Analisi Red Bull: ecco perché a Silverstone sono state provate due ali molto scariche
La squadra di Milton Keynes, nel tentativo di contrastare la minore potenza del motore Renault rispetto a Mercedes e Ferrari, ha scaricato le ali, provando due configurazioni fra Verstappen e Ricciardo per trovare il miglior equilibrio con il retrotreno.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La differenza di potenza fra il motore Renault della Red Bull e quello di Mercedes e Ferrari ha spesso costretto il team di Milton Keynes a fare delle scelte molto aggressive sul fronte aerodinamico, con ali molto scariche nel tentativo di non perdere troppo tempo sui rettilinei.
La Red Bull, quindi, nella speranza di raggiungere buone velocità di punta ha pensato bene di ridurre l’incidenza delle ali, per cui non è stata una novità per Max Verstappen e Daniel Ricciardo girare con configurazioni aerodinamiche per cercare il migliore bilanciamento.
A Silverstone, su una pista molto veloce, con molte curve piatte, la Red Bull non ha brillato nello scorso weekend, perché anche Ferrari e Mercedes avevano adottato ali molto scariche, riprendendo delle soluzioni che si erano viste a Baku, per cui i tecnici diretti da Adrian Newey sono stati costretti ad adottare delle soluzioni limite, con il taglio dei flap all’anteriore.
L'immagine sopra, del GP di Gran Bretagna ci dà un'indicazione precisa di quanto fosse ridotta l’incidenza dell’ala anterire Red Bull rispetto a Ferrari e Mercedes.
Le diverse ali anteriori
In occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, quindi, la Red Bull ha cercato qualcosa di ancora più spinto, quando Ricciardo e Verstappen hanno girato nelle libere con due ali anteriori diverse per cercare di trovare la soluzione migliore.
Verstappen ha adottato l’ala anteriore più scarica che avevamo già visto nel corso di questa stagione: l’olandese, infatti, ha utilizzato la versione di Montreal.
I tecnici hanno tagliato l’ultimo flap nella parte più interna, in modo da ridurre la resistenza all’avanzamento, mentre dell’ultima porzione esterna è rimasto com’era (freccia): ovviamente era necessario trovare un buon bilanciamento con l’ala posteriore scarica.
La strategia Red Bull è stata possibile perché la RB14 riesce a generare molta downforce con il corpo vettura, ma il risultato su una pista come quella di Silverstone è stato minore di quello sperato perché anche Mercedes e Ferrari hanno potuto scaricare le loro ali.
Ricciardo, allora, ha provato ad andare oltre le regolazioni di Verstappen: l’ala anteriore dell’australiano, infatti, nella prima sessione di prove libere aveva un nolder al flap superiore per garantire un buon inserimento dell’anteriore, ma poi anche il Gurney flap è stato tolto per le qualifiche e la gara, cercando una maggiore velocità massima.
Nonostante i diversi tentativi il divario di potenza della power unit Renault era tale che alla Red Bull non sono bastate le doti di telaio e dell’aerodinamica scarica per essere competitiva sui rettilinei inglesi.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments