Arrivabene: "In qualifica una coda da supermercato?"
Il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, è preoccupato per come viene introdotto domani il nuovo format di qualifica senza che siano stati approfonditi tutti gli aspetti gestionali. Horner, invece, teme il vincolo nell'uso della radio.
Foto di: XPB Images
Maurizio Arrivabene è preoccupato. Il team principal della Ferrari teme che il nuovo format delle qualifiche possa trasformare il turno che deve stabilire la griglia in una “coda come al supermercato”.
Secondo il manager bresciano la decisione di cambiare il format delle qualifiche doveva essere approfondita prima di un’affrettata adozione già per il Gp d’Australia. Maurizio non ha nascosto il timore di vedere le monoposto come in fila alla cassa del supermarket all’inizio di ogni turno.
"Sia chiaro non voglio passare per quello che è contrario a tutti i cambiamenti. La Ferrari non è contro le novità, ma semplicemente ritiene che forse era necessario concedere un po' più di tempo per sviluppare meglio l’idea che è stata proposta".
"Non posso dirlo con certezza, ma all’inizio della sessione di qualificazione vedremo una fila come si vede al sabato alla cassa di un supermercato. Poi andremo a vedere cosa succederà. Adesso non è giusto criticare il format prima che si sia verificato come possa andare nella realtà.
Horner preoccupato sui limiti radio
Christian Horner, invece, punta lo sguardo altrove: il team principal della Red Bull Racing spera che il divieto delle comunicazioni radio non vada "troppo lontano". Parlando dei nuovi regolamenti 2016, Horner ha espresso le sue preoccupazioni sul fatto che i limiti nell’uso della radio potrebbero avere un impatto anche sulla base degli appassionati di questo sport.
"Penso che quello di domani sarà un viaggio alla scoperta delle nuove qualifiche e spero che non ci sia spinti troppo in là sui vincoli nell’uso della radio".
"Qualcuno che sta dietro le quinte ritiene che possa essere molto divertente e coinvolgente per i tifosi."
Christian aveva anche previsto che la gestione delle comunicazioni senza radio è una cosa che non può essere gestita direttamente in un fine settimana di gara.
"Credo che il problema con cui dobbiamo confrontarci sia la complessità di queste monoposto: l’assistenza che è richiesta per farle funzionare al meglio, che sia dal muretto o dai box, è molto cambiata rispetto a una Formula 1 di tre o quattro anni fa”.
"Impareremo come comportarci man mano, scoprendo le nuove regole. Ma un conto è assicurare il buon funzionamento della macchina e un altro adottare delle misure di natura sportiva: abbiamo bisogno di scoprire il giusto equilibrio e non sono sicuro che andremo a trovarlo subito in questo fine settimana".
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