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Alonso: "C'è voluto più di quanto mi aspettassi per tornare al 100%"

Lo spagnolo della McLaren ha ammesso che pensava che il recupero dall'incidente di Melbourne sarebbe durato meno. Riguardo a Sochi, vede la gara russa come un banco di prova importante per le ambizioni di McLaren e Honda.

Fernando Alonso, McLaren

Foto di: McLaren

Fernando Alonso, McLaren
Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Fernando Alonso, McLaren with the media
Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Fernando Alonso, McLaren with Ron Dennis, McLaren Executive Chairman
Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Fernando Alonso, McLaren

Finalmente Fernando Alonso può guardare con tranquillità ad un weekend di gara. Nel giovedì di Sochi il pilota della McLaren ha spiegato che finalmente il dolore alle costole che si tirava dietro dal terribile incidente del GP d'Australia si è fatto da parte. Lo spagnolo però ha anche ammesso che per recuperare al 100% c'è voluto più tempo del previsto.

"Si, ora il dolore è passato totalmente. Mi sento molto bene e sono riuscito ad allenarmi normalmente. Dopo la Cina ho avvertito ancora un po' di dolore per quattro o cinque giorni, ma negli ultimi dieci giorni è tornato tutto perfettamente ok. Forse c'è voluto di più di quanto mi aspettassi, circa 42-43 giorni dall'incidente di Melbourne, ma evidentemente il timing normale era questo" ha spiegato Alonso.

Sochi è storicamente una pista molto esigente dal punto di vista della potenza della power unit, quindi secondo Fernando sarà un banco di prova molto importante per valutare la crescita della Honda e di conseguenza della McLaren, che comunque ha una tradizione abbastanza positiva in Russia.

"Questo è un buon test per noi, perché sembra che stiamo andando nella direzione giusta e stiamo migliorando. Gara dopo gara siamo sempre più competitivi, ma questo è un buon banco di prova: qui la potenza ha un certo peso, penso che sia la quarta gara in cui conta di più, quindi dovremo recuperare parecchio terreno nelle curve. Storicamente questa è una buona gara per la McLaren, che è stata abbastanza competitiva negli ultimi due anni, quindi può essere un buon fine settimana. In Cina abbiamo mancato di poco la Q3, quindi speriamo di riuscirci qui e magari di fare qualche punto".

Quando poi gli è stato fatto notare che la MP4-31 per ora si è comportata meglio in qualifica che in gara, il due volte iridato non ha potuto che ammettere il problema: "Si è così per tutti quanti. Tutti abbiamo un pizzico di performance extra da tirare fuori in qualifica, che poi non possiamo usare sulla distanza di gara. Effettivamente però sembra che per il momento in gara siamo meno competitivi rispetto a quanto abbiamo mostrato in qualifica. Per questo dobbiamo cercare di migliorare e cercare di essere competitivi allo stesso modo sia sabato che domenica".

Il problema però secondo lui non è più come nel 2015 la velocità di punta, ora molto più all'altezza della concorrenza: "Quest'anno il quadro è completamente diverso e siamo in grado di combattere con le altre vetture. La Cina non è un buon esempio, perché ci trovavamo sempre a battagliare con pneumatici che avevano una vita differente: ho sorpassato vetture in ogni curva appena uscito dai box e sono stato scavalcato quando le mie gomme erano usate. Dunque, non è facile fare un confronto delel velocità in rettilineo, anche se credo che quest'anno le cose vadano meglio da questo punto di vista".

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