Alonso festeggia 300 GP in Canada, ma è il prologo dell'addio alla F1
Lo spagnolo che creduto ai vertici McLaren che cambiando motore (da Honda a Renault) sarebbe tornato a vincere un GP. La realtà, invece, è molto più dura per cui Nando si guarda intorno per cercare altri scenari per il suo talento.
Fernando Alonso, McLaren rientra al box dopo il ritiro dalla gara
Fernando Alonso festeggerà a Montreal i suoi 300 Gran Premi di Formula 1. A fine stagione le sue presenze saranno 314, e diversi segnali lasciano intendere che il GP numero 315 non arriverà mai.
‘Nando’ ha dato tutto, diventando nel tempo un esempio di motivazione che ha saputo resistere anche alla mancanza di obiettivi assoluti. Ha lottato con una McLaren per un decimo posto con la stessa intensità che ha messo in campo ai tempi in cui il suo obiettivo era il titolo Mondiale, con Renault, McLaren o Ferrari.
Dodici mesi fa Alonso era impegnato a convincere la McLaren a terminare la collaborazione con la Honda. Il triennio 2015/2017 è stato a dir poco disastroso, il minimo storico da quando il team inglese calca le piste di Formula 1.
Non si è mai capito su quali dati si siano basati, ma gli ingegneri di Woking lo scorso anno si erano convinti di avere uno chassis da assoluto, e da qui la decisione: con il passaggio alla power unit Renault Fernando sarebbe tornato a lottare per il successo, magari non per il Mondiale, ma qualche vittoria sarebbe stata alla portata,
Una stagione alla Red Bull, per capirci, visto che il motore è quello e che a mancare non sarebbe certo stata la grinta del pilota.
Ma pensare di avere uno dei “best chassis” del paddock è facile, averlo davvero è tutt’altra cosa, e Alonso ha toccato con mano come tanti anni lontano dal podio abbiano fatto venire un po' di ruggine a tutta la McLaren, nessun settore escluso.
La Honda era un problemone, ma di fatto non il solo, ed è finita per offrire alibi a tanti altri ruoli che hanno puntato il dito contro gli ingegneri giapponesi.
Ora che la realtà ha detto qualcosa di diverso, Alonso non ha più nulla in cui sperare, nei prossimi GP potrebbe arrivare una gara da ricordare, ma servono eventi eccezionali, perché nell’ordinario (e nella migliore delle ipotesi) la McLaren non può andare oltre il ruolo di quarta forza.
In più anche il compenso da top-driver non è più quello percepito grazie alla Honda, sempre che lo stimolo economico sia ancora sufficiente a lottare in pista per l’ottava o nona posizione.
E così dopo 17 stagioni Alonso sembra destinato a salutare tutti, guardando (a 37 anni) con interesse gli Stati Uniti. Alla Formula 1 ha dato molto e le Formula 1 gli ha restituito molto, ma molto è anche ciò che Alonso ha lasciato per strada considerando ciò che il suo talento gli avrebbe consentito di ottenere.
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