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Alonso: "McLaren-Honda: la direzione presa è quella giusta"

Fernando Alonso è sicuro che McLaren e Honda siano in grado di portare in pista una monoposto competitiva ora che molte cose sono state cambiate nell'organizzazione per tornare a essere una squadra con l'ambizione di poter vincere.

Fernando Alonso, McLaren on the drivers parade

Foto di: XPB Images

Fernando Alonso, McLaren on the grid
Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Fernando Alonso, McLaren Honda
Yusuke Hasegawa, Head of Honda F1 Programme
Jenson Button, McLaren-Honda MP4-31
Fernando Alonso, McLaren MP4-31

Fernando Alonso vede la luce in fondo al tunnel. I risultati ottenuti dalla McLaren nel mese di luglio hanno confermato una crescita costante della squadra. Il pilota spagnolo indica come motivi della crescita i miglioramenti dell’organizzazione Honda e dei rapporti tra la Casa giapponese e la McLaren stessa. Alonso non menziona il cambiamento al vertice del programma Honda Formula 1, con la sostituzione di Yasuhisa Arai con Yasuke Hasegawa, ma tutto lo lascia intendere.
“Lo scorso anno è stato difficile – ha spiegato Alonso – e tutti si sono fatti… un po’ male. Ci sono stati cambiamenti radicali, anche nella comunicazione tra Honda e McLaren, non è stato proprio semplice tenendo conto delle differenze culturali tra inglesi e giapponesi. Il risultato è che la situazione è migliorata come dal giorno alla notte”.

Alonso elogia i progressi del team, ma ovviamente c’è ancora della strada da fare per arrivare ad ottenere il materiale tecnico che vuole lo spagnolo...
“Anche se come ho detto ci sono stati dei progressi, mi aspetto ancora di più ma in termini di metodo di lavoro e di approccio alle gare, credo che il team sia davvero molto competitivo. Quando arriveranno i risultati, questi aspetti emergeranno in modo più visibile".

"Il gruppo tecnico che abbiamo ora in McLaren, dai progettisti, alla struttura, ai nostri direttori tecnici, è molto professionale. L'equilibrio della squadra è giusto, ognuno si sta muovendo nella stessa direzione. Parliamo di persone con grande esperienza e talento, che hanno già dimostrato in passato lavorando in McLaren o in altre squadre. Oggi posso dire di sentire intorno a me una squadra ed un‘organizzazione perfetta per poter arrivare ad ottenere i risultati che vogliamo”.

Alonso ha analizzato anche gli ostacoli che ha dovuto affrontare il programma McLaren-Honda, a cominciare dalla stagione di ritardo pagata rispetto alla concorrenza:
“Se la Honda avesse debuttato nel 2014, in coincidenza con l’esordio altri motori turbo, la power unit che abbiamo ora sarebbe stata quello che avremmo avuto a disposizione lo scorso anno. E i tempi che abbiamo ottenuto in questa stagione su alcune piste, ci avrebbero consentito di essere nelle prime posizioni dodici mesi fa. Siamo uno anno indietro, ma stiamo crescendo ed imparando molto rapidamente”.

 

 

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