Analisi tecnica: la McLaren lavora per aumentare la downforce posteriore
Non essendo riuscito a montare la nuova paratia dell'ala posteriore McLaren in Cina a causa dei problemi al motore Honda, Alonso ha potuto sperimentare la nuova soluzione in Bahrain che poi è stata analizzata anche nei successivi test.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La McLaren soffre, ma non si vuole arrendere all’incapacità della Honda di darle un motore competitivo. Del team di Woking resta interessante l'ala posteriore che è rimasta fedele al concetto presentato dalla squadra dall'inizio della stagione, interpretando in modo molto largo il nuovo regolamento che impone delle paratie laterali svergolate, più strette sotto e più larghe sopra.
Utilizzando sapientemente delle soffiature sulle paratie laterali della MCL32, abbiamo assistito ad una continua evoluzione del concetto che permette alla McLaren di ampliare l’area di riempimento dell’ala posteriore.
In alto nel tondo a destra è possibile vedere la paratia usata prima del Bahrain con quattro profili e tre soffiaggi che scendono dalla parte superiore, mentre la forma arcuata era lasciata al supporto di entrata e di uscita.
La paratia rivista (nel tondo a sinistra), invece, presentava un paio di slot in più molto lunghi (freccia a destra), riprendendo un concetto che si era visto l’anno scorso al GP d’Austria durante le prove libere della scorsa stagione (sotto), mentre ora dei piccoli supporti di metallo evitano che ci possano essere troppe deformazioni a creare nocive turbolenze.
E’ curioso notare che è stato aggiunto un soffiaggio anche al bordo d’entrata curvo della paratia (freccia a sinistra).
La McLaren, infatti, già l’anno scorso aveva lavorato sodo sul posteriore della MP4-31 nel tentativo di aumentare il carico e la trazione. Il responsabile aerodinamico, Peter Prodromou, aveva cercato di accrescere il flusso sotto al profilo principale dell’ala cercando un migliore riempimento d’aria grazie ai vistosi soffiaggi verticali nella paratia laterale, ma gli scuotimenti delle frange non avevano reso efficace questa soluzione che era stata bocciata dopo i test.
Per cercare di migliorare l’efficienza dell’ala posteriore è stata introdotta anche la T-wing (sopra) dotata di due elementi in carbonio, utile a far riattaccare i flussi della pinna sulla parte superiore del profilo.
Mentre questi cambiamenti dovrebbero incrementare la downforce dell'ala posteriore, è importante notare che la squadra farà anche delle modifiche alle ali per ridurre la resistenza all’avanzamento.
Testing times
Che la McLaren sia in difficoltà soprattutto per l’inadeguatezza del motore Honda è un fatto ormai assodato per tutti, ma ciò non impedisce all'equipe di Woking di cercare di migliorare le sue prestazioni in materia di aerodinamica e nella comprensione di come funzionano le nuove gomme Pirelli.
La MCL32 nei test ad Al Sakhir che hanno seguito il GP del Bahrain è stata strumentata dall’adozione di vistosi tubi di Pitot e rastrelli di sensori. Si tratta di analisi fatti per capire qual è l’efficienza delle superfici aerodinamiche e per monitorare come la deformazione degli pneumatici possa cambiare l’andamento dei flussi.
Il team McLaren, infatti, ha installato un sensore anche nel diffusore posteriore per verificare qual è la deformazione delle gomme posteriori quando sono sotto carico. Questa che si vede dovrebbe essere una fotocamera a infrarossi, utile a rilevare come cambiano le temperature della gomma al variare della forma della spalla in funzione del carico.
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