Alpine: si valuta l'idea di prestare un junior ai rivali
La Academy Alpine apre alla possibilità di piazzare uno dei giovani talenti del vivaio anche in un team con una motorizzazione diversa da quella Renault.

Un nuovo brand, dei nuovi colori, ma la stessa identica voglia di far arrivare giovani talenti in Formula 1. La Academy Alpine, nuovo nome di quello che sino allo scorso anno era conosciuto come vivaio Renault, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
Il costruttore francese ha mostrato i 5 gioiellini che puntano ad arrivare entro un paio d’anni al palcoscenico prestigioso della Formula 1: Oscar Piastri, Christian Lundgaard, Guanyu Zhou, Caio Collet e Victor Martins.
I primi tre saranno impegnati in Formula 2 rispettivamente con il team Prema, la ART Grand Prix e la UNI-Virtuosi, mentre gli ultimi due, dopo aver duellato sino alla fine della passata stagione per il titolo in Formula Renault Eurocup (vinto poi da Martins ndr.), saranno compagni di squadra alla MP Motorsport in Formula 3.
I piloti validi nel vivaio della Alpine sono molti, Lundgaard e Piastri senza dubbio i più interessanti, ma i posti disponibili in Formula 1 per garantire un sedile ad uno di questi talenti scarseggiano.
Alpine sarà l’unico team ad utilizzare la power unit Renault dopo il passaggio della McLaren ai motori Mercedes, ma secondo Mia Sharizman, responsabile della Academy Alpine, questo non sarà un problema.
“Abbiamo cercato di identificare come poter far approdare in nostri piloti in F1. Anche senza fornire la nostra power unit ad un’altra squadra ci può essere una collaborazione con gli altri team”.
“Detto citò, ci dobbiamo concentrare su quello che abbiamo, ovvero i due sedili nella squadra ufficiale, la academy, e gli strumenti a nostra disposizione. Ovviamente portare i piloti nel nostro team è la priorità, ma credo che ci sia spazio per una collaborazione con altre squadre a prescindere dalla power unit adottata”.
L’approccio che la Academy Alpine dovrà avere con i tre piloti impegnati in Formula 2 sarà differenziato considerando il differente background di Zhou, Lundgaard e Piastri.
“Abbiamo tre piloti in Formula 2 che affrontano la categoria in modo differente. Zhou è al terzo anno, Lundgaard al secondo, mentre Piastri è un debuttante. Sono tre situazioni diverse che richiedono una pianificazione diversa”.
“E’ un po' la stessa situazione che aveva la Ferrari lo scorso anno. Se guardiamo ad Oscar, ad esempio, sappiamo che dovremo essere pazienti con lui e capire come riuscirà a progredire”.
“Dobbiamo avere un piano A ed un piano B al momento. Siamo certi che riusciremo a gestire al meglio la situazione e fare in modo che i nostri tre piloti arrivino dove meritano”.

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Piloti | Guan Yu Zhou , Christian Lundgaard , Oscar Piastri |
Team | Alpine |
Autore | Marco Di Marco |
Alpine: si valuta l'idea di prestare un junior ai rivali
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