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Ben Sulayem: "La F1 deve incoraggiare i nuovi team, non respingerli"

Secondo il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, i team e i proprietari della Formula 1 dovrebbero accogliere favorevolmente potenziali nuovi ingressi come quello di Andretti-Cadillac, anziché opporsi.

Mohammed Ben Sulayem, Presidente FIA

Nel mezzo di una battaglia politica che si sta sviluppando sui piani di Andretti Global per entrare in F1 con il nome Cadillac, operazione sostenuta dalla General Motors, Sulayem è stato finora una voce solitaria nel sostenere pubblicamente le ambizioni del team.

I detentori dei diritti commerciali della F1, la FOM, e la maggior parte delle scuderie in griglia sono scettici sul valore aggiunto che il progetto Andretti-Cadillac potrebbe apportare allo sport. Alcune scuderie ritengono che solo un pagamento di "diluizione" nell'ordine di circa 500 milioni di dollari potrebbe giustificare il via libera all'operazione americana.

Come riportato da Motorsport.com lunedì scorso, la maggior parte dei team è infastidita dalla politica di Andretti e non considera i piani di GM come un vero e proprio ingresso di un costruttore, dal momento che intende rietichettare i motori Renault. Inoltre, le squadre ritengono che l'attuale compenso per la diluizione di 200 milioni di dollari sia di gran lunga inferiore a quello realmente necessario per compensare la perdita di introiti se i soldi dei diritti commerciali venissero ri-suddivisi con una squadra in più.

Sebbene i team non abbiano alcuna voce in capitolo nell'approvazione di un nuovo ingresso in griglia, è altamente improbabile che la FOM, che ha potere decisionale in collaborazione con la FIA, appoggi i piani se c'è una resistenza diffusa da parte delle scuderie già presenti.

Tuttavia, Ben Sulayem non vede alcuno svantaggio nell'avere più concorrenti e ritiene che il coinvolgimento di un costruttore come GM possa essere solo positivo.

"Oggi ci sono due aspetti della sostenibilità. C'è la sostenibilità ambientale e c'è la sostenibilità dello sport", ha spiegato durante un briefing con i media al Rally Dakar. 

"Se si vuole sostenere lo sport, bisogna aprirlo al resto dei costruttori. Ed è consentito avere 12 squadre sulla griglia di partenza".

Mohammed Ben Sulayem, Presidente della FIA

Mohammed Ben Sulayem, Presidente della FIA

Photo by: A.S.O.

"Avere una grande azienda come GM, che è una delle prime cinque al mondo, dovremmo incoraggiarla a venire in Formula 1. Questo è il modo in cui vorrei vedere il futuro: accogliere costruttori in modo sostenibile".

Sebbene la maggior parte dei team rivali non consideri i piani di GM come qualcosa di differente da ciò che fa Alfa Romeo con la Sauber, Ben Sulayem pensa che avere un'azienda di tale portata coinvolta nella F1 possa cambiare le carte in tavola, portando credibilità al progetto.

"Un costruttore di automobili spingerebbe davvero lo sport avanti. Non vedo ragioni per cui non dovremmo accoglierli", ha detto Sulayem.

"Ogni singolo partner [in F1], o stakeholder, dovrebbe dare il benvenuto a un costruttore, soprattutto se proveniente dall'America. Ci sono tre gare lì [negli Stati Uniti], e noi non abbiamo forse un pilota, e di sicuro non abbiamo un costruttore".

"Sono favorevole all'ingresso di chiunque per occupare i 12 posti disponibili, ma solo con squadre adeguate. Abbiamo accettato squadre importanti ma anche team più piccoli, come Haas e Sauber. Spero che la situazione possa cambiare e che potremo avere un team adeguato sulla griglia di partenza. Sarà strano [essere] all'11° posto e non al 10° o al 12°. Ma vedremo".

Si sa anche che la FOM, pur essendo cauta nei confronti del progetto Andretti, in quanto sta valutando altre parte interessate a entrare in F1, è desiderosa di coinvolgere GM in un modo che possa dare una spinta alla F1.

Si vocifera, inoltre, che se i piani di Andretti non dovessero essere approvati, GM potrebbe comunque entrare in F1 con un altro team.

Sulayem ha anche sottolineato che finora ha solo aperto il processo di valutazione dei potenziali ingressi e non è ancora pronto ad approvare i piani di Andretti.

"C'è un processo, si aspetta e si procede. Come FIA o presidente, non ho detto sì [abbiamo approvato]: abbiamo solo aperto [le richieste]. Quindi vediamo".

"Avranno successo? Riusciranno a spuntare tutte le caselle? Saranno in grado di arrivarci? Non possiamo basarci solo su quello che sta succedendo, dobbiamo guardare al futuro".

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