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Binotto: "Cerchiamo più carico aerodinamico a scapito della velocità per far funzionare le gomme"

Il team principal della Scuderia non è soddisfatto del GP di Francia ma è fiducioso per il futuro e promette altre novità tecniche già in Austria. Vettel è meno ottimista: "Purtroppo in questo weekend alcune cose non hanno funzionato, ma non vorrei essere da nessun'altra parte".

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Il weekend del Paul Ricard si è concluso con diversi verdetti espressi in modo molto chiaro. Lewis Hamilton e la Mercedes procedono ad ampie falcate verso la conquista dei rispettivi titoli Mondiali, la Red Bull è aggrappata a Max Verstappen, la Renault avrà vita dura anche per quel ruolo di quarta forza che nel team ad inizio anno davano per scontato, Lando Norris si è avviato verso il simbolico trofeo di rookie dell’anno, mentre Antonio Giovinazzi ha ben poco da rimproverarsi per una classifica che lo vede ancora a quota zero.

E la Ferrari? Le valutazioni post gara non sono tra le più semplici, e serve un’attenta analisi per capire se il pacchetto di novità tecniche portato al Paul Ricard ha prodotto risultati o meno. Dopo la gara c’è stata una curiosa diversità di vedute tra Sebastian Vettel e Mattia Binotto.

Il pilota tedesco è stato molto chiaro in un commento a caldo: “Volevamo ridurre di un bel po' il divario dalla Mercedes e non l'abbiamo fatto, quindi su questo fronte dobbiamo essere onesti, abbiamo fallito”.

Il team principal del Cavallino ha confermato una visione diversa:
“Sapevamo che quella del Paul Ricard era una pista difficile per noi, ma credo che siamo andati meglio rispetto a Barcellona, quindi vuol dire che stiamo sviluppando nella direzione giusta”. 

Le due dichiarazioni, in sé, non si contraddicono, ma siamo davanti ad un bicchiere pieno a metà, che si presta ad interpretazioni. Prendendo come riferimento il Gran Premio di Spagna, la Ferrari meglio piazzata (quella di Sebastian Vettel) al giro 39 dei 66 previsti era staccata di 23 secondi dal leader Lewis Hamilton.

Poi è entrata in pista la safety car, che ha azzerato i divari, e quando è ripresa la corsa Vettel ha accumulato un gap di altri nove secondi. Matematicamente possiamo considerare di mezzo minuto il distacco tra la rossa e la Mercedes in terra spagnola, margine che sul Paul Ricard a fine gara è stato di diciotto secondi, avvalorando la visione di Binotto su una pista giudicata ostica.

Nel bicchiere mezzo pieno ci sta anche il ruolo di seconda forza in campo, obiettivo confermato in terra di Francia e sfuggito invece sul circuito di Catalunya, dove alle spalle della Mercedes si era confermata la Red Bull, salita sul podio con Verstappen.

Binotto: “Miglioramento, ma non sufficiente”

Il team principal è poi entrato nel dettaglio nell’incontro serale con i media:
“Penso che ci siano due livelli di giudizio. Il primo è che assolutamente non possiamo essere felici, ma ci spettavamo un weekend di gara difficile su questa pista. Anche lo scorso anno su questa pista abbiamo fatto fatica (Kimi Raikkonen, terzo, concluse a 25 secondi da Hamilton), credo che ci sia stato un miglioramento ma abbiamo visto non essere ancora sufficiente".

"Non ci aspettavamo di colmare il divario (con la Mercedes) su questa pista, abbiamo portato degli aggiornamenti, alcuni hanno funzionato bene, altri no, e come avete visto abbiamo tolto il fondo nuovo dalle monoposto dopo le prove di venerdì. Ci aspetta ancora del lavoro, ma questo dimostra che abbiamo un margine per migliorare la nostra monoposto, e che la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta. Nel complesso penso che non sia stato un fine settimana positivo, ma neanche troppo negativo considerano le aspettative iniziali”.

Ma qual è la direzione che ha imboccato la Ferrari? A spiegarlo è stato lo stesso Binotto:
“Stiamo cercando più carico aerodinamico a scapito della velocità. Anche se la monoposto non sarà molto efficiente, dovrebbe garantire un carico maggiore che è cruciale per far funzionare le gomme. Questa sarà la direzione da seguire. Nelle qualifiche di sabato abbiamo visto quanto sia difficile oggi far funzionare le gomme, e ci siamo concentrati su questo aspetto. In Austria porteremo alcune novità, e solo quando tutto funzionerà come previsto capiremo pienamente il potenziale”.

Quel giro più veloce… poco veloce.

Dei 53 giri di gara visti al Paul Ricard, il più discusso è stato indubbiamente l’ultimo. Il divario minimo tra i due piloti che hanno lanciato l’assalto al giro veloce è stato minimo (0"024) ma in condizioni diverse: gomme nuove soft per Vettel, gomme hard con 39 giri percorsi per Hamilton.
“Il nostro non è stato un tempo molto veloce – ha sottolineato Vettel – sono rimasto sorpreso anche io. Abbiamo riscontrato un piccolo problema alla batteria, quindi forse non eravamo al cento per cento. Ho dato una rapida occhiata al confronto tra i due giri ed è stato (Hamilton) molto vicino per tutto il giro, ma non credo sia scoraggiante, non più della differenza di performance che abbiamo visto in questo o in altri weekend".

"È una grande sfida per noi, stiamo dando tutto, e come diceva Mattia ci sono anche dei passi avanti. Purtroppo in questo fine settimana alcune cose non hanno funzionato. Se fosse facile recuperare tutto il divario l’avremmo già fatto, ma sono molto forti. Visto il tempo finale di Lewis posso supporre che non abbia spinto per lunga parte della corsa, in più il degrado delle gomme hard si è confermato contenuto, e alla fine era ancora possibile spingere”.

“Non vorrei essere da nessun'altra parte – ha chiarito Vettel riferendosi alla sua posizione di pilota Ferrari – ci stiamo confrontando con la Mercedes ed ovviamente vorremmo essere in una posizione migliore. Sta a noi lavorare e lavorare meglio di loro per colmare il divario il prima possibile, ma non passo troppo tempo a pensare a questo aspetto. Penso che sia fondamentale concentrarci su noi stessi, su ciò che è importante fare per riuscire a migliorare la nostra situazione, che sia la prossima gara, o le prossime due settimane e nei prossimi mesi”.

“Non trovo la sfida ora diversa rispetto allo scorso anno o a due anni fa – ha concluso Seb - siamo in un posto migliore rispetto al 2015 e al 2016. Il 2017 e il 2018 hanno confermato un chiaro passo avanti nella giusta direzione, ed è vero che l'anno scorso a questo punto del Mondiale eravamo più competitivi. Ma è ciò che è, non ha molto senso passare del tempo a pensare all'ultima gara, o a Gran Premio fa con il rimpianto di risultati mancati e lacune".

"L'importante è guardare indietro per capire cosa possiamo migliorare. Adoro correre, la gara mi è davvero piaciuta anche se per la maggior parte del tempo sono stato da solo, ma è stato bello poter spingere giro dopo giro. Sicuramente sarebbe stato più bello lottare per la vittoria piuttosto che per la quinta posizione, ma bisogna guardare in faccia la realtà e lavorare a testa bassa”.

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, ai box

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, ai box

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10 e Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10 e Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

I primi tre qualificati, Charles Leclerc, Ferrari, il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, e Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

I primi tre qualificati, Charles Leclerc, Ferrari, il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, e Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Patrick Vinet / Sutton images

Charles Leclerc, Ferrari SF90, lascia i box

Charles Leclerc, Ferrari SF90, lascia i box

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10 precede Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10 e Charles Leclerc, Ferrari SF90 all'inizio della gara

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10 precede Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10 e Charles Leclerc, Ferrari SF90 all'inizio della gara

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari, terza posizione, con il suo trofeo

Charles Leclerc, Ferrari, terza posizione, con il suo trofeo

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

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