Ben Sulayem: "Dobbiamo essere uniti contro gli insulti online"
Gli insulti online sono diventati una piaga per il nostro sport. Il livello ha raggiunto un punto di crisi. È ora che tutti noi ci uniamo e agiamo.
Recentemente una delle Commissarie di gara della FIA, Silvia Bellot, è stata oggetto di minacce di morte. È assolutamente deplorevole che una volontaria come Silvia o uno qualsiasi dei nostri commissari e ufficiali di gara, che offrono il loro tempo per permetterci di gareggiare, sia oggetto di un tale odio.
Negli ultimi anni, infatti, anche alcuni membri del personale FIA sono stati oggetto di molestie e messaggi di disprezzo.
È assolutamente inaccettabile che i nostri volontari, funzionari e dipendenti siano sottoposti a questi insulti. Non c'è posto per queste cose nel nostro sport, hanno un effetto devastante sulla nostra salute mentale e su quella dei nostri cari.
Io difenderò sempre il mio staff e i miei volontari. E sia chiaro: senza queste persone non ci sarebbero gare. Dobbiamo chiederci: chi vorrebbe diventare un funzionario di alto livello in questo ambiente? La realtà è ovvia: se le cose continuano così, distruggeranno il nostro sport.
In qualità di arbitro e di Presidente, ci si aspetta ovviamente che le persone non siano d'accordo con le decisioni che prendi. Ma ci si dovrebbe aspettare che tali opinioni e commenti siano rispettosi, e questo è sempre più raro.
Solo attraverso un approccio collaborativo riusciremo a combattere con successo questa piaga del nostro sport.
Abbiamo già avviato questo processo attraverso le seguenti azioni:
- Abbiamo avviato un dialogo con le piattaforme dei social media affinché facciano la loro parte e stiamo iniziando a lavorare con i governi dei paesi e dello sport per riunirli e prendere impegni forti per un'azione comune.
- Stiamo commissionando una ricerca attraverso l'Università FIA sull'odio digitale e sui commenti che fanno male allo sport. Questo fornirà una piattaforma per la condivisione delle conoscenze, l'educazione e la prevenzione.
- Abbiamo stretto una collaborazione con Arwen.ai per utilizzare il loro software di intelligenza artificiale per individuare e sradicare i contenuti offensivi sui nostri canali.
Mohammed Ben Sulayem saluta Mario Andretti
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Nei prossimi mesi lanceremo una campagna apposita sfruttando la potenza e la portata di tutta la nostra federazione, che conta 244 organizzazioni motoristiche e sportive in 146 Paesi dei 5 continenti.
Ciò si baserà sul lavoro di collaborazione svolto da FIA e Formula 1 attraverso l'iniziativa Drive It Out.
Ne parlerò più diffusamente al Gran Premio di Abu Dhabi alla fine del mese.
Nello sport le passioni sono forti, ma le molestie online, gli insulti e i discorsi di odio non devono essere tollerati.
Tutti nel nostro sport, dai media ai team, dai piloti ai tifosi, hanno un ruolo da svolgere. Non possiamo ignorare questo problema. Esorto l'intero mondo del motorsport a prendere posizione.
Dobbiamo denunciarlo. Deve finire.
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