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Binotto: “Abbiamo azzardato per provare a vincere”

Ferrari abbandona la Turchia con un quarto e un ottavo posto di Leclerc e Sainz. Due risultati che celano la grande prestazione della Rossa di Maranello – e l’efficienza della nuova power unit - in un weekend in cui da sorpresa si è rivelata conferma...

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

FIA Pool

Un fine settimana dall’esito un po’ amaro. Partita con la possibilità di mettere i piedi sul podio, la Ferrari ha tentato l’azzardo nel momento in cui la SF21 numero 16 di Charles Leclerc si è trovata in testa al Gran Premio. Un rischio, quello di non rientrare per il cambio gomme, che non ha premiato.  

Eppure, la sensazione che la Rossa potesse portare a casa un buon risultato era pesantemente presente. Prima con le prove libere, poi con la qualifica e il "regalo" della penalità di Hamilton che ha permesso al monegasco del Cavallino di partire dalla terza casella. Un via pulitissimo per lui, lontano dai pericoli, e un buon passo gara. Fino a quando non inizia il valzer dei pit stop e tutti entrano, tranne Leclerc e il campione in carica che decidono di azzardare e stare in pista.

"Sicuramente abbiamo creduto alla vittoria e al podio. C'è amarezza. Ci credevamo - ha commentato il team principal di Maranello Mattia Binotto - ci abbiamo provato ed è stato coraggioso da parte nostra, perché eravamo comodamente terzi ma abbiamo rischiato potendo pagarla chiudendo quarti e così è andata. In realtà siamo tornati in pista terzi, poi però Perez ci ha superati". 

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21, Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21, Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Nonostante tutto, però, la domenica di Istanbul non è da buttare via. Sainz, partito dal fondo della griglia, è stato autore di un’incredibile rimonta e, sorpasso dopo sorpasso, è riuscito a chiudere in una dignitosa ottava piazza. Sin dal primo giro, lo spagnolo risale la china con grinta e precisione, a differenza dell'antagonista McLaren che, con Daniel Ricciardo è rimasta bloccata nelle retrovie. Questa nuova PU Ferrari, funziona. 

"Sono contento della gara di Carlos e della sua rimonta. Ha mostrato che il passo c'era. Peccato per il pit stop, altrimenti avrebbe potuto chiudere davanti. Bene la power unit, ora ci sta aiutando sul giro secco e in gara. Ora possiamo fare i sorpassi. Da qui a fine stagione entrambi i piloti potranno usufruire di quella power unit. Speriamo di non dovere più scontare penalità". 

Come altri piloti, anche Charles Leclerc ha sofferto dell’usura delle gomme, fattore che ha influito sul suo non riuscire all’andare oltre al quarto posto finale. Ecco come Binotto ha spiegato la situazione: "Abbiamo avuto graining sul posteriore per entrambi, soprattutto per Charles. Lui ha dovuto spingere subito perché aveva Perez dietro e ha dovuto spingere. È arrivato il graining e poi ha dovuto ripulirlo e ha perso prestazione in quel frangente. È successa la stessa cosa anche a Hamilton. Quando è tornato in pista non ha potuto salvaguardare le gomme, gestire le temperature". 

È evidente, quanto la nuova power unit abbia avuto un ruolo importante nella tappa turca. Un segnale importante in ottica Costruttori, con il terzo posto che potrebbe non essere un miraggio, ma un dato di fatto. 

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"La macchina ora ci permette di fare buone rimonte e sorpassi. Ci manca un quarto di bicchiere, ma ci stiamo lavorando. Ci lavoriamo un passo alla volta. Non abbiamo la bacchetta magica, ma stiamo lavorando su ogni aspetto. Usciamo da questa gara soddisfatti, questo è il mio pensiero". 

Ora, l'obiettivo è tirare fuori gli artigli nella battaglia oltreoceano. Che, vista l'imprevedibilità che sta regalando questo campionato sino ad oggi, si prospetta tutt'altro che scontato.

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