Alonso: "La Ferrari? Competitiva, ma manca sempre un pezzo!"
Fernando Alonso è più fiducioso del futuro McLaren anche se lo spagnolo non è così ottimista come si professano Dennis e Boullier: "Il nostro progetto cresce nella direzione giusta, ma dobbiamo restare con i piedi per terra".
Foto di: XPB Images
Non fa il pompiere, ma Fernando Alonso vuole tenere i piedi per terra (frase che in Formula 1 appartiene di diritto a Maurizio Arrivabene). Le previsioni all’insegna dell’ottimismo di Eric Boullier, che vede nella tappa monegasca una chance importante per la McLaren, e di Ron Dennis, che prevede la McLaren-Honda come squadra che spezzerà il dominio Mercedes, hanno contagiato solo in parte Alonso.
Lo spagnolo ha smesso i panni del goleador (curiosità del giorno nel paddock di Montecarlo) per vestire quelli a lui più abituali di pilota McLaren...
“È stato bello ritrovarsi ieri a giocare a calcio con alcuni altri piloti ed alcuni nomi di spicco di altri sport – ha commentato Alonso – ci siamo divertiti, mettendo da parte le tensioni e lo stress del paddock".
"Tornando ai commenti di Eric e Ron, li ho trovati ottimisti, e un po’ tutta la squadra è molto fiduciosa negli ultimi tempi. Ma sono i padroni, quindi non posso che esser d’accordo con loro! Allo stesso tempo penso anche che dobbiamo essere realisti e tenere i piedi per terra. Domani metteremo la macchina in pista e inizieremo ad avere le idee più chiare".
"È vero che anche lo scorso anno siamo arrivati alla vigilia del weekend di Monaco con fiducia, a causa della conformazione della pista che non privilegia la potenza pura, ma non siamo stati competitivi come ci aspettavamo”.
Cosa è lecito attendersi a Montecarlo?
“Mi immagino una Mercedes molto, molto forte, la Red Bull sarà molto forte, la Ferrari sarà competitiva. Dobbiamo sperare di essere vicini a questo terzetto, e se ci riusciremo sarà un ottimo risultato per noi".
C'è molta fiducia in McLaren...
"Tornando all’ottimismo di Ron, il suo atteggiamento nasce dalla chance che i nuovi regolamenti offriranno per mescolare un po’ le gerarchie. Il nostro progetto sta crescendo nella direzione giusta: l'anno scorso abbiamo avuto molte difficoltà. Ora iniziamo a vedere i risultati e ci sentiamo più competitivi".
"Tutti lavorano a pieno regime, sia a Sakura che a Woking, siamo più sicuri di un anno fa, vogliamo fermare il dominio Mercedes, ma non sappiamo ancora se ce la faremo. Sappiamo che Red Bull è un top team ma non è una Casa ufficiale, e questo complice un po’ le cose. La Ferrari sarà sempre competitiva, ma manca sempre un ultimo pezzo”.
Alonso ha concluso tornando su quanto accaduto a Barcellona dieci giorni fa, ovvero le cause del suo prematuro ritiro nel Gran Premio di Spagna:
“Durante la gara abbiamo fatto un cambiamento in alcuni parametri della power unit con uno switch, ed è entrato in una modalità di funzionamento errata. C’è stato un taglio del flusso del carburante, e la monoposto si è arrestata. Stiamo ancora facendo alcune analisi, ma comunque cambieremo il motore, per evitare qualsiasi rischio di problemi in una gara per noi importante in cui speriamo di poter conquistare dei punti”.
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