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Arrivabene: "I danni causati da Kvyat li valuteremo a casa"

Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, teme che la Rossa di Vettel possa aver riportato dei danni dai tamponamenti di Kvyat: "L'errore del russo è costato molto di più alla Ferrari che al pilota della Red Bull".

The damaged nosecone of race retiree Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

The damaged nosecone of race retiree Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

XPB Images

Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal on the grid
The damaged nosecone of race retiree Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
The damaged nosecone of race retiree Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Bernie Ecclestone con Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari as the grid observes the national anthem
The damaged nosecone of race retiree Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari sulla griglia
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB12 tampona Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H alla partenza
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB12 tampona Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H alla partenza
Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H leads Valtteri Bottas, Williams FW38
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team W07 leads Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Podium: third place Kimi Raikkonen, Ferrari
Podium: third place Kimi Raikkonen, Ferrari

Maurizio Arrivabene ci mette la faccia. E non accetta che il poker di successi con cui la Mercedes ha aperto il Mondiale 2016 possa portare il benché minimo segno di rassegnazione. Anzi: il responsabile della Scuderia è certo che la reazione della Ferrari ci sarà, forse già a partire da Barcellona. Il circuito di Montmelò dovrebbe essere pista amica, e su questo la Ferrari conta molto.

Iniziamo dall’incidente di Vettel. Pensi che Seb possa accusare il colpo dopo questo inizio di stagione poco fortunato?
“Assolutamente no. Gli ho parlato durante la gara ed anche dopo. Era veramente molto arrabbiato, ma poco dopo stava dialogando con il suo ingegnere in vista della prossima gara. Questa è la reazione di un campione. Non credo che abbia ancora messo in archivio quanto accaduto, ma è le motivazioni non di discutono”.

Come giudichi quanto fatto da Kvyat?
“A Shanghai ho detto che Kvyat aveva fatto il suo lavoro, ma qui a Sochi non possiamo dirlo. Può solo scusarsi. La penalità lieve? Non sta a me giudicare, ma posso solo dire che il suo errore è costato più a noi che a lui”.

Avete avuto modo di valutare i danni subiti dalla macchina di Vettel?
“Al momento no. Abbiamo visto tutti che la monoposto ha riportato danni soprattutto nella zona posteriore, ma solo quando saremo a Maranello potremo valutare l’entità del danno”.

Al di là degli imprevisti che in questo weekend non sono mancati, quali indicazioni tecniche avete avuto dalle novità portare in pista?
“Avevamo una nuova ala posteriore, ma non è stata utilizzata sabato e domenica perché c’era la necessità di mettere a punto il sistema DRS e non abbiamo voluto correre rischi. Quella anteriore invece è stata promossa. Passando alla power unit, la scelta di portare qui la versione aggiornata con i gettoni è stata fatta anche perché sapevamo che questa pista non è tradizionalmente per noi la migliore. Abbiamo modo di valutarlo in vista delle prossime gare, che saranno a noi più congeniali”.

I riscontri sono stati buoni?
“Se avessimo avuto la possibilità di partire in una posizione migliore, forse gli esiti della gara sarebbero stati differenti. I riscontri sui giri veloci sono stati buoni”.

Hamilton però ha passato Raikkonen senza grandi difficoltà...
“Hamilton non è certo andato piano, ma al primo giro è stato anche fortunato riuscendo a guadagnare posizioni grazie al caos creatosi davanti a lui. ”

Pensate che sia soprattutto una questione di pista?
“Diciamo che non ci aiuta. E’ ovvio che la Mercedes è fortissima, l’ho detto e lo ribadisco. Chiarito questo, ci sono dei tracciati sui quali se riusciamo a metterli sotto pressione, come accaduto a Melbourne, la gara si può anche vincere. Su altri circuit c’è ancora un gap, soprattutto Sochi e Spa”.

Resta il fatto che la Mercedes è a punteggio pieno...
“Se hai davanti a te una squadra che vince quattro gare su quattro non puoi che prendere atto che sono fortissimi. Ma se guardiamo quanto accaduto a Hamilton, vediamo che anche loro hanno avuto problemi di affidabilità. Bisogna mettergli pressione, è questo il nostro primo obiettivo. A loro tutti i problemi sono capitati su una sola macchina, a noi si sono distribuiti su entrambi. Mancano ancora diciassette gare, è bene sottolinearlo, quindi il tempo per rifarci c’è. Alla sfortuna e alla fortuna non ci credo. Credo al fattore umano. Se si commettono degli errori è però importante imparare a fare in modo che non accadano più”.

Questo weekend abbiamo visto un Raikkonen a due facce: il terzo posto, ma anche qualche errore da penna rossa...
“L’ho detto subito che c’è stato una debolezza dopo la ripartenza al termine della safety-car. Ma non si può neanche dire che Kimi abbia fatto una gara non buona. Certo, ieri probabilmente poteva andar meglio in qualifica così come oggi in fare di ripartenza avrebbe potuto difendersi meglio”.

Alla quarta gara vi restano solo 6 gettoni. Sarà un problema in vista del proseguimento della stagione?
“Non so, ma questo è un problema che per fortuna il prossimo anno non ci sarà più. Credo che a Maranello sia nel 2015 che in questa stagione sia stato fatto un gran lavoro su questo fronte, così come credo che oggi la nostra power unit non sia così in ritardo rispetto alla Mercedes”.

Il Presidente Marchionne ha chiamato?
“Non ancora, ma sono certo che non sarà felice”.

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