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Analisi tecnica Alfa Romeo: tante soluzioni coraggiose per puntare in alto

L'Alfa Romeo che ha girato a Fiorano con Raikkonen mostra l'ala anteriore con i flap tagliati, il muso a doppio profilo con una presa a... mirino. La sospensione anteriore ha il triangolo superiore rialzato dal bracket e gli scarichi sono verticali in perfetto stile Ferrari.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Lorenzo Moro

Un atto di coraggio. L’Alfa Romeo Racing ha fatto il suo debutto a Fiorano con la monoposto 2019 in livrea camouflage, in attesa di scoprire il rosso del Biscione nella colorazione definitiva lunedì mattina a Barcellona, poco prima che inizino i test invernali collettivi. Ma anche fra i quadrifogli e i cuoricini che caratterizzano la macchina di Hinwil, non sono sfuggiti alcuni elementi che rendono questa F1 la più innovativa fra quelle scoperte finora.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Photo by: Lorenzo Moro

Il direttore tecnico, Simone Resta, e il capo progettista, Luca Furbatto, hanno cercato di estremizzare certi concetti che avevano già sviluppato l’anno scorso sulla C37, mantenendo la propria identità progettuale pur adottando sempre più parti della Ferrari, in una collaborazione tecnica che si sta gradualmente allargando specie nella definizione del retrotreno fortemente influenzato dalle scelte fatte sulla Rossa.

La squadra diretta da Frederic Vasseur, ottava nel mondiale Costruttori 2018, ha l’ambizione di puntare più in alto grazie alla coppia di piloti formata da Kimi Raikkonen (che ha effettuato i primi tre giri sulla pista del Cavallino) e Antonio Giovinazzi e a una vettura che ha l’ambizione di diventare una grande protagonista nel gruppo di centro, subito dietro ai tre top team.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Photo by: Lorenzo Moro

Luca Furbatto ha voluto colpire l’attenzione nelle scelte della parte anteriore: l’ala rispecchia le regole 2019, ma i flap sono stati tagliati nella parte più esterna verso la paratia laterale che, fra l’altro, mostra un piccolo deflettore verticale in coda. Non sappiamo se Kim Raikkonen ha girato in una configurazione non completa, ma se così non fosse appare evidente il tentativo di portare il flusso a girare all’esterno della gomma anteriore a costo di pagare qualcosa in efficienza sul dritto.

Anche il muso che resta “biplano” è insolito: l’Alfa Romeo ha aggiunto una piccola presa a sbalzo che sembra una sorta di mirino. Il concetto che ha preso il posto del nasino, in parte, si ritrova anche sulla McLaren MCL34 che è stata mostrata a Woking, poco dopo i primi tre giri della F1 svizzera. Proprio come sulla Red Bull RB15 all’interno della presa ci sono dei convogliatori di flusso.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Photo by: Lorenzo Moro

I piloni dell’ala anteriore sono stati sagomati per creare un effetto Venturi nella parte inferiore del muso che è piuttosto largo, specie se confrontato con quello davvero “light” della Mercedes, ma aspettiamoci delle novità in quest’area nel corso della stagione.

Ai lati del muso si osservano le prese dell’S-duct che sfocia nella parte superiore del telaio con uno sfogo piuttosto appariscente. La forma del vanity panel lascia intendere che sotto ci sia un terzo elemento piuttosto generoso nelle sue dimensioni.

La sospensione anteriore a schema push rod adotta il triangolo superiore rialzato grazie al bracket che esce dal porta mozzo. L’Alfa Romeo segue l’idea Mercedes scelta anche dalla McLaren, ma bocciata dalla Toro Rosso. Il triangolo inferiore è in versione “diapason” che permette una carenatura dei due bracci molto ravvicinati, utile a pettinare i flussi.

Simone Resta non ha voluto estremizzare la posizione del braccio di sterzo che è a metà fra i due triangoli. La presa dei freni è triangolare ed è divisa in cinque parti.

Dettaglio dell'halo e della livrea Alfa Romeo Racing

Dettaglio dell'halo e della livrea Alfa Romeo Racing

Photo by: Alfa Romeo

Completamente rivisto il disegno delle pance: la generosa bocca dei radiatori del motore Ferrari 046 è stata ricavata fra la linea di cintura del telaio e il cono antintrusione che è stata abbassato al massimo concesso dal regolamento. Sulla C37 il flusso era sdoppiato in due prese, mentre adesso il concetto è più simile a quello adottato dalla Red Bull sulla RB15. Il cono si prolunga in un profilo che fa da sostegno al deviatore di flusso laterale che arriva fino al fondo e si compone di due parti svergolate, mentre la bocca dei radiatori è sovrastata da un profilo che si collega ai due supporti degli specchietti con un’evidente funzione aerodinamica.

Dettaglio del logo dell'Alfa Romeo Racing

Dettaglio del logo dell'Alfa Romeo Racing

Photo by: Alfa Romeo

I turning vanes si uniscono al più basso e lungo bargeboard che mostra anche un attacco a ponte sul telaio. Ai lati del telaio, in prossimità del supporto anteriore dell’Halo, che ha già un piccolo profilo sul “diadema”, si notano tre profili curvati verso il basso: servono a separare l’aria destinata al diffusore da quella necessaria al raffreddamento della power unit.

La pancia non è particolarmente svasata nella parte inferiore e potrebbe essere un po’ più convenzionale di quella Ferrari che scopriremo domani.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Photo by: Lorenzo Moro

L’Alfa Romeo mantiene il roll-bar a mono-pilone, così come è stata mantenuta la doppia presa d’aria dinamica: oltre alle due orecchie più in basso c’è quella più grande per il raffreddamento dell’ERS. Quella di Hinwil è l’unica macchina che è nata senza la pinna a far da deriva verticale sul cofano e non dispone di T-wing.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Photo by: Lorenzo Moro

Fra i due piloni a collo di cigno che reggono l’ala posteriore si osservano gli scarichi in posizione verticale, con quelli della wastegate sopra a quello centrale: questa è una soluzione Ferrari che è stata integrata anche ai team clienti. Il profilo principale dell’ala non è piatto, ma mostra una forma a cucchiaio. Il flap mobile è più alto per regolamento, mentre le paratie laterali sono già molto lavorate con cinque soffiaggi nella zona svergolata e una serie di frange in basso.

La sospensione posteriore a schema pull rod mostra il triangolo superiore rialzato dal bracket: è curioso vedere la cover in carbonio che arriva fino al puntone che si trova a metà braccio. Il fondo montato è già quello che vedremo nei test con un doppio profilo con un lungo soffiaggio parallelo al bordo d’entrata, mentre in coda ci sono undici slot davanti alla ruota posteriore.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing

Photo by: Lorenzo Moro

 

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