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Bearman punta alla F1: “Spero in tanti test privati come Piastri”

Nella speranza di salire in Formula 1 nel prossimo futuro, il pilota di Formula 2 e junior della Ferrari Oliver Bearman confida nella possibilità di effettuare un programma di test privati come quello messo in piedi dall’Alpine per Oscar Piastri, il quale è così giunto più preparato per il suo debutto nella massima serie quest’anno.

Oliver Bearman, Haas F1 Team

Uno dei talenti più interessanti attualmente nella Ferrari Driver Academy è Oliver Bearman, il quale in quest’ultima stagione he compiuto il suo debutto in Formula 2 con Prema. Nel suo primo anno nella categoria propedeutica il britannico è stato protagonista di alti e bassi, ma ha comunque concluso al sesto posto nella classifica grazie a qualche risultato di spicco.

Ciò che è mancato nel corso della stagione è stata sicuramente la costanza, dato che in diverse occasioni ha dimostrato di avere un ottimo potenziale in termini di passo puro, conquistando anche quattro vittorie, affiancato però da prestazioni sottotono ed errori che hanno pesato negativamente.

Come pilota della FDA, Bearman ha avuto modo anche di avvicinarsi al mondo della Formula 1, sia con la Ferrari che con la Haas, che nel corso degli anni ha spesso dato l’opportunità ai giovani talenti del Cavallino di salire in macchina.

Ollie Bearman, Ferrari

Photo by: Ferrari

Ollie Bearman, Ferrari

Lo scorso ottobre la scuderia di Maranello gli ha concesso la chance di girare a Fiorano per una sessione di prove private con la monoposto del 2021, la SF21, in modo da accumulare i 300 chilometri necessari per effettuare le libere con la Haas in Messico e ad Abu Dhabi con la vettura di questa stagione. Inoltre, sempre con la scuderia americana, Bearman ha disputato un'intera giornata nei test di Abu Dhabi post-campionato, oltre a svolgere delle ore al simulatore situato a Maranello.

La speranza del giovane britannico è che le indicazioni positive di questo 2023 lo portino a percorrere più chilometri nel 2024 con una monoposto della massima serie, con l'obiettivo di seguire le orme dell’ormai McLaren Oscar Piastri. Facendo parte dell’Accademia Alpine, il campione di F2 del 2021 ha avuto la chance di percorrere molti chilometri con una vettura delle squadra francese, che ha spesso permesso ai propri talenti di prendere parte a diverse sessioni di test private con monoposto approvate dal regolamento, ovvero con almeno due anni alle spalle.

Piastri ha infatti avuto modo di girare anche con una certa costanza durante l’anno grazie a queste sessioni con l’Alpine, tanto che la stessa squadra francese, durante lo scontro per McLaren per il contratto nel 2022, aveva sottolineato come avessero rappresentato un costo importante per il team. Al tempo, Otmar Szafnauer, Team Principal del team, rivelò che l'australiano aveva girato per circa 3500 km. La preparazione approfondita di Piastri ha dato subito i suoi frutti, con una stagione di debutto tra le più migliori degli ultimi anni, che lo ha portato ad ottenere diversi podi oltre alla sua prima pole e alla sua prima vittoria, seppur giunti entrambi nella sprint del Qatar.

Oliver Bearman, Haas VF-23

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

Oliver Bearman, Haas VF-23

Secondo Bearman, la preparazione dell’australiano rappresenta ora un nuovo standard per i piloti che vogliono approcciarsi alla Formula 1 e spera di poterlo emulare: "Sì, ha dimostrato che la preparazione è davvero importante. Quando si entra in F1 ci si confronta con gente che ha già molte gare all'attivo. Arrivare come rookie è un lavoro difficile, quindi è una cosa a cui abbiamo pensato e sarà davvero importante che prima di iniziare una stagione di F1 io sia davvero preparato”.

"Spero che questo significhi più FP1 e forse anche qualche test privato. Non ho voce in capitolo, ma in un mondo ideale sarebbe questo il mio approccio a una stagione di F1”, ha spiegato Bearman. I team hanno la chance di girare liberamente a patto che le vetture abbiano almeno due anni alle spalle e questo significa che, a partire da questa stagione, le squadre potranno utilizzare le auto del 2022, le prime con il ritorno dei regolamenti a effetto suolo.

Ciò chiaramente rappresenta un grande vantaggio per i giovani che si preparano alla F1, dato che avranno modo di cimentarsi con le vetture dell’attuale ciclo tecnico invece della vecchia generazione. Ad esempio, Ferrari potrebbe ore rispolverare la F1-75, dando così l’opportunità ai giovani dell’Academy di accumulare chilometri. In passato, la scuderia del Cavallino ha spesso permesso ai propri piloti, soprattutto quelli di riserva come Giovinazzi e Schwartzman, di tornare in pista per mantenersi allenati ed effettuare un confronto con il simulatore, ma ha anche organizzato delle sessioni di prove private per far girare i giovani talenti.

Oliver Bearman, Squadra Haas F1

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Oliver Bearman, Squadra Haas F1

"Sì, esattamente. Ho provato la vettura 2021. È sempre una vettura di F1, credo che sia anche un po' più veloce dell'attuale generazione. Ma il fatto che dall'anno prossimo si possano usare le vetture del 2022 sarà davvero utile, perché si tratta della stessa generazione di auto e non è cambiato molto da allora. Quindi, è una buona notizia e speriamo di poterne usufruire anche noi".

Quando gli è stato chiesto quale sia la pianificazione della sua carriera, Bearman è convinto di essere pronto per la F1 nel 2025 dopo la sua seconda stagione con la Prema in Formula 2, dove si confronterà anche con il talento della Mercedes Andrea Kimi Antonelli. "So di avere le carte in regola. Naturalmente la preparazione sarà importante. Prima di tutto, devo fare un lavoro sufficientemente buono [in Formula 2] per fare il primo passo. Ma non ho dubbi che, se troverà un sedile, sarò pronto a fare bene", ha aggiunto il britannico.

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