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Arrivabene: "Rinnovare Vettel? Tutti si devono guadagnare lo stipendio"

Il team principal della Ferrari non ha fretta di blindare il futuro del tedesco, perché in questo momento è più importante la squadra. E aggiunge: "Seb non è sicuramente uno dei problemi, ma non è nemmeno la soluzione...".

Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal and Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: XPB Images

Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal on the drivers parade
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Maurizio Arrivabene, Team Principal, Scuderia Ferrari
Tifosi sugli spalti con uno striscione per Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal

Negli ultimi giorni si è parlato abbastanza di un possibile rinnovo del contratto tra Sebastian Vettel e la Ferrari, forse anche per dare una scossa ad un ambiente che pare un po' demoralizzato da una stagione che non ha portato i risultati sperati alla Rossa.

E qui la mente torna un po' al passato, perché a Maranello la strategia di ricompattare il gruppo con un rinnovo fu utilizzata anche ai tempi di Michael Schumacher e poi portò agli anni di trionfi che tutti conosciamo molto bene.

Il team principal Maurizio Arrivabene ne ha parlato in un'intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Sky Sport F1 HD, lasciando intendere però che il prolungamento dell'accordo con il pilota tedesco non è una delle priorità in questo momento.

"Non credo che le persone si conquistino con i rinnovi. Oggi i tempi sono un po’ cambiati, nel senso che quello che aveva funzionato con Michael non necessariamente potrebbe funzionare con Sebastian. Sebastian ha solo bisogno di concentrarsi sulla macchina" ha detto Arrivabene.

"E' una persona che dà tanto e il suo dar tanto a volte significa interessarsi un po’ di tutto, per cui ogni tanto va ripreso e va focalizzato sul lavoro principale che deve fare, ma non lo fa con spirito polemico. Lo fa perché è totalmente immerso in questa che tanti chiamano 'la famiglia', ma che io chiamo 'il Team Ferrari'".

Dunque, non sembra esserci troppa fretta di blindare il quattro volte campione del mondo, perché a domanda precisa ha aggiunto: "Sebastian oggi ha un contratto con noi. Abbiamo del lavoro da fare quest’anno e anche il prossimo anno. Poi durante la stagione si vedrà. Ognuno di noi ha degli obiettivi, li ho io, li ha la squadra, li ha Sebastian, li abbiamo tutti. Per cui è giusto che chiunque, indipendentemente da chi sia, si guadagni il suo posto e il suo stipendio".

Dai social è arrivata anche una domanda pepata, perché gli è stato chiesto se alla luce dei tanti errori commessi quest'anno, Vettel non possa essere diventato un po' un problema per la Rossa. Il manager italiano però qui ha difeso il suo pilota.

"Seb non è sicuramente uno dei problemi. Non è nemmeno la soluzione, perché è un uomo che fa parte del Team Ferrari e, come tutti, è una delle soluzioni per arrivare a raggiungere certi obiettivi. È ovvio che i due piloti sono importantissimi e Seb lo è in particolare in questo momento. Il nostro interesse è che tutti lavorino per la squadra".

"E Seb, nel bene o nel male, lo sta facendo come dovrebbe. Quindi non rappresenta il problema, a volte ci sono state delle distrazioni, a volte ci sono stati altri problemi. Io ho visto dei signori piloti prima di lui, ne ho visti molti, e nessuno credo sarebbe in questo momento sarebbe disposto a scagliare la prima pietra contro Sebastian perché tutti fanno degli errori".

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