Binotto: "Il V6 Ferrari non ha il vantaggio che aveva Mercedes!"
Il team principal della Ferrari spiega: "Non tutti i motori sono uguali come qualcuno ha detto. Il nostro vantaggio di motore non è così grande. E' valorizzato dalla filosofia di progettazione della SF90".
La lotta tra Charles Leclerc, Ferrari SF90 e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10
Joe Portlock / Motorsport Images
L'accrescere delle prestazioni delle Ferrari nella seconda parte del Mondiale 2019 di Formula 1 hanno fatto scattare l'allarme in casa Mercedes, sino a luglio team dominatore della stagione. La situazione verificatasi da Spa-Francorchamps. con le Rosse in grado di inanellare 4 pole su 4 e 3 successi ha acceso i primi botta e risposta tra il team di Maranello e chi l'accusa di anomalie legate alle prestazioni della power unit che ha permesso a Leclerc e Vettel di piazzare spesso le SF90 davanti a tutti in prove e gara.
Ad accendere la miccia sono arrivate nelle ultime ore le parole di Toto Wolff, boss di Mercedes Motorsport, che ha definito "Un valore anomalo" la crescita dei V6 Ferrari date le regole attuali, che dovrebbero non permettere crescite esponenziali delle power unit dal punto di vista prestazionale.
La risposta non ha tardato ad arrivare. Interpellato da Motorsport.com, il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha dato la versione dei fatti di Maranello: "Prima di tutto non penso che i 4 fornitori di motori stiano arrivando tutti alle medesime prestazioni. Continuo a credere ci siano differenze. Ora abbiamo probabilmente il motore più potente, ma non credo che gli altri siano tutti allo stesso livello".
"Penso che il nostro vantaggio non sia grande come si possa pensare. Abbiamo una velocità di punta più alta degli altri, ma questo dipende anche dalla monoposto e dalla resistenza all'avanzamento che ha".
"Facendo un'analisi più dettagliata, penso che sia giusto dire che abbiamo un vantaggio, ma non è così grande. Ad esempio, non abbiamo un vantaggio così grande come ha avuto la Mercedes in passato, quando semplicemente avevano il motore migliore".
Botta e risposta, palla al centro. Ma se le Ferrari dovessero confermarsi forti anche nelle prossime gare - tutti gli indizi lasciati a Singapore e Sochi lasciano pensare che sarà così - è lecito aspettarsi altri scambi verbali che andranno a infiammare ulteriormente il duello tra le due Case ai vertici della F1 anche nel corso delle prossime settimane.
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