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Aston Martin si candida ad alternativa se la Ferrari dovesse lasciare la F1

La Aston Martin è convinta che la Formula 1 possa sfruttare la sua intenzione di entrare come fornitore di motori nel 2021 nelle contrattazioni contro la minaccia della Ferrari di lasciare il Circus.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14 Tag Heuer

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

I proprietari della Formula 1 hanno rivelato al GP del Bahrain di quest'anno il loro progetto per il futuro, che prevede motori più semplici, più economici e più potenti degli attuali V6 turbo ibridi.

La FIA prevede di finalizzare i regolamenti sui motori 2021 di F1 entro la fine di maggio, avendo recentemente confermato le intenzioni di mantenere i V6 turbo ibridi da 1,6 litri, ma senza la MGU-H.

La Aston Martin ha detto che prenderebbe in considerazione la possibilità di costruire un motore per le nuove regole se la tecnologia ed i costi saranno ridotti a sufficienza, mentre la Ferrari ha minacciato la sua uscita se questo processo di semplificazione dovesse andare troppo lontano.

In un'intervista rilasciata a F1 Racing, il presidente e CEO dell'Aston Martin, Andy Palmer, ha suggerito però che lo status dell'Aston Martin come concorrente nel mercato delle supercar potrebbe dare forza alla F1 nelle trattative con la Casa di Maranello e magari mitigare il danno se davvero la Ferrari dovesse decidere di abbandonare il Circus.

"La Liberty ovviamente vuole dei nuovi motori per il 2021. Vogliono portare avanti questo sport" ha detto Palmer.

"Le squadre già presenti non vogliono cambiare troppo il motore".

"La Red Bull ad un certo punto è rimasta allo scoperto, ma ora hanno qualcuno alle loro spalle che gli dice: se si scrivono le regole in questo modo, potremmo essere interessati a fornire un motore. Ora c'è un alternativa".

"Ora, quando la Ferrari minaccia di lasciare la F1, Liberty può dire: beh, Aston e Ferrari hanno lo stesso mercato, lo stesso tipo di cliente, forse non è così male se volete andarvene".

Palmer spera che la Aston possa contribuire a dare forma al futuro della F1 in modo positivo, anche se alla fine non si dovesse dimostrare capace di entrare come fornitore di motori.

"In questo momento di cosa ha bisogno la F1? Ha bisogno di un bel calcio nel c**o e di ricordarsi cosa serve" ha aggiunto Palmer.

"Non si tratta di fare una corsa agli armamenti, si tratta di intrattenere, facendo appello ai carburanti e spingendo la tecnologia".

"Il modo in cui ci stiamo comportando in questo momento sta sconvolgendo l'establishment, abbiamo delle persone che ci rappresentano e anche se alla fine non dovessimo entrare, forse avremo aiutato il processo di miglioramento della F1".

Palmer ha anche ribadito il bisogno di aiuto e di collaborazione da parte dell'Aston Martin per costruire un motore competitivo alla nuove regole.

"Non mi faccio illusioni su quanto sia difficile realizzare un motore di F1, perché nasco come ingegnere delle powertrain" ha detto Palmer.

"Se stiamo davvero semplificando e riducendo i costi di sviluppo, c'è una possibilità che potremmo essere coinvolti".

"Ma se dovessimo essere coinvolti, lo faremmo con dei partner. Se possibile, lo faremo, ma non forniremo alla Red Bull un motore che la farebbe finire al fondo della griglia".

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