Austin, Libere 2: Ricciardo incalza Rosberg. Vettel è solo quarto
Rosberg è stato il più veloce nel secondo turno di libere del GP degli Stati Uniti: il tedesco ha dovuto vedersela con Ricciardo staccato con la Red Bull di appena 194 millesimi. Hamilton è solo terzo, mentre Vettel è quarto staccato di otto decimi.
Foto di: XPB Images
Nico Rosberg non vuole far rialzare la testa a Lewis Hamilton e così il tedesco ha centrato il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere del GP degli Stati Uniti simulando il giro da qualifica con le gomme a mescola Supersoft: il leader del mondiale ha stampato con la Mercedes un interessante 1'37"358 per sancire che quest'anno la sua supremazia non verrà messa in discussione.
Lewis Hamilton si è dovuto accontentare addirittura del terzo posto: il tre volte campione del mondo non è stato autore di un primo settore perfetto per cui l'inglese è stato scavalcato un po' a sorpresa da Daniel Ricciardo con la Red Bull RB12. Lewis ha pagato 291 millesimi dal compagno di squadra nel giro secco, ma il britannico aveva stupito perché nel primo tentativo con le gomme Medium era arrivato a soli tre decimi da Nico che stava girando con le Soft!
La Mercedes, insomma, ha fatto capire che cambiando le scarpe Pirelli è in grado di fare una grande differenza con le W07 Hybrid, tenuto conto che oggi i motori sono stati adeguatamente tenuti ad un regime di rotazione che non era certo quello che si vedrà domani in qualifica, ora che sono state superate le paure che avevano agitato il reparto di Brixworth dopo la rottura che aveva bloccato Hamilton a Sepang.
La sorpresa, dunque, è Daniel Ricciardo che ha portato la Red Bull Racing molto vicina alla freccia d'argento: l'australiano ha centrato un incoraggiante 1'37"552 ad appena 194 millesimi da Nico Rosberg! Anche ad Austin la squadra di Milton Keynes si conferma la seconda forza del mondiale, dal momento che Daniel è riuscito a infilarsi fra le due Mercedes, mentre la Ferrari non sembra avere lo smalto che ci aveva mostrato a Suzuka nel GP del Giappone. Almeno nel giro da qualifica, perché nella simulazione gara la Rossa si è difesa bene.
Sebastian Vettel ha concluso la seconda sessione di libere del venerdì al quarto posto: è il primo pilota che non ha sfondato il muro dell'1'38", rimediando un distacco di otto decimi dalla teorica pole position. A dispetto di quanto continuano ad aspettarsi Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene, la Rossa non sembra avere il potenziale per contrastare il passo della RB12 e la sensazione è che nella squadra di Maranello abbiano cominciato a lavorare in funzione del prossimo anno.
Il quattro volte campione tedesco ha avuto il merito di mettere il muso davanti alla macchina di Max Verstappen, ma l'olandese non è stato perfetto nel giro di simulazione della qualifica: i due sono separati di appena 80 millesimi di secondo, un'inezia, ma la Red Bull Racing ha più margine per crescere di quanto non abbia mostrato la SF16-H.
Male Kimi Raikkonen con la seconda Rossa: il finlandese si è lamentato dell'assetto della sua Ferrari quando ha montato le gomme Supersoft. Iceman è stato anche autore di un dritto che ha compromesso l'efficienza degli pneumatici che durano solo una tornata. Raikkonen così è scivolato in decima posizione: l'errore lo ha pagato a caro prezzo, superato anche da Fernando Alonso. La sensazione è che i motoristi del Cavallino abbiano usato un propulsore piuttosto "sgonfio" e domani potrenno trovare anche qualche cavallo in più.
E allora ad approfittarne è stato Nico Hulkenberg che ha poratto la Force India al sesto posto. Il tedesco con 1'38"508 ha preceduto il compagno di squadra Sergio Perez (il messicano aveva saltato il primo turno per lasciare l'abitacolo della VJM08 al tester Alfondo Celis jr) di appena 60 millesimi di secondo.
Alle spalle delle monoposto del team di Silverstone ci si aspettava le Williams e, invece, sono emerse le due McLaren: finiti gli esperimenti del mattino fatti in funzione della monoposto 2017, le due MP4-31 hanno fatto un salto importante portando Jenson Button all'ottavo posto davanti a Fernando Alonso.
Carlos Sainz è rimasto fuori (di poco) dall'obiettivo della top ten (lo spagnolo è stato autore di un dritto a fine sessione), mentre è interessante la crescita della Renault che si è insediata al 12esimo posto con Kevin Magnussen. Il danese ha preceduto Felipe Nasr con la Sauber in crescita. Male la Williams scivolata al 14esimo posto con Valtteri Bottas, mentre Felipe Massa è addirittura 16esimo.
In difficoltà la Haas dopo le belle prestazioni viste in Giappone: la squadra americana è parsa in grande difficoltà nella tanto attesa gara di casa. Romain Grosjean è caduto al 18esimo posto: ma al di là di non avere le prestazioni preoccupa il fatto che la macchina continua a perdere parti aerodinamiche saltellando sui cordoli. La direzione gara è stata costretta a interrompere il turno con la bandiera rossa per togliere dei detriti della VF-16 rimasti in traiettoria.
Ocon ha vinto la sfida con Wehrlein nel team Manor, anche se il francese è stato autore di un lungo innocuo nel quale ha solo sporcato le gomme.
Nel pomeriggio la temperatura dell'asfalto è cresciuta di una decina di gradi, rendendo la gomma Supersoft prestazionale solo per un giro, rivelando poi un crollo nelle prestazioni a causa dell'emergere del graining: i tecnici della Pirelli prevedono un primo stint corto di non più di sei/sette giri se la pista di Austin non andrà a gommarsi nella giornata di domani.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | Mercedes | 33 | 1'37.358 | 203.853 | ||
2 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 33 | 1'37.552 | 0.194 | 0.194 | 203.448 |
3 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 32 | 1'37.649 | 0.291 | 0.097 | 203.246 |
4 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 35 | 1'38.178 | 0.820 | 0.529 | 202.151 |
5 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 27 | 1'38.258 | 0.900 | 0.080 | 201.986 |
6 | 27 | Nico Hulkenberg | Force India | Mercedes | 32 | 1'38.508 | 1.150 | 0.250 | 201.473 |
7 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 31 | 1'38.568 | 1.210 | 0.060 | 201.351 |
8 | 22 | Jenson Button | McLaren | Honda | 29 | 1'38.713 | 1.355 | 0.145 | 201.055 |
9 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 30 | 1'38.801 | 1.443 | 0.088 | 200.876 |
10 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 31 | 1'38.865 | 1.507 | 0.064 | 200.746 |
11 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Ferrari | 31 | 1'38.971 | 1.613 | 0.106 | 200.531 |
12 | 20 | Kevin Magnussen | Renault | Renault | 23 | 1'39.159 | 1.801 | 0.188 | 200.151 |
13 | 12 | Felipe Nasr | Sauber | Ferrari | 28 | 1'39.189 | 1.831 | 0.030 | 200.090 |
14 | 77 | Valtteri Bottas | Williams | Mercedes | 34 | 1'39.197 | 1.839 | 0.008 | 200.074 |
15 | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Ferrari | 36 | 1'39.202 | 1.844 | 0.005 | 200.064 |
16 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 30 | 1'39.281 | 1.923 | 0.079 | 199.905 |
17 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 34 | 1'39.455 | 2.097 | 0.174 | 199.555 |
18 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 24 | 1'39.554 | 2.196 | 0.099 | 199.357 |
19 | 31 | Esteban Ocon | Manor | Mercedes | 27 | 1'40.086 | 2.728 | 0.532 | 198.297 |
20 | 21 | Esteban Gutierrez | Haas | Ferrari | 26 | 1'40.114 | 2.756 | 0.028 | 198.242 |
21 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 28 | 1'40.219 | 2.861 | 0.105 | 198.034 |
22 | 94 | Pascal Wehrlein | Manor | Mercedes | 31 | 1'41.131 | 3.773 | 0.912 | 196.248 |
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