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Alonso: voglia di cambiare perché il tempo passa in fretta

Fernando dice che l'esperienza a Indy sarà limitata alla 500 Miglia, ma già cerca nuove avventure pensando a Le Mans e alla possibilità di vincere la "Tripla Corona". In mezzo ci sarà il ritorno sulla MCL32: "Sperando che nel frattempo sia migliorata".

Fernando Alonso parla ai media dopo l'annuncio della sua partecipazione alla Iandianapolis 500 in co

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
Fans of Fernando Alonso, McLaren
Fernando Alonso, McLaren MCL32
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per far disputare al pilota la Indianapolis 500 con Andretti Autosport e McLaren Honda
Fernando Alonso talks to the media after announcing his deal to race in the 2017 Indianapolis 500 in
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per

E’ una strana sensazione quella che ha attraversato oggi la sala conferenze dell’Hotel Sofitel adiacente il circuito di Al Sakhir, in Bahrain. Fernando Alonso ha ufficialmente annunciato la sua decisione di partecipare alla 500 miglia di Indianapolis, sottolineando che sarà un’assenza spot.

Però qualcosa è andata oltre. Per la prima volta in assoluto Alonso ha parlato della sua impossibilità di battere il record di Mondiali vinti da Michael Schumacher, di un tempo che non è più una variabile insignificante. Lui, un martello che non ha mai lasciato spazi a nessun cedimento, anche davanti all’evidenza, per la prima volta ha parlato pubblicamente analizzando in modo meno ottimista (in termini di successo in Formula 1) il suo futuro. Non è cosa da poco, se a farlo è Fernando Alonso.

“Subito dopo Indianapolis sarò in Canada – ha spiegato – il mio obiettivo principale resta la Formula 1, questa esperienza a Indy è una tantum che potrebbe tornarmi utile in futuro se deciderò di puntare su questo tipo di gare. E naturalmente vorrò un giorno correre a Le Mans puntando alla “Tripla Corona”, una delle sfide più affascinanti che potrò affrontare".

"Vincere in Formula 1 è una cosa grande, sarebbe bello poter pensare di vincere otto titolo Mondiali, di superare Michael, ma è molto, molto improbabile che possa riuscirci, non ho più tempo. Mi considero un pilota completo, capace di adattarsi a qualsiasi auto e qualsiasi tipo di condizioni, ed il miglior modo che ho per mostrare quello che credo è competere in categorie differenti”.

Il passaggio è importante. Per Alonso non conta più essere in Formula 1 in un ruolo da comparsa. L’ingaggio faraonico di cento milioni in tre anni percepito dalla McLaren Honda non mitiga più il ruolo da comprimario, ed in mancanza di alternative nel Circus, Alonso guarda oltre.

Quello di Indianapolis è il primo passo, anche se Fernando ha rimandato a dopo la sosta estiva i discorsi relativi al suo futuro.
“Dopo le vacanze parlerò con McLaren – ha confermato – al momento non vado oltre la gara di Indianapolis ed il ritorno in Formula 1 in Canada. Spero ancora in miglioramenti in grado di potermi fare tornare a lottare per il podio e la vittoria”.

“Mi aspetto di divertirmi in questa nuova opportunità – ha concluso Alonso – ho sempre pensato che per migliorare come pilota ho bisogno di nuove sfide, e per questo motivo ho cambiato diverse squadre. Ho bisogno di motivazioni, e questo è un altro passo per migliorare la mia carriera di pilota e la mia vita".

"Per essere più completo devo guidare in un ovale in un'altra serie, accettare una sfida emozionante ed impegnativa. Ho parlato a lungo con Zak, e mi ha detto che l’evento è di due settimane, con una pausa di tre giorni, proponendomi di andare a Chicago per rilassarmi. Ho rifiutato, resterò in pista per tutti i 14 giorni nel camper, e magari organizzeremo dei gran barbecue con i ragazzi del team”.

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