Arrivabene: "Non sono contento: oggi volevo vincere"
Il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, ammette che la SF16-H ha ancora un gap da recuperare sul giro secco, ma la Rossa in gara è stata competitiva: "Abbiamo fatto in testa 38 dei 57 giri. E' normale non essere soddisfatti"
Foto di: XPB Images
Una gara che si è decisa in corsia box per effetto della bandiera rossa? Può essere visto che le Rosse avevano un vantaggio di 12 secondi sulle Mercedes prima della neutralizzazione. La Mercedes ha deciso di ripartire con le gomme Medie, mentre la Ferrari ha insistito con le Supersoft. Può essere, ma a complicare la rincorsa di Vettel è arrivato poi anche un cambio gomme più lento del solito (costato al tedesco tre secondi), che ha aumentato maggiormente i rimpianti per un finale di gara che al di là dell’errore di Seb, avrebbe potuto avere un esito differente. Decisamente non è stata una domenica fortunata per il pilota tedesco.
Alla fine dei 57 giri del Gpo d’Australia, è difficile vedere se il bicchiere ferrarista è mezzo pieno (la SF16-H si è confermata comunque protagonista anche con temperature molto più basse del previsto), o mezzo vuoto, visto che l’esito della gara sa tanto di chance mancata.
“Se mi chiedete come mi sento – ha confermato Maurizio Arrivabene – confermo di avere dentro di me tanta rabbia. Se in una gara ti confermi al comando per 38 dei 57 giri di gara, speri di concludere la corsa con un successo".
"Quando è entrata in pista la Safety Car eravamo ancora tranquilli, anche se non ci ha certo aiutato, poi è arrivata la bandiera rossa, che non vedevamo da un bel po’ di tempo. La macchina oggi è andata bene, e questo aumenta il rammarico”.
Del Gran Premio d’Australia ferrarista il momento clou resterà senza dubbi la partenza esemplare di Vettel e Raikkonen, che Arrivabene ha descritto come la risposa ferrarista all’attuale potenziale Mercedes in qualifica.
“Noi abbiamo un problema sul giro veloce? Ci sta, ma per altri team il problema magari è la partenza. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che se parti molto bene puoi sopperire ad un qualifica non eccezionale. I nostri piloti hanno fatto una partenza spettacolare".
"Al momento non è la performance in qualifica che mi preoccupa maggiormente, perché quei metri tra la prima e la seconda fila non sono un priorità, ma lo diventano quando in gara non sei a posto”.
E il presidente Marchionne? Sarà contento del potenziale che oggi ha comunque dimostrato la Ferrari?
“Un presidente non può essere contento se non si vince, non ho mai conosciuto un presidente al quale piacesse perdere. E vi confermo che anche io non sono contento del nostro bilancio di oggi, perché anche a me perdere non piace per niente”.
Con la mente già in viaggio verso la tappa in Bahrain, un valutazione a poche ore dalla conclusione del Gran Premio d’Australia è un dato di fatto. Lo scorso anno il terzo posto di Vettel fu festeggiato quasi come una vittoria, dodici mesi dopo lo stesso piazzamento sa di sconfitta. Una differenza che dice molto sulle ambizione 2016 del Cavallino...
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