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Analisi

Animazione Ferrari: come mai la macchina che si copia, per ora non è vincente?

E' curioso il fatto che la SF90 sia la monoposto più copiata dal giorno della sua presentazione, ma al debutto nel GP d'Australia ha deluso in modo cocente le aspettative dei tifosi ferraristi. Cerchiamo di capire perché in Bahrain la musica dovrebbe cambiare sensibilmente.

Watch: Analisi Tecnica Ferrari: comparazione tra la SF71H e la SF90

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Quale Ferrari dobbiamo aspettarci in Bahrain dopo la doccia fredda dell’Australia che ha raffreddato gli entusiasmi dei tifosi del Cavallino? La SF90 è una monoposto che sta facendo scuola per quanto riguarda l’aerodinamica anteriore cambiata per effetto delle nuove regole volute dalla FIA per facilitare i sorpassi quando due vetture sono in scia.

Grandi sorpassi all’Albert Park non li abbiamo visti, ma quella di Melbourne è stata una pista poco rappresentativa in materia: prima di esprimere dei giudizi forse vale la pena di aspettare il lungo rettilineo di Sakhir.

È indubbio che gli aerodinamici del Reparto Corse (forse ispirati da quelli di Hinwil dell’Alfa Romeo che hanno adottato lo stesso concetto della SF90 ma lo hanno anche estremizzato) hanno indicato la strada di sviluppo più efficiente con l’ala anteriore che è stata pensata per l’outwash dei flussi, andando in continuità con la ricerca portata avanti l’anno scorso.

Ferrari SF90, dettaglio dell'ala anteriore

Ferrari SF90, dettaglio dell'ala anteriore

Photo by: Erik Junius

Certo sull’ala 2019 sono scomparsi gli upper flap e quel lungo tunnel sotto i profili che incanalavano l’aria all’esterno della ruota anteriore con l’intento di portarla più indietro per ripulire la scia turbolenta della gomma e avere più efficienza verso il fondo e il diffusore. Si notino i profili supplementari con una corda maggiore nella parte interna dell’ala e con un’incidenza quasi zero man mano che ci si avvicina alla bandella laterale, esattamente il contrario di quanto è stato fatto da Mercedes e Red Bull Racing.

Ferrari SF90 dettaglio dello sfogo d'aria dalla parte basse del cestello anteriore dei freni

Ferrari SF90 dettaglio dello sfogo d'aria dalla parte basse del cestello anteriore dei freni

Photo by: Giorgio Piola

La SF71H per riuscire a deviare i flussi sfruttava anche il mozzo soffiato che quest’anno è vietato. A Maranello non si sono persi d’animo e hanno riprodotto un qualcosa di simile spostando la pinza dei freni (che è tornata a essere più inclinata) per lasciare lo spazio a interessanti sfoghi d’aria alimentati dalla presa della brake duct.

Il risultato non è lo stesso del 2018 perché il flusso che soffia è perturbato dalle razze del cerchio, anche se è meglio di niente, tanto che la Mercedes dominatrice nel primo GP stagionale si è orientata verso le scelte ferrariste, aprendo la parte finale della paratia laterale dell’ala anteriore, e introducendo un condotto alimentato dalla brake duct.

La Ferrari, dunque, detta l’orientamento aerodinamico 2019 per quanto riguarda la parte anteriore della monoposto, indicando anche agli altri quella che è la… via maestra.

Ferrari SF90, dettaglio della pance con la bocca dei radiatori in alto

Ferrari SF90, dettaglio della pance con la bocca dei radiatori in alto

Photo by: Ferrari

La SF90 è stata scopiazzata anche nel disegno delle pance: la SF90 è la terza Rossa che adotta le bocche dei radiatori molto spostate indietro e che pescano l’aria per il raffreddamento in alto.

La fiancata è preceduta da un convogliatore di flusso che divide i filetti destinati al diffusore posteriore da quelli per il raffreddamento dei radiatori. All’interno delle pance è stato fatto un grosso lavoro sulla fluidodinamica, deliberando un pacco di ben quattro radiatori a sandwich uno sull’altro per disegnare delle pance più strette.

Ferrari SF90 con i quattro elementi dei radiatori sovrapposti

Ferrari SF90 con i quattro elementi dei radiatori sovrapposti

Photo by: John Toscano / Sutton Images

Lo scambio termico in Australia può non essere stato ottimale: le immagini che abbiamo raccolto testimoniavano degli sfoghi dell’aria calda decisamente più chiusi non solo della freccia d’argento, ma anche delle macchine clienti che montavano la stessa power unit 064, vale a dire Alfa Romeo C38 e Haas VF-19.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 con l'airscope triangolare

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 con l'airscope triangolare

Photo by: Jerry Andre / Sutton Images

Anche l’airscope è stato sensibilmente ridotto rispetto a quello della SF71H: in realtà è tornato a essere triangolare come nel 2017 perché è stata aperta una seconda presa per gli accessori della power unit fra i due supporti del rollbar. Sarà sufficiente per la calura del Bahrain? Lo scopriremo a Sakhir dove ci aspettiamo una macchina in una configurazione più aperta, in modo tale da non penalizzare la potenza del motore come molto probabilmente è successo a Melbourne.

Ferrari SF90: il terzo elemento anteriore è ancora meccanico

Ferrari SF90: il terzo elemento anteriore è ancora meccanico

Photo by: Mark Sutton / Sutton Images

Ma i tecnici in Australia hanno parlato di mancanza di bilanciamento della monoposto e l’incapacità di sfruttare al meglio le gomme Pirelli. Una deficienza grave alla quale i ferraristi non sono riusciti a trovare rimedio nel weekend. La SF90 è passata dalla pista di Barcellona che è un… biliardo a quella dell’Albert Park ricca di gibbosità e ondulazioni.

Ferrari SF90, dettaglio del diffusore e della sospensione posteriore

Ferrari SF90, dettaglio del diffusore e della sospensione posteriore

Photo by: Giorgio Piola

Insomma quella che era una macchina facile che poteva portare la staccata fin quasi alla corda della curva si è trasformata in una vettura ostica, imprevedibile, che ha costretto i piloti del Cavallino solo a difendersi in modo passivo. È evidente che c’è qualcosa nelle sospensioni che non ha funzionato a dovere: nel retrotreno c’è il terzo elemento idraulico, la cui messa a punto può ancora non essere ottimale.

È stato adottato solo alla fine dello scorso anno, mentre gli altri top team vantano un’esperienza (e una raccolta dati) pluriennale. Può essere che sullo sconnesso della prima gara abbia sofferto, per cui il ritorno a una pista piatta dovrebbe rimettere la SF90 nella condizione di Barcellona.

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