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Arrivabene: "In Canada porteremo delle novità di motore"

La Ferrari sta deliberando una nuova specifica dello 059/5 per il Canada. La squadra del Cavallino porterà delle modifiche importanti: sta discutendo con la FIA per vedere se saranno concesse per l'affidabilità o se costeranno dei gettoni

Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal

XPB Images

Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari SF16-H
Felipe Massa, Williams FW38 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H and Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H in the pits
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari SF16-H perde la sua ala anteriore
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari SF16-H perde la sua ala anteriore
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
James Allison, Ferrari Chassis Technical Director con Toto Wolff, Azionista e Direttore Esecutivo Me

Non sarà un lunedì di pacche sulle spalle a Maranello. Perché Maurizio Arrivabene vuole vederci chiaro su cosa ha tarpato le ali alla Ferrari nelle ultime due gare del Mondiale. Il team principal di Maranello non sembra intenzionato a fare sconti: vuole capire cosa blocca la SF16-H nel momento clou delle qualifiche, un rebus senza precedenti. Terminata la gara di Monaco, Arrivabene ha anche anticipato novità tecniche alla power unit che saranno portate nella prossima tappa di Montreal.

La vostra monoposto in gara sembra essere più veloce di quello che poi riesce a concretizzare. Diventa cruciale risolvere i problemi in qualifica?
“Esatto. E’ successo a Barcellona e lo stesso qui a Monaco. In misura meno importante in termini di tempo, ma altrettanto grave. Il problema è li, il sabato pomeriggio. Bisogna cercare di capire, perché è assurdo che una monoposto abbia una certa performance in Q1 e Q2 e non riesca a ripetersi in Q3. Si parla di finestre di funzionamento degli pneumatici, ma voglio che si analizzi approfonditamente quanto sta succedendo”.

Avete un’idea del problema?
“Sappiamo che è legato all’adattamento della nostra monoposto agli pneumatici. Bisogna lavorare e risolvere questo problema, perché se non riusciamo a partire nelle prime posizioni ci troviamo ad affrontare dei guai che non dovrebbero essere i nostri. Come accaduto nella gara di oggi. Per recuperare posizioni abbiamo dovuto fare una strategia aggressiva che ci ha fatto finire dietro a Massa: Felipe non dovrebbe essere un nostro avversario diretto. Oggi la strategia aggressiva è stata corretta, ma sono scelte che non sarebbero necessarie se ci qualificassimo meglio”.

Qual è lo stato d’animo della squadra dopo le ultime due gare?
“Ho visto i ragazzi nei box comunque molto carichi, e la dimostrazione l’hanno data in pista facendo un pit-stop incredibile. È compito mio mantenere il gruppo concentrato e focalizzato sul lavoro, del resto mancano ancora quindici gare al termine del campionato e non è certo il caso di abbattersi”.

Vi dispiace aver perso la fornitura di power unit alla Toro Rosso?
“Dobbiamo ancora incontrarci e parlare, abbiamo pur sempre un contratto con un’opzione. Lo scorso anno erano in difficoltà, avevano disperato bisogno di un motore e siamo riuscito a fornirlo in extremis. Loro sono stati molto bravi riuscendo a completare la monoposto in tempi davvero ristretti”.

Con quali prospettive tecniche vi avvicinate alla prossima trasferta in Canada?
“Porteremo delle novità sul fronte power unit. Ma non sappiamo ancora se spenderemo o meno dei gettoni. Stiamo parlando con la FIA per decidere cosa fare”.

Credi che Rosberg sia entrato in una fase negativa dopo il grande inizio di stagione?
“Monaco è una pista strana. Nico ha vinto parecchio su questo tracciato, ma quest’anno non gli è andata molto bene. Aspetterei a dare dei giudizi, ma è ovvio che se Nico dovesse perdere ancora terreno, il Mondiale si aprirebbe di più diventando più interessante. Ma non credo proprio che si possa parlare di crisi di Rosberg, ed è comunque un eventuale problema che lascio a Toto Wolff. Io ho già i miei, che sono anche più grossi”.

Sono già diversi anni che la Ferrari non si esprime al meglio in qualifica. Può esserci un problema di sistema di lavoro?
“Le monoposto delle ultime stagioni sono molto diverse tra loro. Si può avere un problema apparentemente identico ad uno precedente, ma per motivi differenti. Abbiamo visto che basta cambiare tipo di pista o asfalto per avere riscontri completamente diversi e diventa difficile fare confronti”.

Alla luce degli ultimi risultati credi che la Ferrari debba guardarsi le spalle dalla Red Bull nel Mondiale costruttori?
“Il nostro riferimento è la Mercedes. Ci sono poi piste che esaltano maggiormente certe qualità di una monoposto, ed altre meno. Abbiamo visto una Red Bull molto competitiva dove paga avere un buon carico aerodinamico, ma anche a Barcellona avremmo potuto vincere noi”.

Quanto sta incidendo l’ormai famosa gestione delle pressioni degli pneumatici sui risultati di questa fase del campionato?
“È un tema che merita di essere affrontato in modo molto dettagliato”.

Abbiamo visto un Raikkonen a due facce. Bene in classifica, ma poi arrivano weekend come qui a Monaco dove sembra essere un pilota in crisi.
“Quella di Monaco è una pista che a Kimi non è mai piaciuta. Ogni pilota ha la sua… bestia nera. Ricordo che Michael non amava particolarmente il circuito di Istanbul, e su quel tracciato Massa era sempre più veloce di lui. Kimi è molto concentrato, ma quella sul Principato è una trasferta che toglierebbe volentieri dal calendario. Ma Ecclestone non è d’accordo….”.

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