Arrivabene: "Ai tifosi dico saremo umili, ma non arrendevoli!"
Il team principal Ferrari è consapevole della superiorità Mercedes sulle piste più veloci come Monza, ma assicura che la squadra farà tutto il possibile per pungolare le frecce d'argento. La questione olio non ha condizionato le scelte del Cavallino.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Gli aggiornamenti portati alla vigilia di Spa hanno consentito alla monoposto di migliorare la sua performance sulle piste veloci. Ti aspettavi questo risultato e arriveranno altre novità nella fase finale del campionato?
“Non credo che sia davvero un grandissimo risultato. Possiamo considerarlo tale quando si vincono le gare, e al momento non stiamo vincendo. Detto questo, sia Spa che Monza non sono piste che si sposano bene con la filosofia della nostra monoposto, lo sappiamo e lo sapevamo da tempo. Su questa tipologia di tracciati… questi ragazzi (Mercedes) sono più forti di noi”.
Avete confermato Kimi e Sebastian, sposando la stabilità. Puoi dirci perché questa coppia funziona così bene e quali sono i piani per il futuro di Giovinazzi e Leclerc?
“La ragione credo sia abbastanza chiara: gli ultimi tre anni abbiamo visto una grande collaborazione tra loro. Lavorano molto bene insieme, rafforzando lo spirito di squadra, e non abbiamo trovato alcun motivo per non confermarli".
"Passando ai nostri giovani, al momento stanno crescendo, ed il nostro obiettivo è ovviamente quello di poter aiutare nella crescita dei talenti che possano un giorno essere con noi. Questo è l’obiettivo finale. Ma prima devono dimostrare sul campo di meritare la Formula 1”.
Cosa significa Monza per te e per la Ferrari?
“Monza è il Gran Premio d'Italia e siamo una squadra italiana, e naturalmente per noi è un weekend che viviamo in un’atmosfera incredibile fatta di passione, tradizione e storia. Anche Enzo Ferrari teneva molto a Monza, per lui il Gran Premio d'Italia era il Gran Premio per eccellenza, e questa è la parte emozionale".
"Poi, ovviamente c’è il pubblico, fantastico, che crea un’atmosfera unica. Già giovedì abbiamo sentito un incredibile affetto da parte dei tifosi che spingono tutta la squadra, facendo percepire un’aspettativa molto alta. Ma dobbiamo essere umili, conosciamo le caratteristiche di base della nostra monoposto 2017, e sappiamo che quella di Monza non è la pista migliore per noi. Detto questo, il nostro atteggiamento sarà umile ma non arrendevole. Questo è ciò che posso promettere ai nostri tifosi”.
Si è parlato molto negli ultimi giorni della questione “olio”. Quale è la posizione della Ferrari su tutta la situazione?
“Non ci sono conflitti, ma non voglio commentare. Mercedes ha omologato il quarto motore in anticipo rispetto a noi, ma allo stesso tempo noi avremo un po’ più di tempo per lo sviluppo. E non voglio aggiungere altro”.
Introducendo la quarta power unit dopo la gara di Monza sarete costretti a rispettare un limite inferiore di consumo di olio. Credete di poter compensare questo svantaggio rispetto a Mercedes con i nuovi aggiornamenti?
“Il piano di rotazione ed utilizzo delle power unit è stato deciso ad inizio anno, non ha nulla a che fare con la questione ‘olio’. Questa è la risposta”.
Kimi ha detto che il suo obiettivo nella seconda parte della stagione è una vittoria. Pensi che possa farcela?
“Già a Monaco ha dimostrato che è in grado di farlo, ed anche in Ungheria era molto vicino. Ovviamente sarò davvero felice se Kimi riuscirà a centrare il suo obiettivo, ha lavorato molto duramente gli ultimi tre anni e credo che lo meriti”.
In passato ci sono stati esempi di testa a testa tra squadre in lotta per il Mondiale molto tesi, su tutti i fronti. Oggi, almeno dall’esterno, sembra che Ferrari e Mercedes abbiano una relazione sorprendentemente armoniosa…
“Sono sempre sorpreso quando sento questo tipo di commenti. Volete organizzare una partita di boxe? Dobbiamo avere rispetto reciproco, e deve esserci tra tutte le squadre, dentro e fuori dai campi di gara. Non c'è niente di sbagliato se si prende un caffè insieme nei momenti di pausa e poi si torna a pungolarsi in pista".
"Non ho intenzione di prendere un caffè con tutti, semplicemente perché ci sono persone che conosco molto bene ed altre che non conosco affatto. Questa è la mia scelta personale. Se non fosse così dovremmo essere definiti degli hooligans, e non lo siamo”.
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