Analisi tecnica: Ferrari, il muso corto della SF16-H è molto sofisticato
La SF16-H è un taglio netto con la monoposto dello scorso anno: grazie ai disegni di Giorgio Piola scopriamo quali sono le principali differenze nella vista dell'anteriore.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari con la SF16-H ha stravolto i concetti tecnici che si erano visti sulla monoposto che l'anno scorso ha vinto tre Gran Premi con Sebastian Vettel. La nuova Rossa che girerà domani a Barcellona a porte chiuse nel filming day è un taglio netto con il passato.
Nei disegni di Giorgio Piola possiamo apprezzare gli importanti cambiamenti che il capo progettista Simone Resta ha portato all'anteriore. L'aspetto visivo di maggiore impatto è certamente il muso corto che non è esageratamente alto.
La squadra del Cavallino diretta da James Allison non si è limitata a copiare le soluzioni che già si erano viste lo scorso anno, anche se la somiglianza con la Red Bull RB11 è molto marcata. Guardando con attenzione i piloni si nota che non hanno un andamento rettilineo, ma hanno una forma complessa che incanala l'andamento dei flussi con un disegno alquanto sofisticato, certamente frutto di un lungo lavoro in galleria del vento.
Il dito centrale non è troppo corto, ma è una via di mezzo fra le varie soluzioni che si sono viste in materia, con un andamento a chiglia che prosegue sotto al muso. Certamente è stato utile a superare il crash test frontale, ma assolve anche utili funzioni aerodinamiche.
L'altra variazione importante rispetto alla SF15-T è stata il ritorno alla sospensione anteriore con lo schema push rod, in luogo del tirante che ha tenuto banco negli ultimi quattro anni. Nel disegno senza muso Giorgio Piola si è limitato a rovesciare i cinematismi interni alla scocca: con il pull rod il terzo elemento era montato sul pavimento della scocca, mentre adesso è tornato in alto come su tutte le altre monoposto. Il puntone che ha una forma aerodinamca, si ancora al telaio più in alto di quanto non accada sulle altre F.1. Il triangolo inferiore, invece, ha mantenuto la forma a diapason che è di matrice Mercedes, mentre il braccio dello sterzo è incorporato nella copertura in carbonio del triangolo superiore. La sensazione è che sia puntato alla massima pulizia, per cercare di ridurre la resistenza all'avanzamento.
L'ala anteriore nel confronto con la SF15-T sembra molto diversa sulla SF16-H: in realtà la configurazione dei profili della macchina dello scorso anno si riferisce alla presentazione della macchina, mentre quelli sulla Rossa 2016 non sono altro che quelli già visti alla fine del Campionato 2015.
La presa d'aria dinamica del motore è cambiata: adesso ha una forma più ogivale e sembra più separata dalla testa del pilota, mentre sulla SF15-T era triangolare.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments