno anche in Australia. Sarebbe molto sbagliato da parte nostra pensare di essere più veloci di loro, ci mancano molti dati che ai test non si possono conoscere. La mia sensazione è che in Australia saremmo molto vicini”.

Ci spieghi come è cambiata la struttura sotto la tua direzione così ci facciamo un’idea di come hai plasmato il team?
“L’importante è che le idee chiare le abbiamo noi. La struttura non è cambiata molto, è in continuità, quindi ogni persona ha mantenuto il proprio ruolo, non ci sono stati dei cambiamenti significativi, tutt’altro”.

“Nel modo in cui esercito il mio ruolo non sono un direttore tecnico che progetta la vettura nel suo dettaglio: il mio compito è cercare di coordinare le persone. A volte mi piace fare il parallelo con un direttore d’orchestra e l’orchestra. La mia responsabilità è dirigere l’orchestra. Le persone sono aumentate, ma alla fine solo loro che suonano gli strumenti. È chiaro che la complessità è aumentata perché ci sono più suonatori, però lo spartito è sempre lo stesso”.

Da team principal cosa ti rimprovereresti in quanto anche direttore tecnico del team e quale complimento ti faresti?
“Per battere sempre la concorrenza bisogna andare più forte di tutti gli altri. Deve essere questo lo spirito giusto per affrontare la nuova stagione. Non bisogna accontentarsi mai: non credo che la questione sia di essere al livello degli altri, quanto bisogna diventare i più forti di tutti. E ancora non lo siamo. Questo è il nostro obiettivo e il nostro impegno”.

“Anche l’affidabilità è un tema importante: in queste stagioni così combattute, nelle quali ogni singola gara, ogni singolo punto è determinante, vorrei vedere una macchina che sia più affidabile”.

“Detto questo è importante fare dei test. È importante individuare i problemi per poterli risolvere in tempo utile: non si tratta di fare degli allarmismi, però stiamo di fianco al,,, direttore tecnico perchè bisogna mantenere la massima concentrazione sui problemi avuti”.

Ci sono problemi agli scarichi visto che Leclerc ieri si è fermato per quella ragione, proprio come una Haas?
“E’ vero che Charles si è fermato per un problema a uno scarico, ma non era niente di particolare, perché quelle sono cose facilmente risolvibili”.

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Leclerc scommetterebbe su una vittoria Ferrari a Melbourne. E tu?
“Non mi piace scommettere, non l’ho mai fatto in vita mia e se dovessi farlo preferirei scommettere sugli altri piuttosto che su noi stessi”.

L’anno scorso la Rossa non ha retto il finale della Mercedes forse per una carenza di sviluppo?
“Personalmente non credo. Se anche guardiamo le stagioni precedenti, la Ferrari ha saputo sviluppare la vettura. Forse abbiamo avuto qualche problema di correlazione fra i dati di sviluppo presi in galleria rispetto a quanto poi ci siamo trovati in pista. Questo più che un problema di capacità di sviluppo è un problema di metodologia e di processo per riuscire a portare in pista la giusta correlazione degli sviluppi fatti”.

“Ammetto che abbiamo imparato molto l’anno scorso: l’inverno ci è servito per approfondire i problemi avuti nella parte finale della scorsa stagione. Credo che la monoposto di quest’anno per il comportamento che sta mostrando, in qualche modo giustifica quello che è stato il nostro impegno, per cui siamo fiduciosi di aver risolto i problemi che avevamo”.

Quanto è cambiata la vita facendo il team principal?
“Per una persona come me a cui piace molto il privato, tanto che quando sono a casa cerco di nascondermi il più possibile, la vita cambia perché aumenta molto la popolarità. Questa è la prima cosa che emerge da un aspetto pratico. Credo che da un punto di vista professionale aumentino molto le responsabilità, la pressione, però credo che tra la responsabilità e la pressione che avevo da direttore tecnico questa sia la differenza minore”.

La scorsa settimana è venuto a Barcellona Louis Camilleri e oggi si è visto il presidente, John Elkann: avere l’azienda così vicina è una pressione in più, oppure aumenta la motivazione?
“Innanzitutto devo ringraziare entrambi per la fiducia che mi hanno dato. Penso che avere loro vicino è una ulteriore dimostrazione di fiducia nei confronti della squadra. Ma anche loro ci hanno dato una dimostrazione di quanto tengano al team: ci danno supporto, incoraggiamento e passione. Averli al nostro fianco è la cosa migliore”.

Siete andati in pista a vedere girare le monoposto…
“Andare in pista è sempre interessante perché uno confronta le varie vetture per come si comportano in frenata, in curva e in accelerazione. Osservando le varie monoposto è difficile fare dei confronti perché girano con diversi livelli di carburante, ma credo che la nostra vettura sia ben bilanciata in qualsiasi condizione, che sia a media o alta velocità, ma anche a bassa velocità. Mi sembra una macchina stabile in frenata che permette al pilota di aggredire nel modo corretto la curva. Direi che questa sia la parte che più mi è piaciuta della SF90”.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, fermo a bordo pista

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, fermo a bordo pista

Foto di: Diego Mejia

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, dopo lo stop a bordo pista

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, dopo lo stop a bordo pista

Foto di: Diego Mejia

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, con il figlio di John Elkann, Presidente FIAT

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, con il figlio di John Elkann, Presidente FIAT

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Mattia Binotto, Ferrari Team Principal, Charles Leclerc, Ferrari, John Elkann, FIAT Chairman and team members trackside

Mattia Binotto, Ferrari Team Principal, Charles Leclerc, Ferrari, John Elkann, FIAT Chairman and team members trackside

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Ferrari SF90, dettaglio del fondo

Ferrari SF90, dettaglio del fondo

Foto di: Giorgio Piola

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Il recupero della Ferrari SF90 di Sebastian Vettel

Il recupero della Ferrari SF90 di Sebastian Vettel

Foto di: Diego Mejia

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