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Alonso vs Vettel: il duello tra i due si ripeterà nel 2021?

Il duello tra Alonso e Vettel nel 2021 non sarà certamente per la corona iridata come in passato, ma i due potrebbero essere protagonisti dell'accesissima lotta a centro gruppo con Alpine e Aston Martin.

Fernando Alonso, Ferrari F2012 davanti a Sebastian Vettel, Red Bull Racing RB8

Foto di: Sutton Motorsport Images

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L’esordio dell’avventura in Ferrari per Fernando Alonso non poteva iniziare meglio. Lo spagnolo, infatti, ha colto il successo nella gara inaugurale della stagione 2010 eguagliando quanto fatto 3 anni prima da Kimi Raikkonen.

A differenza del finlandese, laureatosi campione con un solo punto di vantaggio su Hamilton e lo stesso Alonso, per Fernando quella stagione non si è conclusa nel migliore dei modi.

Fernando Alonso, Ferrari F10. Lo spagnolo ha subito vinto all'esordio con la Rossa così come Kimi Raikkonen

Fernando Alonso, Ferrari F10. Lo spagnolo ha subito vinto all'esordio con la Rossa così come Kimi Raikkonen

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Dopo un campionato vissuto ad altissimi livelli, l’errore strategico del muretto della Ferrari in occasione dell’ultima gara di Abu Dhabi è costato ad Alonso il titolo mentre ad indossare la sua prima corona iridata è stato Sebastian Vettel.

La rivalità tra il tedesco e lo spagnolo è stata decisamente intensa per tutti e quattro gli nei quali Fernando ha corso per la Ferrari e nel 2012, ancora una volta, Alonso ha sfiorato il titolo senza riuscire a mettere le mani sulla corona al termine di un rocambolesco GP del Brasile nel quale Vettel ha rischiato di perdere tutto dopo un via caotico.

Gli attriti tra i due ci sono sempre stati ed il primo episodio che ha innescato la scintilla risale addirittura al 2007, primo anno di Vettel in Formula 1.

In occasione del GP del Fuji, disputato sotto una pioggia torrenziale, Alonso stava disperatamente cercando di restare in scia dell’allora leader del campionato, e suo compagno di team, Lewis Hamilton.

La visibilità precaria ha giocato un ruolo determinante nel contatto avvenuto tra Fernando e Sebastian e lo spagnolo è finito in testacoda senza conseguenze ma perdendo il contatto da Hamilton.

Poco dopo, però, Alonso è andato a sbattere violentemente a muro distruggendo la sua McLaren, mentre Hamilton conquistava un successo di prepotenza e Vettel andava a tamponare la Red Bull di Mark Webber durante la safety car.

Quel giorno ha rappresentato il primo capitolo della guerra Alonso-Vettel e quest’anno il duello si riproporrà dato che entrambi saranno al volante di vetture al top per quello che riguarda il gruppo di centro classifica.

Fernando tornerà in Formula 1 con la Renault ed il suo ex team principal, Cyril Abiteboul, la ha paragonato ad uno squalo affamato che fiuta la preda.

Vettel, invece, ha trascorso buona parte della scorsa stagione sottotono, incapace di tenere il passo del suo compagno di team, Charles Leclerc. Quest’anno Seb vestirà i colori della Aston Martin, ma avrà ancora le motivazioni per duellare ruota a ruota con Alonso?

Nella fase iniziale della sua carriera in Formula 1 Vettel ha lavorato con Aki Hintsa, specialista portato nella massima categoria da Mika Hakkinen e professionista già molto apprezzato nel 2006.

Il rapporto tra i due ha subito funzionato alla perfezione. Seb ha adottato le idee di Aki intensificando la sua preparazione fisica. Quando è passato alla Red Bull si è legato ad uno dei personal trainer di Hintsa, Tommi Parmakoski, con il quale ha stretto un forte legame.

Sebastian Vettel, Toro Rosso STR02, Mark Webber, Red Bull Racing RB3. Al Fuji una delle peggiori giornate di Seb

Sebastian Vettel, Toro Rosso STR02, Mark Webber, Red Bull Racing RB3. Al Fuji una delle peggiori giornate di Seb

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Alla Red Bull il successo è arrivato immediatamente e in un capitolo del libro “The Core” di Aki Hintsa e Oskari Saari, Tommi ha dichiarato: “Credo che la ragione principale del suo successo sia stata la sua capacità di costruire una squadra brillante intorno a lui. E’ stato importante circondarsi di persone che lo hanno sostenuto ed incoraggiato sia nei momenti belli che in quelli bui”.

Forse l’avventura di Vettel in Ferrari rappresenta un esempio di quello che non ha funzionato, complice anche le lotte politiche interne al team.

Quando Vettel ha firmato per la Rossa il team principal era Marco Mattiaccia, sostituito successivamente da Maurizio Arrivabene, ma quest’ultimo ha lasciato il timone della squadra al termine della stagione 2018 per affidare il comando a Mattia Binotto.

Nel corso del 2019 le attenzioni del team si sono spostate su Charles Leclerc, e non poteva essere altrimenti viste le prestazioni del monegasco, ma questa mancanza di supporto ha colpito duramente Vettel e non si è più rivisto il pilota che ha segnato un’epoca negli anni precedenti.

Le cose potranno cambiare in Aston Martin? Il direttore tecnico Andrew Green ritiene che il team abbia le infrastrutture per aiutare Vettel: “Siamo molto attenti ai piloti. Ci prendiamo molto tempo per capirli e lavorare con loro. Formiamo un legame davvero forte ed eliminiamo tutta la politica. Questo consente loro di concentrarsi solo sulla guida. Penso che possiamo far tornare Seb il pilota di un tempo”.

Se la chimica tra Vettel e la sua nuova squadra dovesse funzionare potremmo finalmente rivedere il Sebastian del passato, mentre Alonso potrebbe trovarsi ancora una vola a lottare contro la sua ex nemesi.

L’attesa per scoprire chi sarà la migliore scuderia alle spalle di Mercedes e Red Bull promette di essere davvero eccitante nel 2021.

Aston Martin, Alpine, McLaren e potenzialmente anche la Ferrari potranno trovarsi tutte sullo stesso livello.

Mentre Hamilton, Bottas e Verstappen lotteranno per i successi, l'intensità di ciò che accadrà alle loro spalle potrebbe essere ipnotizzante.

Quindi perché non assegnare un secondo titolo mondiale al pilota che emerge in quella lotta di centro gruppo?

Articolo di Ben Edwards

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