Binotto: "Il progetto 2017 non si cambia. Lo stiamo sviluppando"
Il responsabile tecnico della Ferrari esprime massima fiducia negli uomini del Cavallino: "Abbiamo tutto quello che serve per fare un buon lavoro e lottare per il titolo". Il motore Mercedes? "La differenza di potenza può valere tre decimi".
Foto di: Ferrari Media Center
Il debutto da responsabile tecnico della Ferrari è avvenuto a Spa, ma in Belgio il reggiano è stato tenuto sotto chiave, per cui solo ieri Mattia Binotto ha avuto… diritto di parola. Persona schiva, quasi riservata, non è certo il tipo da fare proclami. Il suo atteggiamento, quindi, è di basso profilo. Non fa promesse, ma assicura che alla squadra del Cavallino non manca niente per puntare in alto. Insomma anche nelle seconde file del Reparto Corse ci sono capacità per pensare di vincere…
“Conosco la Ferrari da molti anni, ci lavoro da più di 20 anni. Sono in una grande squadra, che dispone di ingenti risorse e di molte persone con un grande talento. Insomma sono sicuro che abbiamo tutte le risorse per fare bene. Ma non c'è dubbio che per vincere abbiamo ancora bisogno di migliorare. Dobbiamo spingere e siamo in grado di farlo”.
Ma manca qualcosa per completare gli organici?
“No, io credo che abbiamo tutto quello che serve per fare un buon lavoro e lottare per il titolo. per cui non vedo la reale necessità, al momento, di cercare qualcosa di diverso rispetto a ciò che già abbiamo”.
La Ferrari ha usato tre gettoni per il motore di Monza: che vantaggio vi darà?
“E’ difficile dare un giudizio, penso che lo scopriremo solo in qualifica. Non c'è dubbio che stiamo sviluppando la power unit, seguendo i limiti che ci sono concessi dal regolamento. Il fatto che stiamo spendendo i nostri ultimi token disponibili in questa stagione, evidenzia il fatto che abbiamo portato avanti uno sviluppo continuo, cercando di trarre i massimi risultati. In realtà penso che sia davvero troppo presto per vedere quale sarà il vantaggio che potremo trarre. Noi sappiamo qual è il nostro valore, ma dobbiamo capire dove sono arrivati gli altri. La Mercedes ha usato cinque gettoni in Belgio, per cui avranno sicuramente un vantaggio domani”.
Si può dire che c’è stato un avvicinamento nelle prestazioni dei motori? Su una pista come Monza la power unit avrà una valenza importante…
“Credo che sia visibile a tutti che c’è una certa convergenza, ma quando si arriva ad un certo punto è difficile distinguere cosa dipende dal telaio, dall’aerodinamica o dal motore. Non c’è più quella differenza di prestazioni che c’era in passato fra un motore e l’altro. Diciamo che su una pista di motore come quella di Monza la differenza di potenza può valere tre decimi al giro”.
La macchina 2017 è già avviata: ritiene necessario cambiare qualcosa nel progetto?
“Il progetto della macchina 2017 è chiaramente in una fase già avanzata. Lavoriamo, quindi, sul suo sviluppo che deve essere continuo. Diciamo che dobbiamo fare meglio di quello che siamo riusciti a realizzare finora. L’importante credo che sia progredire il più in fretta possibile, facendo bene”.
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