Alonso conferma i contatti con Mercedes dopo il ritiro di Rosberg
Lo spagnolo ha rivelato di aver parlato con la squadra di Brackley, ma che il discorso non è mai andato troppo in profondità. Riguardo al suo futuro, ha aggiunto: "Prima di fine agosto non ha senso parlare di cosa farò".
Foto di: LAT Images
McLaren-Honda MCL32
Il 2017 non rappresenta solo l'era delle monoposto dalle gomme larghe, ma anche del nuovo corso della McLaren. Messo alla porta Ron Dennis, a Woking ripongono nella MCL32 e nel nuovo motore Honda le speranze di rilancio
Le indiscrezioni arrivate lo scorso mese di dicembre erano fondate. Dopo il ritiro di Nico Rosberg, Fernando Alonso ha avuto dei contatti con la Mercedes per valutare la sua posizione al fine di sostituire il Campione del Mondo.
"Ci sono stati un paio di giorni in cui ho avuto alcune conversazioni telefoniche – ha rivelato - ma in realtà non ci sono stati dei punti particolari da discutere perché ho confermato di essere intenzionato ad onorare il mio contratto con la McLaren. Credo che la Mercedes sia stata colta di sorpresa dalla decisione di Rosberg, ed ovviamente ha voluto fare il punto della situazione valutando la posizione di tutti i possibili sostituti. Sono stati colloqui che non sono entrati in profondità, ma conversazioni per capire quale fosse la mia situazione, cosa tra l’altro molto chiara".
Alonso si avvia ad iniziare la terza ed ultima stagione prevista dal contratto che lo lega alla McLaren-Honda, e ha già chiarito che non prenderà alcuna decisione in merito al suo futuro prima dell’estate: "Vedremo, prima di fine agosto non ha senso parlare di cosa farò, sarò completamente concentrato sul campionato in corso, e ci sarà anche da vedere quali saranno le squadre più competitive dopo questo importante cambiamento sul fronte tecnico".
Potrebbe arrivare anche una decisione in linea con quella di Rosberg? "Ognuno ha le sue motivazioni nella vita, i propri obiettivi. Nico ha lottato molto per laurearsi campione del Mondo, un traguardo che ha inseguito per molti anni. Una volta raggiunto l’obiettivo avrà pensato che fosse il momento giusto di fermarsi. Ma al momento io non riesco a pensare di smettere, è come una droga. Auguro a Nico il meglio, e di godersi ciò che gli piace nella vita, ma io ho un carattere differente, mi sono sempre sentito un pilota, e forse ad ottant’anni sarà su una pista di kart a mettere pressione ai bambini davanti a me".
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