Binotto: "Non siamo in crisi, ma in mezzo a una tempesta"
Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha fatto il punto al termine di una delle giornate sportive più nere della storia del Cavallino Rampante.

Il ruolo del team principal in Formula 1 conferisce onorificenze quando si vince, ma anche diversi oneri quando si vivono giornate difficili come quella che ha passato oggi la Ferrari al Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps.
Mattia Binotto si è presentato ai microfoni di Sky Sport e ha parlato di quanto accaduto oggi, con entrambe le SF1000 incapaci di dare la caccia alla zona punti. Le Rosse sono apparse lente in tutti i settori, senza dare alcun segnale di ripresa auspicato invece al termine delle qualifiche di ieri.
Binotto, dopo la giornata odierna, è giusto parlare di Ferrari in crisi?
"Credo che sia sbagliato scomodare la parola crisi per il momento che stiamo attraversando. Certamente questo è un bruttissimo risultato all'interno della stagione difficile che stiamo disputando, Lo sapevamo, lo abbiamo visto con il test invernali. poi è arrivato il congelamento e l'impossibilità di poter sviluppare la vettura".
Cosa vi fa guardare avanti con fiducia?
"Lo sappiamo, dobbiamo tenere i denti stretti, sappiamo che stiamo costruendo per il futuro. Siamo in mezzo a una tempesta, non c'è dubbio. Non siamo in crisi, ma in mezzo a una tempesta. Conosciamo la nostra rotta e dobbiamo cercare di mantenerla continuando a guardare avanti, al futuro".
Come può esaminare la gara di oggi?
"Il risultato di oggi, è chiaro, è molto deludente, c'è poco da dire. Come siamo partiti, siamo arrivati, ma già da ieri avevamo visto quanta fatica avremmo potuto fare. Questa è una pista che richiede potenza ed efficienza aerodinamica ed è inutile nasconderci dietro un dito: al momento ci manca sia l'una che l'altra cosa".
Cosa si sente di dire ai tifosi della Ferrari?
"Capiamo i tifosi, ci dispiace molto, siamo i primi a esserlo e lo siamo anche per loro. Quello che sta succedendo, di fatto, è che abbiamo una macchina che ha perso potenza, così come l'hanno persa tutti i costruttori di motori. Noi più degli altri. Lo scorso anno il motore copriva in parte i limiti della macchina, ma quest'anno non è più il caso. I limiti della macchina stanno emergendo. Su quel punto è chiaro che dobbiamo migliorare".
Chi è il responsabile di questa situazione?
"Le responsabilità di questa situazione ce le prendiamo tutti. Me le prendo io da team principal così come se le prendono tutti quelli che lavorano a Maranello. Siamo tutti sulla stessa barca. Sebbene la squadra sia in mezzo alla tempesta siamo molto uniti. non c'è crisi, né tensioni. C'è amarezza, frustrazione in ognuno di noi. Ma credo che questa frustrazione sia da trasformare in reazione e determinazione".
In che modo la Ferrari si prepara per Monza? Ci sono spiragli per un weekend migliore?
"Le responsabilità ci sono. E' un periodo difficile, ma dobbiamo guardare a quello che è stato fatto e a quello che vogliamo fare. Dopo una gara come quella di oggi è difficile presentarsi fra una settimana su una pista in cui sicuramente serve potenza. Non è una pista banale. Ci sarà una nuova direttiva tecnica che vieta gli engine mode da qualifica. Sono curioso di vedere come possano cambiare gli equilibri in qualifica. Noi porteremo un pacchetto specifico per Monza, ma credo sia inutile illudersi, in questa fase dobbiamo raccogliere il meglio di quello che offre la macchina. Qui in Belgio però vedendo contro chi abbiamo combattuto non si può giustificare".

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Evento | GP del Belgio |
Sotto-evento | Post-gara |
Team | Ferrari |
Autore | Giacomo Rauli |
Binotto: "Non siamo in crisi, ma in mezzo a una tempesta"
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